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CONTRORDINE: NUOVO BILANCIO, SOLITA SFIGA

La tabella dei contributi 2018 alle Fondazioni culturali, confrontati con il 2017

Guardate, sono davvero avvilito. Non mi pareva vero: finalmente una buona notizia sui finanziamenti per la cultura, ma che gioia ma che piacere. Stamane ho esaminato la tabella dei fondi che il bilancio preventivo 2018 del Comune di Torino destina alla cultura, e ci ho scoperto (ahimè, ho creduto di scoprirci...) un milione e trecentomila euro in più rispetto all'anno scorso. Il mio cuore malandato ha rischiato di scoppiare per l'emozione. Ero deciso a rottamare il nomignolo Maiunagioia e ribattezzare Francesca Leon "l'Assessore ai Miracoli".
Sull'onda dell'entusiasmo ho scritto, prima ancora di ascoltare nel pomeriggio la relazione leonina in Commissione, un post (che linko qui) insolitamente e imprudentemente ottimista.
Mi sbagliavo, non avevo capito una fava. E' stata Maiunagioia in persona a togliermi ogni illusione: in Commissione cultura ha spiegato, con encomiabile onestà, che non c'è nessun aumento di risorse. Quel milione e trecentomila euro che nel bilancio preventivo 2018 apparentemente risultano "in più" rispetto al 2017 purtroppo non sono una risorsa nuova. La cifra era già prevista nel bilancio dell'anno scorso: ma il Comune non aveva i soldi per pagare, e - come d'altronde è già accaduto in passate occasioni - la Regione è intervenuta cacciando materialmente i soldi in nome e per conto della squattrinata municipalità. Di conseguenza, le somme pagate dalla Regione sono scomparse dal bilancio consuntivo 2017 del Comune, creando l'illusione ottico-contabile che mi ha tratto in inganno. 

I soldini di mamma Antonellina

Quando la Leon lo ha dichiarato in Commissione, mi si è accesa la lampadina: massì, ecco che salta fuori quel milione che a dicembre la Regione ha versato allo Stabile e al Museo del Cinema! E dire che lo avevo scritto, all'epoca: "Sono soldi che la Regione mette in supplenza del Comune: non reintegrano i tagli, che gli enti hanno già recuperato a prezzo di sacrifici d'ogni sorta, bensì rappresentano parte della cifra che il Comune aveva messo a bilancio, ma che non ha". E così si spiegano anche gli "aumenti" (sulla carta) a beneficio giustappunto di quelle due Fondazioni.
Quest'anno Chiarabella & Maiunagioia ci riprovano: loro scrivono, poi si vedrà. Se alla fine dell'anno i dindini non saltano fuori, ci pensa mamma Antonellina. E fateci caso: il bilancio riduce virtuosamente gli stanziamenti in conto capitale (ovvero in denari non certi, denari che in cassa ancora non ci sono), però il conto capitale è prevalente per lo Stabile (1.850.000 euro su un'erogazione totale di 2,2 milioni) e comunque molto pesante per il Museo del Cinema (750 mila euro su un totale di 1.750.000: nel 2017 era mezzo milione su un totale di un milione e mezzo).

Magra consolazione, non hanno tagliato ancora

Vabbé, non voglio tediarvi troppo con 'ste faccende da ragioniere. La morale è semplice: non ci sono soldi in più, e Maiunagioia non diventa, nel mio teatrino, l'Assessore ai Miracoli. Però lei era tutta trullera e felice di annunciare che hanno "mantenuto i livelli dello scorso anno". Insomma, dovremmo gioire perché nel bilancio 2018 non ci sono nuovi tagli: e cos'altro potevano ancora tagliare?
Ma santa ragazza, non l'avete ancora capito che con "i livelli dello scorso anno" la cultura non cresce? Se va bene sopravvive di sopravvivenza grama, altrimenti schiatta e pace all'anima sua. La Fondazione Musei ha già sbarellato nel 2017: a chi toccherà nel 2018?
Ad ogni modo, per onestà intellettuale voglio riconoscere alla banda Miserelli il merito di aver tenuto fede all'impegno di non tagliare ancora: credo che la cultura quest'anno sia, con il welfare, l'unico settore risparmiato dalle ulteriori economie imposte dal piano di rientro.

Terra Madre, Resistenza e biblioteche; altre precisazioni sul bilancio 2018

Già che ero in Commissione e avevo Maiunagioia a tiro, mi sono poi informato sul contributo a Terra Madre: giustamente Leon mi ha ricordato che non dipende più dal suo assessorato (credo che sia passata sotto l'ala rassicurante del Turismo, che iddio la protegga).
Per quanto riguarda il Polo del Novecento, Francesca ha precisato che per il Museo della Resistenza ci sarà uno stanziamento a parte di 50 mila euro: i 400 mila segnati nella tabella rappresentano la somma dei 300 mila euro dovuti a norma di Statuto per il 2018 e i centomila arretati per il 2017. A dire il vero a me  risultava un arretrato di 110 mila, ma non stiamo a sottilizzare.
Infine, a proposito dei circa 300 mila euro destinati all'acquisto di libri per le biblioteche i funzionari che accompagnavano Leon hanno spiegato che non si tratta di un "taglio" rispetto ai 400 mila del 2017, bensì della seconda tranche di un investimento pluriennale. E in effetti, se hai già comperato 400 mila euro di libri l'anno scorso, direi che se quest'anno ne spendi soltanto 297.500 non ti mancherà comunque da leggere.

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