Uno alla volta, arrivano tutti, in ordine sparso e accalcandosi nella seconda metà di giugno: in quel periodo, covid permettendo, si prevede un gran intasamento di festival. Dopo Lover, dal 17 al 20 giugno, e con Torino Spiritualità in perfetta sovrapposizione anch'esso dal 17 al 20, adesso si accomoda una elefantiaca nona edizione del Torino Jazz Festival, la cui sezione "Main Stage" (quella importante, con i big) si terrà da venerdì 19 a domenica 27 (sempre di giugno) alle Ogr, al Conservatorio e al teatro Vittoria. Quanto al più marginale Jazz Cl(H)ub, lo faranno in autunno, da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre, nei soliti club cittadini. Stando a quanto comunicato, i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi intendono portare sul palco i musicisti previsti per l'edizione del 2020, quando il festival fu annullato a causa della pandemia. Ricordo comunque che lo scorso agosto ci fu una "edizione di consolazione" del Tjf, nell'ambito della non entusiasmante esperienza del Combo.
Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente
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