Cibrario, presidente di Torino Musei |
La controprova viene dalla Pinacoteca Agnelli, che sembra avere messo il turbo con la nuova direzione di Sarah Cosulich: anche lì biglietto a un euro a San Giovanni, ma con un risultato molto diverso rispetto ai malconci Musei civici: ben 3.538 biglietti (pinacoteca e Pista 500) nei tre giorni del ponte, di cui 1.389 venerdì 24, 1.041 sabato 25 e 1.108 domenica 26.
Nei tre giorni di San Giovanni, però, hanno pesantemente sottoperformato anche i Musei Reali con un totale di 3.719 visitatori (il dato si ferma alle 13.30 del 26 giugno), di cui 2.028 per le collezioni permanenti, 1.457 per la mostra di Vivian Maier e appena 184 (peccato, merita di più) per "Nel segno di Raffaello" alla Biblioteca Reale. Da sabato 23 a lunedì 25 aprile gli ingressi erano stati 10.684. Può darsi (ma è un'ipotesi) che i Musei Reali risentano più di altri della minore presenza di turisti.
Altrettanto dicasi, sempre tenuto conto che il 24 giugno fuori Torino non è festivo, per il Museo del Cinema, con "quasi 6 mila" visitatori rispetto ai 10 mila del 23/25 aprile.
Nel suo piccolo è andata bene Camera con un migliaio di presenze nel ponte (a tariffa normale) per gli ultimi giorni della magnifica mostra “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”, che s'è conclusa giusto ieri, domenica, con un totale di oltre 28 mila visitatori. Adesso Camera chiude fino al 13 luglio per riallestire le sale in vista delle due mostre estive che si inaugureranno il 14 luglio: "La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977" e "Ketty La Rocca. Se io fotovivo. Opere 1967-1975".
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