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ASPETTANDO I DATI DI CAPODANNO, CONSOLIAMOCI CON L'EGIZIO E IL CINEMA

Sì, lo so che vi aspettate un commento sul Capodanno torinese. Ma io, a mia volta, aspetto dati precisi. E li aspetto dal Comune e dalla Fondazione Cultura che devono avere (c'era lo sbigliettamento...) il numero esatto di persone che hanno (o non hanno) affollato, la notte scorsa, il PalaAlpitour (e magari anche lo Spazio 211 e il tram...). Che non si dica che critico per partito preso. Io aspetto i dati, per ragionare. E li aspetterò con calante pazienza, ma immutata fiducia nella trasparenza amministrativa.
In attesa dei dati che gli uffici addetti non mancheranno di inviarmi entre un termine ragionevole (Aggiornamento: sono arrivati, eccoli qui), io inganno il tempo in questa uggiosa mattinata d'inizio 2018 postando altri due comunicati di musei torinesi che continuano a dare buoni risultati: il Museo Egizio e il Museo del Cinema. Ma attenzione: entrambi dichiarano un numero di visitatori stabile o in crescita rallentata rispetto all'anno passato. Per la precisione: l'Egizio è fermo a quota 850 mila. Invece il Cinema sale da 690 mila a 720 mila visitatori, ma con una frenata: passa dai +40 mila del 2016 sul 2015 ai +30 mila di quest'anno sul 2016. Sono indicatori di cui tenere conto.
Ad ogni modo: ecco le buone notizie, così come ce le comunicano gli uffici stampa.

L'Egizio tiene e punta sull'export

Il Museo Egizio chiude il 2017 con un dato molto positivo: 850.465 visitatori che segnano un sostanziale pareggio con l’anno precedente.
Le collezioni egizie di Via Accademia hanno trovato un larghissimo consenso anche all’estero con le mostre organizzate al Museo di Antichità di Leiden e all’ Ermitage di San Pietroburgo, ammirate da oltre 400.000 visitatori e con la mostra itinerante inaugurata in Cina l’8 dicembre scorso che sta accogliendo una media di 10.000 visitatori al giorno e che prevede un tour in 5 città della regione di Henan, fino a marzo 2019.

Il Museo del Cinema cresce, e Laura è contenta

Il Museo Nazionale del Cinema chiude il 2017 con la cifra record di 720.657 visitatori, in aumento di circa il 5% rispetto all’anno precedente.
“Un bellissimo risultato – sottolinea la presidente Laura Milani – che conferma il trend di crescita degli ultimi anni. Il fatto che oltre 720.000 visitatori abbiano scelto di varcare la soglia della Mole Antonelliana per visitare il nostro museo rende onore al lavoro di squadra che stiamo portando avanti. Naturalmente siamo già al lavoro per il triennio 2018-2020 con un piano strategico che coinvolgerà non solo il museo ma tutte le principali realtà che gravitano intorno, creando sinergie e trasversalità, contaminazioni e collaborazioni affinché il museo sia sempre il cuore pulsante della città e la rappresenti al meglio".

Che il 2018 vi sia amico, o musei torinesi: ne avete un dannatissimo bisogno. Ma se non direte più "trasversalità" e "contaminazioni" vi vorrò più bene: quelle parole a vanvera mi hanno definitivamente stressato gli zebedei.
E a proposito di parole a vanvera: che ciascuno mantenga gli impegni, neh!

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