Paolo Virzì ha sciolto la riserva. Sarà il direttore anche dell'edizione 2014 del Torino Film Festival. Però con un ruolo diverso dall'attuale. Sarà un direttore meno "operativo", nel senso che gran parte del lavoro organizzativo sarà affidato ai collaboratori dello staff, mentre Virzì in persona si occuperà probabilmente di una sezione "caratterizzante", oltre a dare alla manifestazione il valore aggiunto della sua presenza durante i giorni del Tff. Una presenza che ha enormemente contribuito al successo dell'edizione appena conclusa. L'accordo raggiunto con i soci finanziatori del Festival permetterà così al regista livornese di mantenere la sua presenza, preziosa per la crescita della manifestazione, senza dover rinunciare ai pressanti impegni di lavoro che lo attendono quest'anno. La formula dovrebbe poi ripetersi in futuro, arrivando alla figura di un "direttore ospite" che cambierà ogni anno, dando la sua impronta a un Tff che verrà curato nei particolari dall'eccellente staff stabile.
Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare. Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.
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