Un Natale meraviglioso a Torino: veduta dell'accattivante e scintillante "mercatino" in piazza Santa Rita |
Hanno dato l'esempio i politici (quelli del Paese dei Cacciapalle, s'intende) e a loro si sono lestamente accodati gli esponenti della società più o meno civile, i vertici della finanza e dell'impresa, i commentatori, i docenti, gli artisti, gli allenatori di calcio, e via via fino alle professioni liberali, ai commercianti, ai dipendenti pubblici e privati, agli studenti, ai pensionati. Tutti travisati. Tutti strumentalizzati.
E' un brutto vivere, nel Paese dei Cacciapalle. Ma lì ci sono abituati, manco ci fanno più caso.
Se invece accade qui da noi, nella civile e onesta Italia, la faccenda cambia. Sentirsi definire "travisatore" e "strumentalizzatore" è un'offesa grave, un'accusa infamante. A me non era mai capitato, finora. M'era andata bene, finora.
Purtroppo adesso è successo. Vi racconto. Tutto nasce dall'ultima, spiacevole vicenda legata ai mercatini di Natale. Non sto a riassumere l'intera storia. Diciamo che anche quest'anno sono sorti alcuni interrogativi sull'azienda - Mercatini srl - che ha l'appalto dell'organizzazione. Interrogativi che ho riferito in questo articolo del 20 novembre scorso, arricchito con vari approfondimenti nel post del giorno successivo, senza tuttavia ottenere lumi dall'amministrazione civica (come segnalo in un post del 29 novembre). In seguito due consiglieri d'opposizione (Lo Russo e Foglietta), desiderosi di saperne di più, hanno chiesto che la legale rappresentante di Mercatini srl, signora Maura De Mango, venisse convocata per un'audizione davanti alle Commissioni 3 e 5, così da fornire le necessarie spiegazioni, e farsi conoscere di persona dai consiglieri eletti dai torinesi.
L'audizione, fissata per il 23 dicembre, non si è però tenuta: il 18 dicembre la signora De Mango, con una lettera, ha fatto sapere di non aver tempo per parteciparvi e comunque di non ritenerla necessaria.
La lettera è sembrata ai più alquanto sgarbata, sul piano istituzionale. I consiglieri non l'hanno presa tanto bene. Su quest'ultima puntata della telenovela ho pubblicato un post il 20 dicembre, e il 23 è uscito anche un articolo sul Corriere, a firma Simona De Ciero.
La Mercatini srl a quel punto invia al Comune una seconda lettera - prontamente recapitata ai consiglieri - in cui approfondisce e illustra i gravosi impegni che impediscono alla signora De Mango o ai suoi collaboratori di presentarsi davanti alle Commissioni consiliari riunite. E conclude ribandendo la ferma convinzione "che la nostra assenza sia stata non solo travisata, ma anche strumentalizzata, in modo anche forzato, facendo del nostro un atteggiamento di chiusura e rifiuto sospetto nei confronti di tale incontro".
Vabbé. L'aggettivo "sospetto" non si capisce. Sospetto de che? Però non sottilizziamo. Chiamato direttamente in causa, mortificato perché nemico dei travisamenti (manco mi maschero a Carnevale...), in ossequio ai miei doveri deontologici mi premuro di riportare i passaggi essenziali delle due lettere, spedite da Mercatini srl al Comune e poi diffuse da alcuni consiglieri comunali.
Prima lettera di Mercatini srl al Comune
"Con la presente, io Maura De Mango... comunica (sic. NdG) che non potrà essere presente alla riunione... prevista in data 23 dicembre p.v. Tutte le risorse umane direttamente coinvolte... sono completamente impegnate in molte commesse lavorative oltre che a quelle dei Mercatini di Torino. Tale evento che da tre anni a questa parte, unitamente alla realizzazione dello stesso grazie all'utilizzazione delle strutture tra le più pregiate d'Europa, impegna le energie di tutti a tempo pieno pertanto al momento ci ritroviamo impossibilitati a presenziare (qui la sintassi vacilla; ma non vacillano le strutture, che apprendiamo essere "tra le più pregiate d'Europa". Epperò. NdG). Inoltre la scrivente ritiene che la riunione in oggetto non abbia motivo reale di essere tenuta in quanto la società si impegna a consegnare, a fine evento. una relazione di tipo qualitativo... Aggiungo che, in quanto vincente di un appalto pubblico, la società insieme al suo operato è già sottoposta a controlli... e tale riunione non è prevista dagli obblighi del suddetto capitolato".
