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VABBE', FACCIAMO FINTA CHE FACCIAMO LE OLIMPIADI...

Giusto perché me n'ero occupato di sfuggita, riprendo la notizia di giornata: dopo tante liti e tante beghe, Chiarabella ha ottenuto la "pace armata" coi dissidenti, e senza neppure aspettare il viatico del Consiglio comunale (fosse mai che le combinano un'altra imboscata) ha mandato al Coni la famosa lettera con la "manifestazione d'interesse" a organizzare le Olimpiadi 2026.
Va da sé che sui social s'è subito scatenato il dibbbattito. Ma per come la vedo io non c'è da allarmarsi, mi pare chiaro che è soltanto ammuina. La "manifestazione d'interesse" è come il "mi interessa" degli eventi su Facebook. Lo metti perché fa fine e non impegna, tanto sai già che non andrai.
Direi che lo sa anche il Cio: al momento è confermato che la scelta della città olimpica 2026 si farà a Milano nel settembre del 2019, e da regolamento quest'atto formale non si può svolgere in una città della stessa nazione che ha una candidatura. Certo, possono sempre cambiare, se passa la candidatura di Milano. L'Olimpiade di Torino è una bufala che ci raccontiamo solo noi. Insomma, cerchiamo di essere realistici. Abbiamo paura di un capodanno in piazza, e non  riusciamo a organizzare un'edizione di Cioccolatò che sia una: provarci con le Olimpiadi mi pare duretta...

Parte seconda: il dibbbattito al circo

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