Passa ai contenuti principali

LONELY PLANET FESTEGGIA A BERGAMO, MA I PICCOLI GIORNALISTI CRESCONO

Bravi ragazzi: gli allievi del Master di giornalismo "Giorgio Bocca"
Confesso che mi ero perso quest'altro meraviglioso exploit che raccontava ieri Repubblica: siamo riusciti a farci scappare anche la festa per i venticinque anni della Lonely Planet ItaliaIl bello è che la casa editrice che venticinque anni fa ebbe l'idea (vincente) di pubblicare nel nostro Paese le celebri guide turistiche "alternative" è una casa editrice torinese, l'Edt. Ovviamente per organizzare la festa del venticinquennale l'Edt in prima battuta ha chiesto la collaborazione del Comune di Torino. Dicono, quelli di Edt, di avere scritto ad Appendino, senza ricevere risposta. Così si sono rivolti a Bergamo, dove il sindaco Giorgio Gori, che non è un cretino in materia di comunicazione, gli ha fatto ponti d'oro. Morale della favola: un grande successo editoriale torinese sarà festeggiato in terra lombarda con un evento di respiro internazionale. E Torino si tiene i cioccolatini. Geniale.
Va detto che da Palazzo Civico arriva una differente versione, che cambia la prospettiva e che potete leggere qui. In fondo a questo post, trovate un approfondimento.

Piccoli giornalisti crescono (e fanno incazzare il potere)

Ero tentato di non riprendere la notizia, sennò poi dicono che ce l'ho con Chiaretta (il che, notoriamente, è falso: io Chiaretta la adoro, è Appendino che a volte mi fa incacchiare). Ma poi ho notato che la prima testata a diffonderla è stata "Futura", il magazine on line degli studenti del Master di giornalismo dell'Università. Ciò mi ha spalancato un mondo. O quantomeno mi ha suggerito una plausibile spiegazione di un altro episodietto altrimenti inspiegabile: secondo quanto riferisce con un tweet la direttrice del Master Anna Masera, l'addetto stampa di Appendino, Luca Pasquaretta, avrebbe impedito agli studenti-giornalisti di Futura di avvicinare Appendino. L'episodietto (peraltro smentito da Pasquaretta con aplomb molto british) sarebbe avvenuto il 28 febbraio, giustappunto l'indomani della pubblicazione dell'articolo in cui i reprobi raccontavano la sullodata grezza. Urgono verifiche, ma ammetterete che la coincidenza è notevole. Quindi, anziché piangere sull'occasione perduta per Torino (tanto ne perderemo altre), preferisco fare i complimenti ai ragazzi del Master. Bravi: avete trovato una notizia e l'avete scritta. Ok, potevate valorizzarla meglio, io ci avrei fatto un titolo più cazzuto: ma la stoffa c'è e sono sicuro che il mestiere lo imparerete. E non rattristatevi se il potere vi tiene il broncio: vuol dire che siete sulla strada giusta.

Approfondimento: la smentita del Comune

La testata on line Nuova Società dà conto oggi delle precisazioni del Comune in merito alla mancata risposta all'Edt. Vi linko l'articolo di Nuova Società e riporto qui la parte in cui si riferisce la versione municipale: "Le mail di cui si parla, inviate a novembre, non sarebbero partite a firma della Lonely Planet, ma di Federica Mariani, di Idee al Lavoro Srl. Oggetto della missiva elettronica quello di presentare un nuovo evento da realizzare a Torino. La Mariani chiedendo l’incontro avrebbe annunciato che nel caso avrebbe partecipato anche Angelo Pitto, direttore commerciale della casa editrice. Il 15 febbraio, sempre Idee al Lavoro Srl, non contatta più la sindaca, ma l’assessore Alberto Sacco, chiedendo un appuntamento per di parlare di un altro evento, senza che si facesse cenno alla precedenti mail inviate all’ufficio della sindaca. Sacco risponde immediatamente e fissa un incontro con la Mariani per il 22 marzo alle ore 9. tutto è confermato dall’ufficio dell’assessore che però preferisce smorzare i toni della vicenda, evitando di polemizzare ulteriormente".

Men che meno desidero polemizzare io. Però vorrei capire. Perché, vista così, il "caso" non si sgonfia mica: semmai s'ingarbuglia.

Riassumiamo: quelli dell'agenza mandano al Comune una mail a novembre, chiedendo un incontro con Appendino per parlare di un dato evento - si presume la festa Edt, dato che si preannunciava la presenza del direttore commerciale dell'Edt - ma quella mail a quanto risulta non ha risposta. Due o tre mesi dopo, il 15 febbraio, la stessa agenzia manda al Comune un'altra mail per chiedere un incontro con Sacco, a proposito di un altro evento - chessò, magari vogliono proporgli una Pasqua coi fiocchi. E stavolta ottiene risposta: Sacco li riceverà. E Bravo Sacco, ma che c'entra questo con la prima mail, e con l?edt? A novembre l'agenzia ha chiesto un incontro per un evento (la festa Edt), e non ha avuto risposta; poi a febbraio ha chiesto un incontro per un altro evento, e stavolta dal Comune hanno risposto. Ciò dimostra semplicemente che, talvolta, anche il Comune risponde alle mail. E talvolta, invece, no: per info rivolgersi a Patrizia Asproni.

Aggiornamento: "Sacco indaga: le scoperte turistiche dell'assessore al Turismo"

Commenti

  1. La mail in questione non arrivava da edt, vero, ma da Federica Mariani che, se non vivi proprio su marte, dovresti sapere che è una che conta non poco in termini di creazione di eventi (vedi Festival della Comunicazione). Anche se non sono la Mariani è per ben più futili motivi (vorrei una dichiarazione della Sindaca su: Ostensione permanente della Sindone. Sarebbe utile alla Città? Avrebbe senso?) scrivo alla Sindaca da un paio di mesi, ma senza risposta. Uno vale uno stacippa.

    Sante Altizio

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la