I bei mestieri di una volta: il banditore |
Di per sé, l'annuncio è rassicurante: "Il Salone ha avviato la ricerca - con due distinti avvisi pubblici - dei soggetti che avranno il compito di fornire gli stand preallestiti e di pianificare e gestire tutto il comparto logistico e tecnico della 30a edizione. Le due gare sono state affidate a SCR Piemonte, la Società di Committenza Regionale che gestisce gli appalti della Regione, che ha pubblicato i bandi sul proprio sito scr.piemonte.it. I bandi sono reperibili anche sui siti fondazionelibro.it e comune.torino.it. Gli avvisi hanno lo scopo di raccogliere le manifestazioni di interesse degli operatori economici in possesso dei requisiti richiesti. Gli operatori interessati hanno tempo fino a lunedì 27 febbraio per inviare le proprie candidature. Ne verranno individuate cinque a mezzo sorteggio, cui sarà inviato l’invito a presentare entro 10 giorni la propria offerta tecnica ed economica. Si aggiudicherà l’appalto della fornitura a noleggio l’offerta economicamente più vantaggiosa, mentre il servizio di gestione del comparto logistico e tecnico verrà affidato al massimo ribasso. I nomi dei vincitori si conosceranno nei primi giorni del mese di aprile".
Sarebbe normale amministrazione in qualsiasi luogo del mondo dove bandi e concorsi vanno a buon fine senza particolari intoppi. Purtroppo siamo a Torino, e alla luce della nobile tradizione sabauda - un fil rouge che dai recenti successi di Natale coi fiocchi e Museo del Cinema risale in splendida continuità fino ai precedenti bandi del Salone e alle glorie del Mao - qualche apprensione è legittima.
Tuttavia arriva a rassicurarmi la dichiarazione di un'esperta in materia, Chiara Appendino, diligentemente allegata al comunicato stampa: "Con questi due avvisi - sostiene l'esperta - il Salone intende individuare attraverso procedure ad evidenza pubblica trasparenti e rigorose (ecco, soprattutto questo... NdG) due soggetti fondamentali per la gestione di quella macchina enorme e complessa che è l’allestimento e la supervisione tecnica e logistica. Un compito ancora più importante quest’anno, con le numerose innovazioni introdotte e che offriranno al pubblico un Salone dal layout innovativo, confortevole e tecnologicamente avanzato".
Tuttavia arriva a rassicurarmi la dichiarazione di un'esperta in materia, Chiara Appendino, diligentemente allegata al comunicato stampa: "Con questi due avvisi - sostiene l'esperta - il Salone intende individuare attraverso procedure ad evidenza pubblica trasparenti e rigorose (ecco, soprattutto questo... NdG) due soggetti fondamentali per la gestione di quella macchina enorme e complessa che è l’allestimento e la supervisione tecnica e logistica. Un compito ancora più importante quest’anno, con le numerose innovazioni introdotte e che offriranno al pubblico un Salone dal layout innovativo, confortevole e tecnologicamente avanzato".
Ah, bene. Adesso sono più tranquillo.
Ma come si fa a organizzare una fiera commerciale, che tale è un salone come quello del Libro, con gli stessi criteri con cui si costruisce una scuola? Ogni volta che un ente pubblico si mette a fare l'imprenditore i casi sono due: o fa disastri, o qualcuno ruba
RispondiEliminaCome fai, sbagli: se fai un bando, sei a rischio disastri o tangenti. Se scegli direttamente allora chissà chi c'è dietro. Come la scegliamo la ditta che dovrà curare gli allestimenti e la logistica? Idee?
RispondiEliminaIn teoria è semplice: si fa un bando e si rispettano le regole, senza papocchi e truschini. Nel mondo civile funziona. Peraltro, nel mondo civile funziona anche l'altro sistema: si sceglie il meglio nell'interesse della cosa pubblica, senza familismi amorali.
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