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Sarah Cosulich (a sinistra) con la presidente della Pinacoteca Agnelli, Ginevra Elkann |
Che cos'hanno in comune un pittore veneziano del Settecento e l'industria automobilistica del Novecento? Una vecchia Fiat 125 Special e un dipinto di Giambattista Tiepolo diviso in due parti? Un Alabardiere e un Avvocato? La risposta - una delle risposte, almeno - cercatela alla Pinacoteca Agnelli, che in occasione di Artissima sciorina il progetto dell'artista britannico Simon Sterling - progetto che per l'appunto risponde ai quesiti di cui sopra - insieme con altre quattro nuove opere (di Liam Gillick, Marco Giordano, Nan Goldin e Superflex) che si aggiungono a quelle già presenti nel "museo open air" che la direttrice Sarah Cosulich sta man mano creando sulla mitica Pista Parabolica del Lingotto.
Saretta ha fatto le cose in grande per affrontare, nel suo nuovo ruolo di direttrice della Pinacoteca Agnelli, l'appuntamento con la fiera dell'Oval che aveva diretto fino al 2016, lasciandola in maniera non del tutto indolore. Quest'anno la Pinacoteca ha una presentazione ad Artissima, ma Sarah si augura soprattutto un consistente travaso di visitatori dall'Oval alla Pinacoteca come prima tappa del grand tour museale dell'Art Week torinese.
Insomma, ci siamo: le Luci d'artista sono accese, è già partito il "fuori salone" di Diffusissima, oggi ci sono le press preview di Paratissima alla Cavallerizza e Flashback nella nuova sede di corso Giovanni Lanza, domani s'inaugurano Artissima all'Oval e The Others a Torino Esposizioni mentre alle Ogr risuonano le prime note di C2C. I musei espongono, le gallerie propongono, i visitatori visitano, i collezionisti - si spera - comprano. Ë Contemporary, bellezza.
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