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AFFONDAZIONE MUSEI: UN BUSINESS PLAN PER IL BORGO, ALTRI DUE MILIONI PER LE SCIENZE

Parigi al Circolo con Maria Elena Rossi, direttrice di Dmo Piemonte Marketing
Puntata odierna della telenovela "Affondazione Musei". Ho qualche particolare in più sul destino che si apparecchia per il Borgo Medievale e per il Museo di Scienze Naturali. Destini paralleli, tipo "Grand Hotel": c'è chi va e c'è chi viene. Si sa. Il Borgo esce dall'orbita della Ftm, mentre il Museo di Scienze dovrebbe entrarci una volta riaperto, primo tassello della futura (molto futura, a mia sommessa opinione...) Fondazione Torino Piemonte Musei che aggiungerebbe ai tre malconci superstiti (Gam, Palazzo Madama e Mao) uno scelto florilegio di siti museali piemontesi. 
Oggi c'era l'Antonella Parigi Show al Circolo dei Lettori. L'assessore ha presentato gli investimenti della Regione (130 milioni tra 2016 e 2017, e spera salgano a 145 nel 2018) per il turismo e la cultura: due settori che, si premura di precisare la bionda, "sono un abbinamento necessario e vincente: ne resto convinta, anche se altri sono di diverso avviso". Devo dirvelo io a chi allude?
Eh beh, l'Antonellina ha raccontato gli investimenti, ma io non ho voglia di stare a ripetervi quello che potete comodamente leggere quiqui.

Borgo, prima lo studio di fattibilità

Alla fine domando all'Antonellina che cosa succede adesso al Borgo Medievale. Lei mi conferma i due milioni che serviranno per i primi interventi: e per fortuna, visto che il simpatico manufatto ormai cade a pezzi; ma soprattutto, aggiunge, "abbiamo concordato con il Comune che è necessario uno studio di fattibilità". E che è uno "studio di fattibilità"? Vi riassumo lo spiegone antonellesco, con parole mie. Si parte dal presupposto che il Borgo, una volta restituito al Comune, bisognerà darlo via. Mica può spupazzarselo Palazzo Civico, che ha già mille cazzi sversi. Per sbolognare il Borgo a qualcuno - agli invocatissimi "privati" - servirà una gara d'appalto. Ma il bando deve avere un senso, essere appetibile, proporre un progetto economicamente sostenibile; altrimenti c'è il rischio che la gara vada deserta, dato che gli investitori privati tutto sono, men che fessi. E se gli investitori privati se la danno a gambe, i nostri zuavi si ritrovano fra i coglioni il Borgo meschinello, vita natural durante. 
Per scampare all'angosciante prospettiva, essi dovranno escogitare almeno due o tre ipotesi sensate (vasto e ambizioso programma), tirar giù uno straccio di business plan, decidere se l'intervento al Borgo sarà tutto a carico dei privati o si aggiungeranno anche fondi pubblici. Perché si fa in fretta a ciarlare di "parco tematico": ma che cosa significa, di preciso? Quanti soldi servono? L'investimento produrrà un reddito? E quando? Insomma, bisogna sforzarsi di ragionare con la testa e non, come spesso accade, con il culo. 
Per tal motivo lo "studio di fattibilità" sarà affidato a un advisor specializzato. E soprattutto, splendida notizia, lo "studio di fattibilità" si farà prima di fare le cose e non a cose fatte, come - in altra circostanza - teorizzava qualcuno.
Chiedo alla Parigi chi gestisce il progetto. "C'è un accordo fra Regione e Comune", risponde. Ok, faccio io: ma in concreto, materialmente, chi se ne occupa, adesso? "Beh, al momento stiamo facendo noi", replica la Parigi. Ah, ecco.

