AGGIORNAMENTO: CONTRORDINE COMPAGNI, PARATISSIMA VA A TO-EXPO
E mentre in Comune si celebrava il Classical Music Festival, nella mia posta elettronica piombava la "classical way of #facciamofintadiniente" con una mail la quale Paratissima getta la spugna e rinuncia alla prospettiva di trovare nell'ex caserma di via Asti una sede, dopo aver dovuto rinunciare prima al Moi, e quindi a To-Expo.
Riporto il testo della dichiarazione. Se le cose stanno davvero così, spiace molto, tra tanti dispiaceri, il disinteresse del Comune. Benché non inventata da sindaco e assessori, Paratissima è una degna iniziativa, nata piccola e cresciuta negli anni con fantasia e propositività. Sapete, una di quelle robe "che arrivano dal basso" e che quindi un po' spiazzano i maestri del dirigismo culturale. E poi c'è la situazione surreale dell'ex caserma di via Asti occupata da quasi due mesi. Senza che qualcuno decida di decidere qualcosa. Non importa cosa. Qualunque cosa. Basterebbe decidere.
Vabbé, leggete che cosa scrivono quelli di Paratissima.
Dopo il silenzio della Città di Torino, in seguito alla lettera inviata dalla Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’ex Caserma Lamarmora, Paratissima si trova costretta a rinunciare alla sede individuata per l’undicesima edizione della manifestazione.
E mentre in Comune si celebrava il Classical Music Festival, nella mia posta elettronica piombava la "classical way of #facciamofintadiniente" con una mail la quale Paratissima getta la spugna e rinuncia alla prospettiva di trovare nell'ex caserma di via Asti una sede, dopo aver dovuto rinunciare prima al Moi, e quindi a To-Expo.
Riporto il testo della dichiarazione. Se le cose stanno davvero così, spiace molto, tra tanti dispiaceri, il disinteresse del Comune. Benché non inventata da sindaco e assessori, Paratissima è una degna iniziativa, nata piccola e cresciuta negli anni con fantasia e propositività. Sapete, una di quelle robe "che arrivano dal basso" e che quindi un po' spiazzano i maestri del dirigismo culturale. E poi c'è la situazione surreale dell'ex caserma di via Asti occupata da quasi due mesi. Senza che qualcuno decida di decidere qualcosa. Non importa cosa. Qualunque cosa. Basterebbe decidere.
Vabbé, leggete che cosa scrivono quelli di Paratissima.
Paratissima: senza casa e senza risposte
Dopo il silenzio della Città di Torino, in seguito alla lettera inviata dalla Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’ex Caserma Lamarmora, Paratissima si trova costretta a rinunciare alla sede individuata per l’undicesima edizione della manifestazione.
La lettera della CDP specifica, infatti, che
nelle attuali condizioni di occupazione della Caserma Lamarmora non è possibile
procedere con la concessione regolare dello spazio alla manifestazione
Paratissima e, in mancanza di un atto formale, vengono meno tutti i presupposti
per l’organizzazione dell’evento.
La Città di Torino, più volte sollecitata sia da
Associazione YLDA sia dalla Circoscrizione 8 ad esprimere una posizione nel
merito, non ha mai risposto neppure a fronte di richieste scritte. Allo stesso
tempo, la decisione della Città di concedere lo spazio di Torino Esposizioni
alla mostra “3.000 chicchi di riso” fino al mese di novembre 2016, fa venir
meno anche la location utilizzata, con successo, la scorsa edizione.
Di conseguenza, Paratissima si ritrova, a pochi
mesi dall’evento, a cercare uno spazio alternativo. Spiega Damiano Aliprandi,
presidente dell’Associazione Ylda, organizzatrice di Paratissima: “Ci spiace
riscontrare da parte della Città il totale disinteresse per la nostra
manifestazione. Siamo consapevoli di non rappresentare una priorità, ma visto
il contributo importante che ormai apportiamo all’offerta culturale torinese e
alla visibilità verso l’esterno di Torino, senza richiedere contributi al
Comune, ci saremmo aspettati almeno una richiesta di incontro per discutere su
possibili soluzioni condivise. Solo la Circoscrizione 8 si è dimostrata
concretamente impegnata a trovare una soluzione per la Caserma di Via Asti, pur
senza successo”.
Intanto, nello spirito di Paratissima di
condivisione e sensibilizzazione del problema degli spazi abbandonati e in
disuso, sarà coinvolta la community e creato l’hashtag #paratissimacercacasa
per individuare la nuova sede della manifestazione, comprese le abitazioni
private. L’obiettivo è dimostrare la diffusione, in maniera simbolica, di un
evento del territorio, qual è Paratissima, attraverso la realizzazione di una
mappa con i luoghi di chi virtualmente sarebbe disposto ad ospitare l’undicesima
edizione della manifestazione.
La risposta di Terra del Fuoco: Paratissima è benvenuta
In serata è poi giunta la risposta di Terra del Fuoco, l'associazione che ha ispirato l'"occupazione" dell'ex caserma.
Come avevamo già detto nei primi giorni dell'esperienza di Via Asti Paratissima è benvenuta, questo spazio è a completa disposizione di chiunque si ponga l'obbiettivo di farlo rivivere e di tutte le sue esigenze sociali e culturali.
L'esperienza importantissima di Paratissima, seppur ristretta a pochi giorni, si incastra perfettamente con la nostra idea di uso degli spazi abbandonati ed è per questo che nuovamente invitiamo il sindaco della città di Torino a visitare la caserma di via Asti e a rispettare l'impegno che aveva assunto, quello di organizzare un confronto con Cassa Depositi e Prestiti. CDP non si nasconda dietro l'occupazione per evitare di confrontarsi sul merito che essa solleva: il destino della caserma di via Asti e il suo uso temporaneo. Men che meno sarebbe comprensibile da parte di CDP contrapporre chi come Paratissima seppur per pochi giorni, ridà vita a luoghi pubblici abbandonati, a chi quotidianamente in via Asti con il proprio lavoro sta restituendo un patrimonio pubblico sprecato nel degrado alle necessità sociali della città.
Oliviero Alotto
Presidente Ass.Terra del Fuoco
"C'è un'occupazione, non possiamo farci nulla"
E per finire questa è la lettera della Cassa Depositi e Prestiti a Paratissima.
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