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LA TESSERA DI CHI AMA IL CINEMA

"Shining" il 15 febbraio al Massimo per la campagna di tesseramento dell'Aiace
E' in corso la campagna di tesseramento dell'Aiace. Colpevolmente non ne ho ancora parlato, benché l'Aiace meriti, soprattutto oggi, stima e sostegno: ha saputo risollevarsi da una crisi drammatica senza ricorrere ai pelosi "aiutini" della politica, s'è dato una guida autorevole, ha accresciuto le sue attività e rilanciato il fondamentale Sottodiciotto, l'unico festival torinese di prima fascia autonomo dal Museo del Cinema. E ha anche il blog, "Il vizio del cinema".
Per rimediare alla mia distrazione, segnalo l'ultima serata del primo ciclo "Carta Bianca a...", in programma mercoledì 15 febbraio alle 21 al cinema Massimo: Marco Peano, editor della narrativa italiana Einaudi e autore del romanzo "L’invenzione della madre" presenterà al pubblico "Shining" di Stanley Kubrick. La serata è dedicata ai tesserati Aiace e a coloro che intendono tesserarsi per il 2017: l’ingresso sarà gratuito per chi ha già la tessera, e sarà inoltre possibile associarsi al prezzo di lancio di 9 euro (invece di 12 euro).
Oltre a godere del consueto sconto del 30 per cento in numerosi cinema (23 schermi a Torino e 25 nel resto del Piemonte) e a riduzioni su festival, spettacoli e musei, i soci Aiace possono partecipare a eventi e seminari, incontri su temi specifici, anteprime e rassegne d'essai; hanno accesso privilegiato ai contenuti di Aiace e ai momenti di formazione organizzati da Aiace; a loro saranno inoltre riservati incontri speciali con gli ospiti del Sottodiciotto Festival & Campus.
Informazioni: Aiace Torino, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino; tel. 011538962.

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CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...