Le Scienze Naturali e l'araba fenice

Vabbé, ho capito. Passiamo al Museo di Scienze Naturali. Per poterlo aggregare alla Fondazione Torino Musei, così da trasformala in Fondazione Torino Piemonte Musei, immagino che prima sarebbe bello riaprirlo. La riapertura slitta di sei mesi in sei mesi, da almeno tre anni. Abbiamo qualche prospettiva di entrarci prima della metà del secolo? "Sul Museo di Scienze abbiamo investito 4 milioni di euro nel 2017, e ne avrà altri due. Ma il problema non è tanto trovare i soldi, il problema vero è spenderli. I tempi tecnici e burocratici sono lunghissimi", risponde Antonellina. 
Eh bon, lei mi sembra fiduciosa, ma io la fiducia non so neppure dove stia di casa: pertanto, rebus sic stantibus, mi permetto di classificare la futura Fondazione Torino Piemonte Musei alla guisa della fede degli amanti e dell'araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, ove sia nessun lo sa.

Almeno una notizia positiva

Gira voce che io sia affetto da pessimismo nichilista: per smentire simili maldicenze, chiudo il post con una notizia positiva che riguarda nientemeno che il Castello di Rivoli. Voi sapete che la Regione ha firmato un accordo quadriennale di scambi culturali con il Museo dell'Ermitage. Oggi la Parigi ha confermato che, dopo la mostra di Nefertari co-prodotta dal Museo Egizio che ha avuto oltre 2,6 milioni di visitatori in sette mesi, il 6 aprile va in trasferta a San Pietroburgo il Castello di Rivoli con la grande mostra sull'Arte Povera. Inoltre, sempre il Castello esporterà dal 16 marzo a Sharja - uno degli Emirati Arabi - la personale dell'artista armena Anna Boghiguian, che si è tenuta con buon successo nelle sale di Rivoli dal 19 settembre al 7 gennaio.

Bonus track: il comunicato

Visto che non mi costa fatica, vi ricopio qui il comunicato dove trovate tutte le cifre e i dati sugli investimenti regionali per turismo e cultura.

