Passa ai contenuti principali

ADDIO ALLA CASERMA, PARATISSIMA ANCORA SENZA CASA

AGGIORNAMENTO:  CONTRORDINE COMPAGNI, PARATISSIMA VA A TO-EXPO
 
E mentre in Comune si celebrava il Classical Music Festival, nella mia posta elettronica piombava la "classical way of #facciamofintadiniente" con una mail la quale Paratissima getta la spugna e rinuncia alla prospettiva di trovare nell'ex caserma di via Asti una sede, dopo aver dovuto rinunciare prima al Moi, e quindi a To-Expo.
Riporto il testo della dichiarazione. Se le cose stanno davvero così, spiace molto, tra tanti dispiaceri, il disinteresse del Comune. Benché non inventata da sindaco e assessori, Paratissima è una degna iniziativa, nata piccola e cresciuta negli anni con fantasia e propositività. Sapete, una di quelle robe "che arrivano dal basso" e che quindi un po' spiazzano i maestri del dirigismo culturale. E poi c'è la situazione surreale dell'ex caserma di via Asti occupata da quasi due mesi. Senza che qualcuno decida di decidere qualcosa. Non importa cosa. Qualunque cosa. Basterebbe decidere.
Vabbé, leggete che cosa scrivono quelli di Paratissima.

Paratissima: senza casa e senza risposte


Dopo il silenzio della Città di Torino, in seguito alla lettera inviata dalla Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’ex Caserma Lamarmora, Paratissima si trova costretta a rinunciare alla sede individuata per l’undicesima edizione della manifestazione.  

La lettera della CDP specifica, infatti, che nelle attuali condizioni di occupazione della Caserma Lamarmora non è possibile procedere con la concessione regolare dello spazio alla manifestazione Paratissima e, in mancanza di un atto formale, vengono meno tutti i presupposti per l’organizzazione dell’evento.

La Città di Torino, più volte sollecitata sia da Associazione YLDA sia dalla Circoscrizione 8 ad esprimere una posizione nel merito, non ha mai risposto neppure a fronte di richieste scritte. Allo stesso tempo, la decisione della Città di concedere lo spazio di Torino Esposizioni alla mostra “3.000 chicchi di riso” fino al mese di novembre 2016, fa venir meno anche la location utilizzata, con successo, la scorsa edizione.

Di conseguenza, Paratissima si ritrova, a pochi mesi dall’evento, a cercare uno spazio alternativo. Spiega Damiano Aliprandi, presidente dell’Associazione Ylda, organizzatrice di Paratissima: “Ci spiace riscontrare da parte della Città il totale disinteresse per la nostra manifestazione. Siamo consapevoli di non rappresentare una priorità, ma visto il contributo importante che ormai apportiamo all’offerta culturale torinese e alla visibilità verso l’esterno di Torino, senza richiedere contributi al Comune, ci saremmo aspettati almeno una richiesta di incontro per discutere su possibili soluzioni condivise. Solo la Circoscrizione 8 si è dimostrata concretamente impegnata a trovare una soluzione per la Caserma di Via Asti, pur senza successo”.  

Intanto, nello spirito di Paratissima di condivisione e sensibilizzazione del problema degli spazi abbandonati e in disuso, sarà coinvolta la community e creato l’hashtag #paratissimacercacasa per individuare la nuova sede della manifestazione, comprese le abitazioni private. L’obiettivo è dimostrare la diffusione, in maniera simbolica, di un evento del territorio, qual è Paratissima, attraverso la realizzazione di una mappa con i luoghi di chi virtualmente sarebbe disposto ad ospitare l’undicesima edizione della manifestazione.

La risposta di Terra del Fuoco: Paratissima è benvenuta

In serata è poi giunta la risposta di Terra del Fuoco, l'associazione che ha ispirato l'"occupazione" dell'ex caserma. 
Come avevamo già detto nei primi giorni dell'esperienza di Via Asti Paratissima è benvenuta, questo spazio è a completa disposizione di chiunque si ponga l'obbiettivo di farlo rivivere e di tutte le sue esigenze sociali e culturali. 
L'esperienza importantissima di Paratissima, seppur ristretta a pochi giorni, si incastra perfettamente con la nostra idea di uso degli spazi abbandonati ed è per questo che nuovamente invitiamo il sindaco della città di Torino a visitare la caserma di via Asti e a rispettare l'impegno che aveva assunto, quello di organizzare un confronto con Cassa Depositi e Prestiti. CDP non si nasconda dietro l'occupazione per evitare di confrontarsi sul merito che essa solleva: il destino della caserma di via Asti e il suo uso temporaneo. Men che meno sarebbe comprensibile da parte di CDP contrapporre chi come Paratissima seppur per pochi giorni, ridà vita a luoghi pubblici abbandonati, a chi quotidianamente in via Asti con il proprio lavoro sta restituendo un patrimonio pubblico sprecato nel degrado alle necessità sociali della città.
Oliviero Alotto
Presidente Ass.Terra del Fuoco

"C'è un'occupazione, non possiamo farci nulla"

E per finire questa è la lettera della Cassa Depositi e Prestiti a Paratissima.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da