Passa ai contenuti principali

VISIONI E VISIONARI: UN TRIP NELLA CITTA' DELLE MERAVIGLIE

Vabbé, porelli, io un po' li capisco. Sono riusciti a portare a Torino le famose Finali ATP - l'unica cosa buona, in effetti, che hanno portato... - ed è molto umano e anche ammirevole che - benché le Finali ATP si disputino a novembre, quando lorsignori saranno soltanto un ricordo - i lorsignori medesimi adesso si sbattano per fare i compiti a casa meglio che possono e per lasciare tutto in ordine e ben preparato. Ok, fanno alla maniera loro, da sanfassonisti, alla vai là che vai bene; tipo che per allestire uno "sfavillante cartellone culturale" vanno in giro a chiedere agli organizzatori di spettacoli e manifestazioni d'arte varia che cos'hanno in programma per quel periodo e voilà, lo scintillante cartellone è bell'e che fatto.
Però, insomma, la buona volontà c'è.
E poi li adoro. Non mi fanno più ridere, lo confermo. Però ogni tanto hanno delle uscite incantevoli. Ad esempio: oggi mi cade sott'occhio, pubblicato sul sito del Comune, un delizioso "Avviso di Manifestazione di interesse ai fini dell’individuazione degli operatori economici da invitare a procedura negoziata per la realizzazione del brand e del claim “Torino” in occasione della prima edizione delle NITTO ATP FINALS 2021/2025".
Il brend e il cleim. Ossignur... 
Per conquistare il modico compenso di 32 mila e rotti euro più Iva, le menti creative della città sono invitate a escogitare il brend e il cleim seguendo le linee guida dettate dai visionari (nel senso che hanno una visione, cosa pensavate?) reggitori di Torino. 
Ve le riporto, 'ste linee guida, perché meritano di essere lette e delibate.
"Torino intende sviluppare una serie di azioni che promuovano al meglio l’immagine internazionale della città, sfruttando la notorietà e l’interesse del tennis internazionale. In questo contesto (e già, volevo vedere che non c'era il contesto... NdG) si ritiene che l’efficacia della promozione dipenda anche dalla capacità di comunicare (ma dai? E chi l'avrebbe mai immaginato? NdG), in termini adeguati alle dinamiche contemporanee (oh yesss, le dinamiche contemporanee! Ciofani ciofani ciofani! NdG), l’identità della Città, attraverso un percorso di profilazione (il percorso di profilazione è una chicca impagabile, un po' profiler da thriller americano, un po' profilato metellico da capitale industriale. NdG) il cui esito dovrebbe produrre un brand e un claim “Torino” da declinare su diversi temi".
Opperbaccobaccone, esclamerà a questo punto l'incuriosito lettore, e questa declinazione in cosa consisterebbe? Nell'evidente declino di Torino? Ma neanche per sogno. Ecco come i nostri visionari s'immaginano la città che ci consegnano allo scadere del tempo massimo concessogli per la rivoluzione: "Il brand e il claim dovranno contribuire a comunicare l’identità di Torino che si è consolidata negli ultimi decenni. Dalla one company town ad una città dalle molteplici vocazioni, città laboratorio in cui protagonisti sono l’alta formazione, la ricerca e l’innovazione, la green economy e i progetti di riconversione industriale, la cultura, grazie all’importante patrimonio storico architettonico e ai musei e ai teatri di valenza internazionale, ma anche grazie all’arte contemporanea e all’archeologia industriale che caratterizza oggi alcuni dei luoghi e degli eventi più significativi. Torino si presenta oggi come una grande città universitaria, dinamica e luogo di sperimentazione nei più diversi ambiti".
E a questo punto la domanda sorge spontanea: questi qua che film hanno visto? Di quale città parlano? Varrebbe la pena di andarci ad abitare...

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da