UN TEATRO PER L'ESTATE: A LUGLIO DOPPIO SHAKESPEARE AL CARIGNANO, I BIGLIETTI VANNO VIA COME IL PANE
Il direttore del Teatro Stabile Filippo Fonsatti |
Stamattina chiamo Filippo Fonsatti, il direttore dello Stabile, per recuperare un dato che mi mancava: a quanto ammontano i puffi degli enti locali. Ovvero quanto sono in ritardo con il pagamento dei contributi. Sapete, l'endemica piaga dei versamenti dilazionati da parte di Regione e Comune, che mettono da sempre in crisi i bilanci delle istituzioni culturali. C'è pure il consigliere comunale Alberto Morano (nickname "il Notaio") che vorrebbe saperlo: ha fatto richiesta di "accesso agli atti" a inizio gennaio e finora gli ha risposto soltanto la Fondazione Musei (che ha segnalato un credito di 5.726.894 euro dal Comune). Il Regio e lo Stabile hanno spiegato che per dare una risposta precisa prima dovevano chiudere i bilanci 2017.
Luglio, un prato all'inglese al Carignano
Quelle procedure viaggiano lente, con scambi di mail e lettere ufficiali. Per sveltire, ho pensato di dare un colpo di telefono. Al Regio non me la sento di telefonare, hanno già tanti casini. Allo Stabile sì, visto che il bilancio 2017 lo hanno chiuso l'altro ieri ed è andato benissimo e sono tutti trulleri. Così chiamo Fonsatti, che è prevedibilmente trullero, e oltre ai dati mi dà pure una notizia. Quest'estate il Carignano sarà aperto. Non è mai accaduto. E dopo i tagli del 2017 si pensava di rinviare a momenti migliori i progetti estivi. Invece, a quel che vedo, ce l'hanno fatta. Per l'intero mese di luglio proporrà un cartellone intitolato "Prato inglese": "prato" perché al Carignano, mi ha detto Fonsatti, metteranno un prato (immagino all'ingresso...); e "inglese" perché metteranno in scena due Shakespeare, "Romeo e Giulietta" e "Sogno di una notte di mezza estate". Con due compagnie e due registi giovani. Nessun nome eccellente. A parte il vecchio Bill Shakespeare, beninteso. Prezzi popolari, facilitazioni per famiglie, insomma l'intero armamentario del "teatro per tutti". Come promesso.
Siamo in aprile e per l'inedita "stagione estiva" del Tst le prevendite stanno già funzionando alla grande: nel giro di due settimane sono andati via 1500 biglietti. Per due Shakespeare in pieno luglio a Torino. Gli spettacoli non sono ancora usciti sui giornali, niente manifesti, appena un paio di post su Facebook: eppure il pubblico si è mosso. Ciò la dice lunga sui nuovi equilibrii della comunicazione.
La prudenza del tranquillo Fonsatti
Sfido poi che Fonsatti è trullero. Anche il 2017 gli ha detto benissimo, qui trovate i numeri e sono numeri da record. Lui si para il culo, ricordandomi che il teatro è come il vino, non tutte le annate sono buone, e il 2017 è stata un'ottima annata, e non bastasse è aumentato anche il finanziamento del Fus, ma adesso si apre un nuovo triennio e almeno per quel che riguarda i fondi del Fus c'è la certezza che non possono aumentare (lo Stabile riceve già il top previsto per legge) e anzi ci saranno nuovi soggetti beneficiari, insomma più bocche da sfamare, e quindi i fondi potrebbero anche diminuire... Fonsatti è un maestro di undestatement, specie quando gli gira giusta. L'ho mai sentito bullarsi. Sapete, il classico piemontese che se vince al Superenalotto il suo primo commento è "sì, ma poi con le tasse e tutto il resto ti rimangono quattro soldi...".
I ritardi dei pagamenti
Comunque sì, Fonsatti mi ha anche spiegato la situazione dei contributi degli enti locali: il Comune ha pagato per intero il 2016, e deve ancora pagare il 2017, però Fonsatti è felice perché c'è già il bilancio preventivo 2018 che almeno stabilizza le risorse del 2017, "e questo è tranquillizzante" mi dice il tranquillo Fonsatti. Quanto alla Regione, Fonsatti mi conferma che "purtroppo" aspetta ancora 400 mila euro del 2016; in compenso, è tranquillo sul 2017, perché c'è un nuovo meccanismo creato dalla Regione con l'apertura di una linea di credito privilegiata con Sace per cui i soldi verranno anticipati con la garanzia della Regione stessa, e insomma io di queste faccende finanziare capisco un belino, però Fonsatti mi pare tranquillo.
Fonsatti mi ha anche detto che entro venerdì manderanno le risposte all'accesso agli atti richiesto dal consigliere Morano. Così stiamo tutti tranquilli. Almeno per lo Stabile.
Leggo questo post e quello prima (che fa un punto sull’opposizione) e chiedo un chiarimento: Morano fa una buona opposizione?
RispondiElimina(Vedo su facebook che fa sempre post argomentati: una opposizione che lavora su documenti e numeri è comunque una cosa positiva, al di là delle simpatie politiche, ma mi farebbe avere una opinione di un esperto di cose politico/culturali torinesi)
La sua domanda contiene già la risposta. Fatti, dati, numeri, evidenze, documenti sono la base di ogni dibattito certo. Il resto è vaniloquio, chiacchiera, scontro ideologico. Leciti, per carità. Ma la concretezza ha tutta un'altra forza.
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