Gipo Farassino nello spettacolo "Stassèira", in scena nel 2010 al teatro Carignano |
Tornando alla camera ardente, è bello che Gipo riceva l'ultimo saluto dei torinesi al Carignano. Ci teneva, a finire il suo passaggio terreno su un palcoscenico. Quel palcoscenico, poi: fu proprio lì che Farassino coronò, nel 2010, la sua carriera artistica di attore e chansonnier con lo spettacolo "Stassèira", prodotto dal Tst e diretto da Mario Martone. Ma la carriera d'attore di Gipo prese il vollo proprio con lo Stabile, grazie a una serie di spettacoli in piemontese a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, grazie all'attore e regista Gualtiero Rizzi. Farassino fu dapprima il pastore Gelindo nell’omonima sacra rappresentazione natalizia che debuttò al Gobetti il 21 dicembre 1969. Lo spettacolo girò in Piemonte e venne ripreso anche la stagione seguente al nuovissimo teatro Erba, il 15 dicembre 1969. Nel frattempo Rizzi aveva messo in scena, con Gipo protagonista, "Notti astigiane" tratto dall’"Opera Jucunda" dell'Allione, il “Ruzante astigiano”. La nuova produzione dell’Associazione Teatro Piemontese realizzata dallo Stabile di Torino debuttò infatti all'Alfieri di Asti il 6 novembre 1969. Lo spettacolo fu presentato in vari teatri in provincia e approdò infine all'Erba per un ciclo di recite il 10 novembre 1969. Nel 1970 Gipo Farassino fu poi protagonista dei "Pòrdiao", nuova trascrizione in piemontese di Gualtiero Rizzi dall’originale in dialetto lombardo di Carlo Maria Pensa. Lo spettacolo fu applaudito al Gobetti dall’11 novembre 1970 e poi in altri teatri fuori Torino. Nell’estate 1971 "Notti astigiane" con la regia di Gualtiero Rizzi e Gipo protagonista fu riproposto all’aperto per gli spettacoli del Parco Rignon.
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