C'è attesa per il primo Forum dello spettacolo dal vivo che si tiene domani, lunedì 9, a partire dalle 9,30. L'ha indetto l'Agis, e le adesioni sono state tante, al punto che la riunione è stata spostata dalla sede di via dei Mille al più capiente cinema Lux. Sono invitati gli operatori, i politici, i funzionari e tutti coloro che si occupano di spettacolo dal vivo. In sostanza si vuole discutere dalla crisi che investe il settore, causata, dicono gli organizzatori, dalla riduzione dei finanziamenti pubblici. Io penso che ci siano anche altre cause. Comunque, preso atto che le risorse disponibili sono diminuite, l'obiettivo del Forum è - leggo in un documento ufficalie dell'Agis - "pensare a come utilizzarle per reinventare nuove modalità compatibili, utili a rilanciare processi produttivi che sappiano coniugare l'esperienza acquisita in questi anni con le energie giovanili, in rapporto alle potenzialità di sviluppo del territorio". Il linguaggio è terrificante: e la cosa mi preoccupa, perché chi scrive in maniera involuta di solito ha le idee confuse. Però ci andrò, al Forum, e ascolterò con attenzione (se non parleranno come scrivono) perché gli operatori dello spettacolo sono in maggioranza professionisti seri e capaci, e perché sono convinto che per affrontare il futuro difficile che li aspetta abbiano davvero bisogno di un "piano strategico", come lo definisce il documento che ho sotto gli occhi.Credo anche che possano farcela, se si libereranno di due malattie gravissime: la sindrome parolaia, e la difesa a oltranza del "particulare". Ho purtroppo assistito a riunioni analoghe - troppe - nel corso delle quali, dopo qualche premessa fumosa e prolissa, ciascuno cominciava a raccontare i suoi guai, e a blandire gli eventuali assessori presenti per convincerli di essere il più bravo e il più meritevole di salvezza. Dignità, zero. Domani al Lux ci saranno Coppola e Braccialarghe. Mi auguro che gli operatori dello spettacolo sappiano mostrarsi per ciò che sono - professionisti seri, non postulanti. Pena, confermare quei due nella loro convinzione di aver a che fare con una masnada di opportunisti e parassiti.
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
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