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LUXURIA, IL PRIMO TWEET DA DIRETTRICE

Vladimir Luxuria
Ve l'ho già detto due giorni fa che Vladimir Luxuria è ufficialmente il nuovo direttore di Lover Film Festival. Però oggi è uscita la comunicazione del Museo del Cinema - che con grande bon ton hanno preferito rinviare per non "sovrapporsi" all'ultima giornata di CinemAmbiente - e dato che sono stato molto discolo a bruciare la notizia, per rimediare pubblico comunque il comunicato completo:

Vladimir Luxuria è la nuova direttrice di Lovers Film Festival, primo festival cinematografico dedicato ai film LGBTQI+ di cui ricorrono il prossimo anno i 35 anni dalla fondazione.
Nel ricevere l'incarico dal Museo Nazionale del Cinema, la neodirettrice Vladimir Luxuria ha dichiarato: “Lavorerò con entusiasmo e senso di responsabilità per un Festival che, grazie al linguaggio del cinema, riesca ad aprire le menti e a riscaldare i cuori: accolgo con gioia la fiducia che è stata riposta in me e mi adopererò con tutte le mie forze affinché ovunque ci sia il buio dell’ignoranza e del pregiudizio possa accendersi un fascio di luce che proietti emozioni e conoscenza.”
Il Museo ringrazia la commissione di selezione, composta da Giaime Alonge, Alessandro Battaglia, Ricke Merighi, Roberto Piana e Bruna Ponti, che ha dato un contributo decisivo nella proposta di una "short list", consentendo di arrivare alla scelta di Luxuria.
"Lavorare con Vladimir Luxuria - spiega Sergio Toffetti, presidente del Museo Nazionale del Cinema - consentirà sicuramente al festival di potenziare la creatività della proposta e la visibilità dei programmi, per dialogare in modo più diretto non solo con la 
comunità LGBTQI+, ma con un pubblico sempre più ampio".
L'appuntamento con Lovers Film Festival è dunque fissato a Torino per la primavera 2020

Poco fa anche la neo-direttrice ha twittato la sua dichiarazione: "Comincio un nuovo capitolo della mia vita a Torino... sono ufficialmente la nuova direttrice del #loversfilmfestival. Lavorerò con entusiasmo e senso di responsabilità per un Festival che, grazie al linguaggio del cinema, riesca ad aprire le menti e a riscaldare i cuori.
E or ora è arrivata anche la benedizione del Torino Pride:
“Il Coordinamento Torino Pride apprende che Vladimir Luxuria è stata scelta come nuova direttrice del Lovers Film Festival già Da Sodoma a Hollywood: una delle più gloriose rassegne cinematografiche a tematica LGBTQI del mondo.
Crediamo fermamente che il festival sia un valore prezioso da preservare: sociale, culturale e storico e, proprio per questo, ci siamo sempre battute e battuti per la sua sopravvivenza non facendo mai mancare il nostro supporto al direttore Giovanni Minerba e alla direttrice Irene Dionisio.
Abbiamo sempre collaborato anche con il Museo Nazionale del Cinema come attesta la presenza nella commissione per la selezione del nuovo direttore di Alessandro Battaglia, già coordinatore e attuale membro del direttivo del Torino Pride e fra i soci fondatori dell’associazione Amiche e Amici della cultura e del festival LGBT di Torino nata proprio per lavorare per il futuro della rassegna cinematografica e per tutelarne, al contempo, i suoi principi ispiratori.
Crediamo inoltre che la scelta di una persona trans alla guida di una rassegna di fama internazionale sia un importante segnale per la lotta alle discriminazioni. Buon lavoro Vladimir” dichiara Giziana Vetrano coordinatrice Torino Pride.

Mi pare una buona scelta

Ci si è arrivati per vie tortuose, ma Luxuria è probabilmente una buona scelta. Per quel poco che mi è capitato di incontrarla, mi ha dato l'impressione di persona seria, intelligente e con ottimi contatti non soltanto nel mondo dello spettacolo. La sua direzione, inoltre, segna una "continuità" con quella di Irene Dionisio che ha allargato gli orizzonti di Lovers a tutte le componenti dell'universo Lgbtqi; ma anche una vittoria dell'ex direttore Giovanni Minerba, che di Luxuria è stato il massimo sponsor e che di certo con lei sarà un'eminenza grigia del festival. 
Indubbiamente Luxuria darà a Lovers la visibilità mediatica "mainstream" che ancora non ha. La notizia sta già impazzando per la rete. Magari qualcuno storcerà il naso, ma una volta tanto la popolarità da reality e talk show servirebbe a una buona causa.
Altro tema scottante: quanto ci costa? Al momento mancano ancora notizie ufficiali, ma mi risulta che lo stipendio di Luxuria non dovrebbe debordare dallo standard dei compensi dei direttori dei festival torinesi: l'ultimo bilancio del Museo del Cinema indica come costo totale 2018 della direzione artistica 26 mila euro per Lovers, 46.800 per CinemAmbiente e 73.440 per il Tff. Penso che ci si muoverà all'interno di quei parametri. A naso, direi più verso il basso che verso l'alto.
Le perplessità sulla candidatura nascevano soprattutto dal fatto che il Museo del Cinema vuole un direttore che costruisca il Festival giorno per giorno, e non si limiti a metterci la firma. Luxuria ha garantito il massimo impegno, e dice che verrà ad abitare a Torino per essere più presente: il suo tweet di oggi sembra confermarlo. In quanto a direttori-celebrities abbiamo il precedente del Tff, con luci e ombre: con Moretti, Amelio e Virzì - che non si erano trasferiti in città - il Festival lo faceva in gran parte Emanuela Martini; ma la loro mano si sentiva. Comunque un direttore è sempre affiancato da una squadra. E la squadra di Lovers funziona, come ha sempre dimostrato, sia con la direzione di Minerba, sia nelle tre edizioni di Irene Dionisio.
Immagino che il nome di Luxuria non piacerà a certi politici. Però, Luxuria o non Luxuria, c'è motivo di credere che con la Regione a guida leghista Lovers potrebbe comunque passarsela molto male. Ricordo che la giunta Cota arrivò a negare il patrocinio regionale alla rassegna. E in passato non sono mancati gli esponenti della destra che hanno levato vibranti proteste contro il festival. Ma strategicamente una direttrice con forte visibilità televisiva mi pare un'interessante garanzia. Se non altro, un eventuale attacco al festival non passerebbe sotto silenzio. 

P.S. E adesso che abbiamo un direttore a Lovers, che ne dite di darne uno anche al Museo del Cinema? Ma con comodo, mi raccomando: in fondo lo stiamo aspettando da appena 887 giorni...





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