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FANTASMI E TURISTI: UN FILM DOUBLE-FACE

ATTENZIONE: LA PRIMA PARTE DI QUESTO POST SI RIVOLGE A QUALSIASI LETTORE CURIOSO, AMANTE DEL CINEMA E DI TORINO. LA SECONDA PARTE INTERESSA INVECE GLI ASSESSORI AL TURISMO DI QUESTO SVENTURATO TERRITORIO: COSTORO, SE HANNO POCO TEMPO A DISPOSIZIONE, POSSONO SALTARE LA PRIMA PARTE E ANDARE DIRETTAMENTE AL CAPITOLETTO CHE LI RIGUARDA.

Giuseppe Culicchia in "A spasso con i fantasmi"
"A spasso con i fantasmi - Un viaggio nella Torino dell'800" è un piccolo film - un mediometraggio di 40 minuti - prodotto dalla Fondazione Vittorio Bersezio, ente amministrato dalla Compagnia di San Paolo. E' il racconto di un viaggio notturno di Beppe Culicchia, lo scrittore autore della scenaggiatura, lungo le strade della Torino di oggi alla ricerca delle memorie di un'altra Torino, quella che Gozzano disse "del Risorgimento", sospesa fra le nostalgie Ancien Régime e le contraddizioni del mondo nuovo. Una città con i suoi santi e i suoi peccatori, i suoi eroi e le sue canaglie, i suoi splendori e le sue miserie. 
Il film è girato molto bene da Enrico Verra, regista torinese di lungo corso, e sarà proiettato nelle scuole perché aiuta a capire cos'è successo in quegli anni a Torino, e dunque com'è nato questo Paese e come ci siamo ritrovati al punto che siamo. Credo sia una buona idea, farlo vedere agli studenti: in genere i ragazzi hanno poche occasioni e pochi stimoli per studiare la Storia, con i bei risultati che abbiamo sotto gli occhi. Invece il film di Verra e Culicchia si fa vedere, è uno di quei film che ti dispiace quando finiscono, e proprio per questo motivo ve ne parlo: perché conviene vederlo anche se da un pezzo avete lasciato la scuola, e giovedì 25 ottobre sarà proiettato (ore 21,15, ingresso gratuito) al cinema Fratelli Marx. Due repliche sono già previste, il 6 novembre allw 16 e il 13 novembre alle 18,30, sempre al Fratelli Marx: ma Gaetano Renda, il proprietario del Fratelli Marx che gestisce anche il Due Giardini e il Centrale, ha capito che il film merita la massima visibilità: quindi ha deciso che lo programmerà a lungo, sempre in fascia pomeridiana, in tutti e tre i suoi cinema (al Centrale non appena riaprirà, dopo i lavori di ristrutturazione, a metà novembre).
Beh, io vi consiglio da andare a vederlo: specie se credete di sapere già tutto sulle "storie segrete" della Torino d'un tempo. Vi sorprenderà, come ha sorpreso me.

Capitoletto che riguarda gli assessori al turismo

"A spasso con i fantasmi" non lo consiglio soltanto ai torinesi curiosi. C'è un'altra categoria di persone che non dovrebbe perderselo: gli assessori al turismo. Perché è il miglior strumento di promozione turistica della città che mi sia accaduto di vedere da un bel po' di tempo. Ok, non è neppure un gran complimento, se penso a certi siti e video tristanzuoli con i quali i nostri zuavi pretenderebbero di attirare visitatori dall'Italia e dall'estero. Ma vi assicuro, egregi assessori, che "A spasso con i fantasmi" funziona davvero: se lo vedi, e non sei di Torino, ti viene una voglia matta di venirci, in questa città che nel film è ancor più bella di quanto già non sia, ancora più affascinante, seducente e - scusate l'orrida parola, ma quando ce vo' ce vo' - "intrigante". Con quattro soldi ci mettete su un bel doppiaggio in inglese (anche "voice over", che funzione lo stesso e costa meno) e vi garantisco che spacca. Magari cambiando il titolo, altrimenti magari qualcuno si aspetta un horror.
Giusto l'altro ieri, riferendo i mosci dati di settembre, scrivevo che "dovremmo capire qual è il motivo per il quale un turista sceglie di venire a Torino anche quando non gioca la Juve". Ecco, il film di Verra e Culicchia potrebbe essere un "motivo".
Però, mi rendo conto, prima dovreste vederlo voi, egregi assessori. Stamattina, alla presentazione, non c'eravate. Pur se oberati d'impegni, andate a una delle prossime proiezioni. Se volete vi vengo a prendere io, con la mia auto. Sono un cittadino collaborativo, lo sapete. E fidatevi, una buona volta. Quel film può far bene alla città, non sprecate l'occasione. Tanto per cambiare.

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