Oggi su TorinoSette racconto una storia di ordinaria sciatteria, che riguarda il destino del Forte di Exilles. Per capire cosa intendo per "ordinaria sciatteria", vi aggiungo un paio di dati (e di date): la decisione della Regione di non rinnovare l'affidamento del Forte al Museo della Montagna viene comunicata nel luglio 2013 alla direzione del Museo con una lettera firmata da Patrizia Picchi, dirigente del Settore Musei e Patrimonio Culturale, e da Virginia Tiraboschi, direttrice della Direzione Cultura, Turismo e Sport. Ripeto: a luglio dell'anno scorso. Dopodiché, nessuno si è occupato di preparare il bando per una nuova convenzione. La convenzione con il Museo scade a maggio, e il Museo ha già cominciato il trasloco. Una settimana fa - a metà febbraio! - a qualcuno più scaltro degli altri viene in mente che sarebbe ora di fare il benedetto bando: peccato che nel frattempo la Regione sia finita nei casini che ben sapete. Dunque, in attesa di nuove elezioni, la giunta Cota può assumere solo provvedimenti indifferibili e urgenti. Ooops... Pare, in base a ponderati pareri legali, che il bando non si configuri come "indifferibile e urgente": d'altra parte, hanno aspettato sette mesi, prima di occuparsene... Adesso, i solerti funzionari progettano di "prorogare" la convenzione con il Museo della Montagna. Eh già, tutti lì ad espettare i comodacci loro. Avete avuto sette mesi per provvedere - SETTE! - e vi svegliate adesso? Ho saputo che l'assessore Coppola, informato del casino, tenterà di "forzare" la giunta su questa faccenda. Io, al posto suo, "forzerei" i miei sciatti funzionari alle dimissioni.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
Commenti
Posta un commento