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VENT'ANNI SUBSONICI


Ready steady go! Samuel in camerino tra tecnici e amici - poco prima del concerto
Beh, se vi capita di recuperare un biglietto per domani (ce n'è ancora qualcuno che sarà venduto al botteghino, mentre stasera è sold out da tempo), andateci, al concerto dei Subsonica al Concordia di Venaria. L'impresa di trovare il ticket (e poi il teatro) sarà ampiamente ricompensata da uno show non soltanto energetico - quelli dei Subsonica lo sono tutti - ma davvero speciale. Intanto, la band tira alla grandissima e appare più compatta che mai, benché i singoli non si facciano mancare nulla nella cura delle rispettive carriere individuali: ultime news, la partecipazione di Vicio al prossimo Festival di Sanremo come autore per gli Zeroassoluto, la colonna sonora di Max per il film di Calopresti "Uno per tutti", e l'album solista di Samuel in avanzato stadio di composizione.
Ma al di là dei noti pregi subsonici, la differenza la fa la scaletta, sentimentale e affascinante. Ieri c'ero, alla prima ufficiale del tour "Una foresta nei club", e sono ben contento di esserci stato. I Subs nel 2016 compiono vent'anni, e per aprire i festeggiamenti hanno escogitato - con la complicità dei fans in rete - un concerto che quei vent'anni ripercorre attraverso i sette album ufficiali; da ciascuno, tre canzoni. E non necessariamente le canzoni più famose. Anzi. I Fab Five si tolgono lo sfizio di recuperare dalle pieghe della memoria brani belli e perdenti, quelli che si sono persi per strada, che non sono stati capiti o che, banalmente, da tanto tempo non riescono più a intrufolarsi nei concerti, scacciati dagli "hit irrinunciabili". Situazione quasi emozionante, per i vecchi fans - figuratevi poi quando sul palco si materializza persino il mitico Rachid - e istruttiva per i nuobi adepti. E prova di coraggio per i Subsonica: un live senza "Nuvole rapide" o "Discoteca labirinto" o altri titoli di quella categoria è un bell'azzardo; ma funziona, e alla fine il pubblico è felice, e la concessione finale di "Tutti i miei sbagli" - che in una Subs' story non può mancare a memoria imperitura della famigerata "operazione R.E.M.O." - è solo un regalo in più, non una concessione alle aspettative di una platea già ampiamente soddisfatta.
Insomma, il senso del post è questo: ieri sera sono andato a sentire i Subsonica a Venaria, e ho fatto bene. Imitatemi, se potete.

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