Passa ai contenuti principali

L'ULTIMA GIORNATA DI CINEMAMBENTE

Si chiude stasera la ventiduesima edizione di CinemAmbiente. Ecco il programma dell'ultima giornata:

Come tradizione, anche quest’anno il Festival si conclude in coincidenza con la ricorrenza del 5
giugno, Giornata mondiale dell’ambiente, dedicata quest’anno all’inquinamento atmosferico.
Il primo appuntamento della giornata finale è, in mattinata, con il convegno “La comunicazione
ambientale in Italia e le sfide globali della sostenibilità” (ore 9.30-12, Palazzo Ceriana
Mayneri), curato da CinemAmbiente e dal web magazine “eHabitat”, con il patrocinio di FIMA -
Federazione Italiana Media Ambientali e con la collaborazione del Consorzio ONG Piemontesi e
dell’Associazione Stampa Subalpina. Realizzato nell’ambito del progetto “Frame, Voice, Report!”
con il contributo dell’Unione Europea, l’incontro – aperto a tutti e ricompreso tra i corsi di
formazione per i giornalisti – prende spunto dalla grande visibilità ottenuta negli ultimi mesi, a
livello mondiale, dai movimenti ecologisti per esaminare l’andamento dell’informazione di settore in
Italia e dibattere sulla sua efficacia. Diversi sono i quesiti e le riflessioni che il convegno si propone
di affrontare, primo tra tutti il rapporto tra i mezzi di informazione cartacei, quelli radiotelevisivi e il
web, in apparenza l’unico spazio deputato al dibattito di argomenti scomodi e scottanti, seppure, al
tempo stesso, non investito di quell’autorevolezza solitamente conferita ai media tradizionali. A
partire da queste considerazioni, l’incontro si propone di analizzare la natura e il ruolo della
comunicazione ambientale nel nostro Paese attraverso una serie di interrogativi. Quale funzione
svolge la comunicazione emergenziale e catastrofista? Dove invece possono documentarsi i
cittadini sugli stili di vita sostenibili? E sulle connessioni esistenti tra problemi ambientali locali e
globali? Comunicazione ambientale come informazione o come stimolo ad attivarsi? O come
specchio di chi si è già attivato, studiando e manifestando, e ha deciso di prendere parola?
Durante l’incontro, moderato da Claudia Apostolo, interverranno i giornalisti Marco Fratoddi,
segretario generale della FIMA - Federazione Italiana Media Ambientali, Laura Bettini, Roberto
Giovannini, Giuseppe Iasparra, Antonella Mariotti, Davide Mazzocco, Alice Zampa, Mario
Salomone, docente di Sociologia dell’Ambiente e del territorio e di Educazione ambientale
all’Università degli Studi di Bergamo, e Alessandra Profilio, direttrice di “Italia che cambia”, che,
oltre a parlare della sua esperienza giornalistica alla guida del web magazine, mostrerà in
anteprima anche il trailer del nuovo documentario, realizzato nell’ambito dei progetti del portale
tematico, con protagonisti le ragazze ed i ragazzi che, ispirati da Greta, si sono mobilitati per il
clima.
Nel primo pomeriggio (ore 15, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria) verranno presentati i trenta
cortometraggi finalisti al Concorso nazionale CinemAmbiente Junior rivolto alle Scuole primarie e
secondarie di I e di II grado. Ogni film sarà introdotto da un rappresentante scolastico e alle
proiezioni assisteranno numerose classi finaliste, in arrivo da varie città italiane, molte delle quali
hanno appositamente organizzato la gita scolastica a Torino per seguire la presentazione sul
grande schermo dei propri lavori e di quelli dei loro coetanei.
Sempre nel pomeriggio, il cartellone propone – nell’ambito della sezione Ecotalk – l’incontro-
proiezione “Difendiamo chi difende i diritti della terra” (ore 16, Cinema Massimo - MNC, Sala
Soldati), dedicato agli attivisti impegnati nella difesa dell’ambiente e delle risorse della loro terra.
Monitorate da Amnesty International con ripetute inchieste negli ultimi anni, le violazioni di tale
fondamentale diritto appaiono, in tutto il mondo, sempre più gravi. Minacce, aggressioni e uccisioni
sono all’ordine del giorno per quanti, spesso scontrandosi con grandi interessi economici, cercano
di proteggere la foresta, le montagne, i boschi e i fiumi, siano essi popolazioni native che chiedono
la protezione delle loro terre ancestrali e delle loro risorse, comunità contadine che rischiano
l’esproprio, l’impoverimento e l’inquinamento in aree interessate da grandi progetti
infrastrutturali o oggetto di sovrasfruttamento, oppure, ancora, piccoli agricoltori che cercano di