Seconda lettera di Mercatini srl al Comune
"Con la presente intendiamo offrire chiarimenti e riscontri in relazione all'articolo pubblicato sul blog Gabo su Torino in data 20 dicembre 2019, e quello pubblicato sul Corriere della Sera in data 23 dicembre relativi alla nostra comunicazione di non riuscire a essere presenti alla convocazione della 3a Commissione.
Ho comunicato la mia indisponibilità e quella di tutti i miei dipendenti e collaboratori... esponendo i motivi che hanno portato a tale decisione. La società Mercatini srl è infatti impegnata a tempo pieno nella gestione di tale evento... dislocato in quattro piazze torinesi (ma scusa, l'altra volta non avevano scritto che le loro "risorse umane" sono "completamente impegnate in molte commesse lavorative oltre che a quelle dei Mercatini di Torino"? Sono impegnati "in molte commesse", come scrivevano il 18 dicembre, oppure sono "impegnati a tempo pieno" a Torino, come scrivono adesso? Giusto per capire. NdG). Per questo motivo partecipare a un appuntamento con la 3a Commissione... è stato impossibile in quanto non sarebbe stato possibile prepararci all'incontro in modo completo e soddisfacente... perché il poco tempo disponibile non avrebbe permesso la preparazione di materiale adeguato a rendere giustizia al nostro stesso lavoro... Le audizioni preventive e consuntive sono sempre state accettate da parte nostra... Effettuarne una in itinere, in pieno svolgimento di un evento giunto ormai alla sua terza edizione risulta per noi problematico e non necessario in quanto il nostro operato è costantemente monitorato e comunicato tempestivamente all'organo di controllo preposto. Ritengo dunque che la nostra assenza a tale incontro sia stata non solo travisata ma anche strumentalizzata, in modo anche forzato (dal che deduco che esiste pure una strumentalizzazione non sforzata. NdG), facendo del nostro un atteggiamento di chiusura e rifiuto sospetto nei confronti di tale incontro".
Giudichi l'acuto lettore - confrontando le due lettere e gli articoli contestati - se ci sia stato travisamento o strumentalizzazione, e a che pro, e con quali artifici: e abbia la bontà di segnalarmelo, dato che io, allocco, da solo proprio non ci arrivo.
Ad ogni modo, tanto per togliermi lo sfizio, ho fatto un giretto delle "quattro piazze torinesi" che assorbono a tempo pieno forze e risorse di Mercatini srl. In piazza Santa Rita sono passato domenica a mezzogiorno: ho trovato una manciata di baracchette vuote, non allestite, senza manco il tetto, e nessun segno di presenza umana. Sai che impegno... In piazza Solferino invece ieri ho visto una dozzina di baracchette, di cui due chiuse e vuote: le altre espongono dolciumi vari, e ci sono pure un bar e una specie di ristorante desolatamente vuoto (all'ora di pranzo). Piazza Castello è sotto gli occhi di tutti, e molti avranno letto delle proteste dei commercianti. Quanto al Cortile del Maglio, andate voi a vedere come va, che se lo racconto io poi sembra che ci ho un pregiudizio.
Seconda lettera di Mercatini srl al Comune
"Con la presente intendiamo offrire chiarimenti e riscontri in relazione all'articolo pubblicato sul blog Gabo su Torino in data 20 dicembre 2019, e quello pubblicato sul Corriere della Sera in data 23 dicembre relativi alla nostra comunicazione di non riuscire a essere presenti alla convocazione della 3a Commissione.
Il "mercatino" di Santa Rita prosegue sull'altro lato della piazza: L'allestimento delle bancarelle pare un po' sommario, ma è comprensibile dati i tanti impegni |
Giudichi l'acuto lettore - confrontando le due lettere e gli articoli contestati - se ci sia stato travisamento o strumentalizzazione, e a che pro, e con quali artifici: e abbia la bontà di segnalarmelo, dato che io, allocco, da solo proprio non ci arrivo.
Lo splendido "mercatino" che abbellisce e rallegra piazza Solferino |
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