Turismo e cultura rappresentano settori strategici per lo sviluppo del territorio regionale, che hanno registrato negli ultimi anni una crescita significativa, affermandosi quali ambiti di sempre maggior rilievo. Per questo la Regione Piemonte ha messo in campo in questi anni importanti investimenti, pari a oltre 130 milioni di euro: una scelta strategica, che deriva dalla consapevolezza, come sottolinea l’Assessora alla cultura e al turismo, che si tratta di interventi necessari per permettere la crescita e la competitività di questi comparti economici.
I fondi messi a disposizione del sistema turistico e culturale tra il 2016 e il 2018 derivano sia da fondi regionali, sia da fondi statali ed europei:
- 21 milioni di fondi regionali per interventi sulle infrastrutture turistiche e per la crescita dell’offerta legata al comparto enogastronomico, tra i quali: la ciclovia di Canale Cavour, la ferrovia turistica Ceva-Ormea, il sistema dei belvederi di Langhe-Roero e Monferrato, la riqualificazione degli accessi e dei parcheggi presso il piazzale della Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio, il progetto per la realizzazione del museo diffuso del tartufo bianco d’Alba, la rifunzionalizzazione e conversione dell’Ex borsa valori di Torino, il restauro e la valorizzazione del Forte di Vinadio.
- 25 milioni di fondi regionali per il sistema neve: sono in fase di definizione gli impianti sciistici che saranno coinvolti attraverso specifici accordi di programma per interventi di potenziamento, ammodernamenti e ampliamento degli impianti di risalita e dell’innevamento artificiale; nel frattempo si stanno ricercando ulteriori fondi per poter coprire in modo uniforme le piccole stazioni sciistiche del territorio
- 4 milioni di euro di fondi regionali e statali per il Museo regionale di scienze naturali
- 52 milioni di fondi statali Fsc per interventi di recupero e valorizzazione di beni culturali, anche ai fini dello sviluppo turistico: tra i beni interessati la Cittadella di Alessandria, il complesso dei Musei Reali di Torino e della Cavallerizza Reale, il Borgo medievale di Torino, la Stireria del parco della Certosa di Collegno, il Santuario di Oropa, Villa dei Laghi della Mandria
- oltre 30 milioni di euro di fondi Fesr su beni culturali, naturali e paesaggistici, in particolare legati al circuito delle Residenze reali sabaude e a siti UNESCO. Tra gli interventi già definiti, quello che interesserà il Parco di Stupinigi, su cui è stato recentemente approvato un protocollo di rete con tutti gli enti dell’area per la realizzazione delle opere urbanistiche e strutturali per la valorizzazione del viale e degli edifici del Concentrico. Su Palazzo Callori a Vignale, invece, sono state definite le destinazioni d’uso dell’intero immobile, che saranno di tipo turistico-ricettivo, mentre è in corso di definizione un percorso di visita all’interno dello stabile. Per Borgo Castello è sin coso una progettazione per il recupero, mentre è in fase di definizione il cronoprogramma dei lavori sulla residenza di Valcasotto.
Oltre a tali fondi, in parte in fase di definizione, il 2018 vedrà nuove progettualità e nuovi fondi. In particolare:
- la definizione di forti investimenti con l’aeroporto di Caselle per supportare dal punto di vista promozionale i flussi turistici attraverso le tratte aeree collegate con la città
- realizzazione di interventi di tipo culturale, turistico e sportivo all’interno delle azioni che verranno concordate nell’ambito del tavolo di lavoro definito con il protocollo siglato dalla Regione Piemonte nel 2016 sui fondi compensativi del Terzo Valico
Proseguiranno inoltre le attività di promozione turistica in Italia e all’estero, coordinate dalla DMO Piemonte Marketing. In particolare:
- l’organizzazione e lo svolgimento degli Stati generali del turismo: un calendario di incontri sul territorio che coinvolgeranno tutti gli operatori e gli stakeholder del settore, a livello istituzionale e scientifico, con l’obiettivo di delineare lo scenario complessivo del sistema turistico piemontese e sviluppare una visione strategica di sviluppo di medio-lungo periodo. Il primo ciclo di incontri, che partirà nella seconda metà di febbraio, sarà dedicata a Canavese, Valli di Lanzo e Chivassese, Monferrato e Valle Bormida, Appennino e Gavese. Una seconda sessione di incontri, rivolta ai rappresentanti del sistema turistico locale e che completerà la ricognizione dello stato dell’arte del turismo regionale, si svolgerà fra l’area del Distretto dei Laghi, del Piemonte Orientale, il cuneese, le Langhe e Roero e a Torino. Il percorso si concluderà pèoi nell’autunno 2018 con un evento conclusivo a Torino
- la partecipazione al progetto Joint Promotion Platform, promosso dalla European Travel Commission e realizzato nell’ambito dell’anno del turismo UE-Cina: il Piemonte, insieme ad altre tre regioni italiane e con l’obiettivo di incrementare significativamente il flusso di turisti cinesi nella nostra regione, prenderà parte ad attività di promozione online e offline congiunte, che saranno caratterizzate dal brand “Destination Europe” e che comprenderà, nel primo semestre 2018, la partecipazione a una delle principali fiere di settore in Cina, il COTTM (China Outbound Travel & Tourism Market)
- nel primo semestre 2018, la partecipazione alle principali fiere internazionali di settore: ITB a Berlino, MITT a Mosca e il già citato COTTM a Pechino. Previste inoltre attività di promozione anche nell’ambito di Vinitaly, ad aprile, e in occasione di importanti esposizioni d’arte all’estero, in primis la mostra sull’Arte povera al Museo Ermitage di San Pietroburgo.
- promozione di una più stretta collaborazione tra Film Commission Torino Piemonte e la DMO Piemonte Marketing, con l’obiettivo di mettere in sinergia importanti competenze e di promuovere l’audiovisivo quale mezzo d’eccellenza per la promozione del territorio. In questo ambito è stato già realizzato un primo video-promo, “Visit Piemonte: home to your movies”.


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