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COPPOLA STA CON ALFANO. SE GLI TIENE A BADA BONSIGNORE

Allora. Stamattina c'era questa conferenza stampa al Circolo dei Lettori su una raccolta di fondi tramite sms Vodafone a sostegno del Museo di Scienze, in ristrutturazione dopo lo scoppio dell'estate scorsa. Io detesto le conferenze stampa, e vieppiù quelle inutili, e non ditemi che in questo caso la questione non potesse essere risolta con una mail, o per restare in tema con un messaggino ai giornalisti. Ma si sa, politici e sponsor adorano le conferenze stampa, quindi le organizzano con lena indefessa
Però stamattina ci sono andato, alla conferenza stampa. Volevo acchiappare Coppola.
L'assessore Michele Coppola, ex pdl (presumo)
Preciso: non passo le notti con gli occhi sbarrati nel buio a domandarmi dove andrà Michele Coppola, assessore regionale alla Cultura, fino alla settimana scorsa del pdl: se con Alfano o con Berlusconi. Ma la curiosità c'è, lo ammetto. Anche perché la cosa finora non è chiarissima. Sta con Alfano, ho letto. Poi ho letto che anche Vito Bonsignore sta con Alfano. Ora, fatevi una domanda e datevi una risposta: se sul lavoro avete un collega che vi sfrange metodicamente i cabasisi, e questo collega un bel giorno va a lavorare da un'altra parte, voi che fate? Lo seguite a ruota? Ecco. E' bastato questo particolare - al netto di ogni valutazione politica e ideale - a spingermi fuori casa in un'umida mattina di novembre, per andare ad acchiappare Coppola. Preferisco guardarli in faccia, quando rispondono alla domanda delle cento pistole.
Ho lasciato che finissero la conferenza stampa, comprese le ultime notizie su Dino il dinosauro, la mascotte del Museo di Scienze che va in tour promozionale anche al Torino Film Festival (tranquillizzatevi, è solo un filmato...). E alla fine della fiera ho acchiappato Coppola e con la mia nota diplomazia gli ho posto trasversalmente la questione: "Insomma, stai con Alfano o con Berlu?". "Sto con Alfano", ha risposto senza esitare Coppola. Poi mi ha preso da parte e mi ha spiegato che sì, lui ha firmato la mozione Alfano, "però devo accenderla". Credo che si riferisse al linguaggio di Gerry Scotti: "La risposta è questa? La accendiamo?". Infatti mi ha spiegato che deve ancora parlare con Alfano, per avere certe garanzie. Anzi, una sola garanzia: che il nuovo partito approvi il suo operato di assessore alla Cultura che non odia la cultura (nel pdl questa posizione appare a taluni piuttosto stravagante) e che Bonsignore non ricominci anche lì a sfrangergli i cabasisi. Ho osservato che si tratta di pretesa assai civile, e modesta: "Non è che gli domanderai pure - ho insinuato - un posto in lista alle prossime Politiche?". Coppola ha fatto il suo sorrisone alla Coppola e ha negato. Presumo in effetti che chiunque parli con il povero Alfano in questi giorni, gli chieda sempre e soltanto quella roba lì: un posto in lista. Se Coppola va a parlargli e non gli chiede un posto in lista, di sicuro lo spiazza. Non so se sia un'impresa, spiazzare Alfano: però lo spiazza. E se poi Coppola va da Alfano e non gli chiede un posto in lista e per di più gli racconta che lui vuole solo continuare a fare la sua politica da assessore, senza un padre padrone che sa tutto lui e lo tratta da ragazzino e lo critica ad ogni cosa che fa... beh, a quel punto, capace che Alfano si identifica, e lo prende in simpatia. 

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