Passa ai contenuti principali

TOTO-ASSESSORE: LO STATO DELLE COSE

Mi sembra che il toto-assessore appassioni i lettori di GabosuTorino. Quindi, vi aggiorno sulle conversazioni della domenica mattina, dalle quali mi sembra che emerga un fatto assai concreto: tutte le piste portano a Pentenero. In base ai segnali che mi arrivano da radio-Regione, ho l'impressione - ripeto: l'impressione, non la certezza - che per l'assessorato alla Cultura il Chiampa (che pure ancora accarezza una mezza ideuzza di affidare l'incombenza a Marco Grimaldi) alla fine sceglierà la soluzione più rassicurante. Voglio dire: perché cercarsi dei guai? La vita è già tanto complicata... Gianna Pentenero è una persona perbene, detiene un invidiabile patrimonio di preferenze,  ha fama di buona amministratrice, e fra tutti i "papabili" è la meno coinvolta nel mondo della cultura. Questo non è un difetto, almeno dal punto di vista del presidente: significa che farà il suo dovere, senza creare inutili problemi. Tipo: non punterà troppo i piedi se dovessero profilarsi dei tagli. O non vorrà innovare troppo. Almeno questo è il "sentiment" che si avverte in giro: un assessore mainstream, perfetto per i complicati equilibrii sottesi all'assegnazione degli incarichi in giunta. Forse meno per quanto riguarda le aspettative di chi lavora nel settore, sempre a giudicare dai commenti che sento, e che in tutta onestà non trasudano entusiasmo. Ma quello della cultura è un mondo difficile, come diceva Tonino Carotone. E io riferisco. Magari domani cambia tutto: è la politica, bellezza.
Peraltro, anche Gianna Pentenero a suo tempo ha sottoscritto con firma autografa il programma presentato ai candidati il 16 maggio in occasione dell'incontro organizzato dall'Agis al cinema Massimo. Quindi, anche Gianna Pentenero si è  impegnata a:

Affrontare il tema della cultura entro una visione di governance complessiva, tale da definire entro i primi 100 giorni una precisa agenda di priorità, convocando entro tale scadenza i tavoli a ciascuna di esse dedicati, con la presenza dei responsabili della politica e dell'amministrazione regionale e i rappresentanti delle imprese


-        Varare, entro il primo anno di legislatura, una nuova Legge regionale, articolata nei vari Settori dello Spettacolo e che distingua con chiarezza i soggetti professionali da quelli amatoriali e che produca un nuovo quadro normativo, con regole certe e trasparenti.



-        Sostenere strumenti e progetti per diffondere maggiormente la partecipazione alle varie attività dello Spettacolo in tutto il territorio piemontese, rivolto a fasce di pubblico differenziate ed alle diverse aree geografiche della regione.



-        Sostenere la professionalità dei lavoratori dei diversi settori dello Spettacolo, con attenzione alle nuove generazioni. Riconoscere e incentivare l’innovazione nelle strutture, nelle forme organizzative e nella ricerca in campo culturale.



-        Realizzare un forte piano di sviluppo attraverso un programma di formazione sulle modalità e sui linguaggi dello Spettacolo, articolato in azioni che prevedano lo scambio e l’arricchimento reciproco tra gli operatori Pubblici e Privati e in stretta relazione con il sistema scolastico regionale.



-        Costituire una cabina di regia  tra i vari Assessorati competenti, che consenta di supportare le Imprese nell’acquisizione di Fondi Europei, attraverso un’azione di complementarietà e di compartecipazione ai progetti.



-    Garantire stanziamenti congrui a favore del settore Spettacolo e assumere l'impegno a garantire tempi certi di assegnazione e  erogazione dei contributi previsti, estinguendo entro l'anno i contributi relativi al 2012 e al 2013.
 
Vasto e ambizioso programma. Ora si tratta di mantenerlo: carta canta.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz