Il conte Mascetti spiega a un'operatrice culturale come le erogherà i contributi: "Con la supercazzola brematurata..." |
Leggete e giudicate:
Appello per l’erogazione dei
Fondi al Teatro e alla Danza.
Mercoledì 12 febbraio alle ore 11, nella sede
dell’Unione Interregionale Agis Piemonte e Valle d’Aosta, i rappresentanti
delle istituzioni, delle imprese, compagnie e festival del Teatro e della Danza
piemontesi, presenteranno la drammatica situazione derivante dai ritardi
nell’erogazione dei contributi e nel pagamento delle fatture, da parte degli
Enti Locali. In alcuni casi si raggiungono ritardi di circa due anni, mentre
mediamente almeno con un anno di ritardo sono erogati gli anticipi e i saldi
dei contributi già assegnati e deliberati. Lo stesso succede con il pagamento
di prestazioni di servizio, che vengono saldate, a fronte di fatture emesse,
con tempi similari. Le conseguenze si stanno sempre più aggravando sia dal
punto di vista della liquidità per le imprese sia per l’aumento esponenziale
degli interessi passivi versati alle banche, che parallelamente fanno diminuire
la disponibilità per la realizzazione delle attività artistiche, per il
versamento obbligatorio dei contributi previdenziali e per il pagamento dei
fornitori e dei dipendenti o degli artisti scritturati.
Una situazione ormai divenuta insostenibile e rara a
livello nazionale.
Gli operatori e le imprese del settore Teatro e Danza,
richiedono pertanto un deciso intervento sulle ragionerie degli Enti locali, in
modo che non possano procrastinare le erogazioni alle imprese e istituzioni
dello Spettacolo e nell’incontro di mercoledì 12 febbraio, esporranno agli
intervenuti, le loro ragioni, accludendo dati di documentazione.
Non vi basta? Fuori comunicato, leggetevi pure questo commento personale che ricevo da un operatore: "Gli enti non erogano da 2 anni (o più), e non danno anticipi, e stiamo per essere veramente paralizzati. Siamo in ritardo con i pagamenti di tutti, compagnie, fornitori ecc ecc, i service non ci danno i materiali, gli hotel le stanze, gli attori non vogliono lavorare con nessuno di noi, e le compagnie ci fanno causa. Per non parlare degli stipendi di noi operatori. Non se ne può più, così è troppo difficile e faticoso. Così abbiamo deciso di farci sentire: forse servirà a qualcosa, dato che la Regione è in pre campagna elettorale e la Città dice che la cultura è perno imprescindibile della sua politica". Questa non è una semplice protesta. Questo è un urlo disperato, è la denuncia implacabile di ciò che accade davvero, di una realtà umiliante e drammatica che una pletora di conti Mascetti si ostina a negare, ripetendo la fanfaronata che tutto va bene. Se tanto mi dà tanto, abbiamo a che fare con gente che mente come coyote. Una parola sola può qualificarli: VERGOGNA.E aggiungo, by the way, il solito ritornello: se non hai i soldi, non prometterli. Dillo, e chiudiamo il discorso. Fai una miglior figura. Ma se ti sei impegnato a pagare, paga, e paga subito. Altrimenti, la prossima volta che mi chiedi di pagarti l'IMU, o la TASI, o quant'altro saprai escogitare, ti rispondo che pagherò, forse, quando farà comodo a me. Altro che sfrangermi i cabasisi con le tue scadenze ultimative a quindici giorni.
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