Alessandro Baricco davanti alla nuova sede della Scuola Holden |
Come sapete, in Comune si baloccano sul destino del Borgo. Fassino non sa decidersi: deve accontentare la presidente della Fondazione Musei Patrizia Asproni, che prospetta per il castello fintoantico un futuro da "parco tematico medievale", o la direttrice del Circolo dei Lettori Antonella Parigi, in cerca di una sede estiva? Ah, sono problemi. Che poi, non decidere tra due ipotesi tanto diverse denuncia l'assenza di una visione chiara della politica culturale. Non so perché, ma lo sospettavo...
Ad ogni modo, il mondo non aspetta i Sor Tentenna. L'estate è vicina, per chi organizza cose concrete, e non si culla nelle chiacchiere. Antonella Parigi ha già archiviato la speranza di avere il Borgo Medievale dal Comune: considerata la lestezza dell'azione comunale, l'avrebbe ottenuto, nel migliore dei casi, per l'estate del 2025.
In attesa che Pisolo e soci si sveglino, la Parigi è tornata ai vecchi amori. Molti sanno - molti, ma non tutti: non quelli del Comune, a quanto pare - che è già ben avviato un accordo con la Scuola Holden per portare, da metà-fine giugno, la sede estiva del Circolo nel nuovo campus in Borgodora. Se le nozze si faranno, il Circolo potrà contare su uno spazio gratuito e molto accogliente, pur se meno centrale; e su una sinergia virtuosa con la Baricco's Band. Il potenziale è esplosivo: dalla letteratura al cinema, alla musica, tra Circolo e Holden certo non scarseggiano né le idee né i contatti per creare un cartellone estivo d'eccellenza.
La Parigi nei mesi scorsi ha tentato in ogni modo di strappare a Fassino un impegno sul Borgo Medievale. Senza cavare un ragno dal buco. Eppure, portare il Borgo Medievale in dote sarebbe l'unico sistema che consentirebbe al Comune squattrinato di entrare nel Circolo: finirebbe così l'assurda situazione di un Comune di Torino assente da un'istituzione importante, che opera nel cuore di Torino. Forse qualcosa potrebbe muoversi dopo l'audizione della Asproni in Commissione cultura. Ma è troppo tardi. La politica del rinvio funzione nel mondo a parte della politica. Nel mondo vero, fra quattro mesi è estate: e i programmi di una stagione non si costruiscono in una settimana, come credono certi faciloni.
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