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COSA BLOCCA IL SALONE DEL LIBRO?

Nicola Lagioia
Il prossimo 24 settembre saranno trascorsi esattamente quattro mesi dalla chiusura in gloria della trentaquattresima edizione del Salone del Libro. Sull'onda dell'entusiasmo, c'erano almeno due certezze e un'incognita. L'incognita gravava sull'eventuale conferma per un secondo mandato del presidente del Circolo dei Lettori (e del Salone del Libro) Giulio Biino; le certezze erano - sembravano essere - una sollecita modifica dello Statuto del Circolo, e l'altrettanto sollecita individuazione del muovo direttore destinato ad affiancare Nicola Lagioia nell'organizzazione del Salone 2023, per quindi prendere in solitaria il timone della manifestazione verso l'edizione del 2024.

E' successo l'esatto contrario: nel giro un mese Giulio Biino è stato confermato alla presidenza del Circolo; mentre sulle modifiche dello Statuto e sulla scelta del prossimo direttore è calato il silenzio ovattato dell'accalmia estiva. Tutti al mare, e se ne riparla a settembre.

Settembre è arrivato, ma il silenzio resta. A questo punto, se pure si dessero una smossa stamattina, difficilmente avremmo il nuovo direttore prima di Natale. Nell'articolo che pubblico oggi sul Corriere cerco di fare il punto su quanto sta accadendo (o non accadendo) dietro le quinte del Salone e del Circolo. Ecco il link https://torino.corriere.it/cultura/22_settembre_13/salone-libro-ancora-tutto-alto-mare-il-dopo-lagioia-03e2cbc2-335a-11ed-80fb-2302675b77bf.shtml

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