sopravvivere al latifondismo e all’agroindustria. L’incontro in cartellone si focalizzerà sull’area più
critica, l’America Latina, e in particolare sul Messico, dove, nel solo 2018, sono stati uccisi
diciassette attivisti, tra cui Julián Carrillo, difensore della terra e dell'ambiente del popolo indigeno
Rarámuri. Le testimonianze di resistenza di coloro che, in Messico, nonostante la repressione
subita, continuano a difendere le proprie terre sono raccolte nel documentario Protección
comunitaria. Experiencias desde la defensa del territorio (Protezione Comunitaria. Esperienze
dalla difesa del territorio), realizzato dalle associazioni Aluna Acompañamiento Psicosocial
e Servicios y Asesoría para la Paz - SERAPAZ.  Nell’occasione, verrà presentata la
campagna promossa da Amnesty International in difesa del popolo Rarámuri della Sierra
Tarahumara, nello stato di Chihuahua. Interverranno Paola Ramello, coordinamento America
Latina di Amnesty International, e Marco Sarasin, di Peace Brigades International; modera Marco
Fratoddi, giornalista, segretario generale della FIMA - Federazione Italiana Media Ambientali.
Nel secondo pomeriggio, il Festival rende omaggio a Fabio Pusterla, insignito del Premio letterario
Le Ghiande di CinemAmbiente, giunto alla sua quinta edizione e riservato a quegli autori le cui
opere siano caratterizzate da un profondo ascolto emozionale e percettivo della natura, elemento
integrante di un percorso di vita e di scrittura indissolubilmente legati. Al poeta, scrittore e
insegnante ticinese, ospite del Festival anche in veste di giurato, è dedicata la proiezione di
Libellula gentile – Fabio Pusterla, il lavoro del poeta (ore 18, Cinema Massimo – MNC, Sala
Soldati), diretto da Francesco Ferri. Attraverso un dialogo rispettoso e intimo con il suo
protagonista, il film ci introduce nello spazio privato e creativo di Pusterla, seguendolo nel
quotidiano, da un luogo e un incontro all’altro, tra i suoi lettori, tra i suoi allievi, o nella natura, di cui
ha saputo, nella sua opera, registrare le grandi mutazioni, ma anche le variazioni impercettibili a un
comune osservatore, rendendole metafora di una condizione umana avviata verso un destino di
erosione graduale e inarrestabile. Nel film condividiamo la sua inquietudine mentre cerca nuove
ispirazioni da ciò che lo circonda, dal passato, dai suoi appunti, dalle parole del suo amico e
anziano maestro Philippe Jaccottet sulla necessità di vivere nel giusto rapporto tra la parola e la
vita quotidiana: una condizione etica essenziale perché la poesia abbia un senso, sia onesta,
sentita e in grado di creare un intenso legame con l’altro. Al termine della proiezione, Fabio
Pusterla dialogherà con Tiziano Fratus, scrittore, e con Serenella Iovino, docente di Italian Studies
and Environmental Humanities presso la University of North Carolina.
Il Festival CinemAmbiente si concluderà con la cerimonia di premiazione dei film vincitori nelle
diverse sezioni competitive (ore 20.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), a cui interverranno
il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che premierà i giovanissimi vincitori del Concorso
nazionale Scuole CinemAmbiente Junior, e la sindaca di Torino Chiara Appendino.
A seguire, l’ultimo film in cartellone della 22 a edizione, Aquarela, coproduzione anglotedesca con
cui il regista russo Victor Kossakovsky intraprende un viaggio nella bellezza e nella potenza
dell’acqua. Dai ghiacci del lago Baikal all’uragano Irma in Florida, fino alle cascate del Salto Angel
in Venezuela, le molteplici personalità del prezioso e mutevole elemento sono mostrate attraverso
immagini di straordinaria forza evocativa. Filmato a 96 fotogrammi al secondo, il documentario
coglie l’intera gamma di emozioni, belle o disturbanti, esperibili nell’interazione con l’acqua –
estasi, ispirazione, ma anche paura, senso di oppressione – integrandole con una profonda
riflessione sull’azione devastante dell’uomo sull’ambiente. Le immagini di città allagate o di pareti
di ghiaccio che crollano sono un monito per ricordarci non solo la forza indomabile degli elementi,
ma anche le conseguenze provocate dalla rottura della nostra alleanza con la Natura.
Tutti gli eventi e le proiezioni del Festival sono a ingresso libero

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la