Passa ai contenuti principali

TRAFFIC, FINE DELLA CORSA?


L'assessore Briaccialarghe in cinemascope. Sotto, dei tre piccoli quello al centro è Martina, ministro che sembra Lupin III
Il 2014 potrebbe essere l'ultimo anno di Traffic. Il glorioso (e tormentato) Festival diretto da Max Casacci, Fabrizio Gargarone e Alberto Campo nel 2015 sembra destinato a scomparire. Non c'è stato nessun annuncio ufficiale. Però stamattina al Teatro Regio il Comune, nella persona dell'assessore Braccialarghe, ha presentato con ampio anticipo il cartellone delle manifestazioni che Torino sciorinerà nel 2015 per attrarre i turisti dell'Expo milanese. Un programma ricco assai, con tanto di etichetta ufficiale (ExpoTo) e con il baldanzoso obiettivo di attirare in città qualcosa come un terzo dei 20 milioni di visitatori che si prevede (o si spera) andranno a Milano per l'Esposizione Universale.
Beh, la brochure con il programma degli eventi 2015 elenca, per il momento, soprattutto le manifestazioni che a Torino già esistono, e che prevedibilemente ci saranno pure l'anno venturo: dal Salone del Gusto al Festival Jazz (che ovviamente raddoppierà, con una seconda tranche a giugno), da Torino Spiritualità al Tff. Ci sono tutti i festival, insomma. Meno uno. Meno Traffic. Né Braccialarghe lo ha citato nella sua fervida allocuzione alle masse di giornalisti e operatori culturali convocati per ascoltare la buona novella.
Nella sullodata brochure compare invece un misteriosissimo e nuovo "Festival di musica giovane", che si terrà in agosto.

Ora, se non me lo citi, devo dedurre che Traffic non ci sarà. Mi pare elementare. E questa mi pare la notizia del giorno. Però da bravo soldatino sono andato da Braccialarghe e gli ho domandato se avesse cancellato Traffic. Lui mi ha risposto testualmente: "Traffic è inserito nel Festival di musica giovane che si farà ad agosto". Io non capisco: se tu "inserisci" un festival dentro a un altro, il festival inserito esiste ancora? Ciò che distingue un festival da una serie indistinta di concerti è giustappunto la sua personalità, la sua "filosofia", il progetto artistico che presuppone. E chi lo dirigerà, chi lo progetterà, chi lo costruirà materialmente questo nuovo festival? Mistero. Braccialarghe andava di corsa, tra tanti ospiti illustri (c'era pure un ministro, un tale Martina, che sembra Lupin III), e così mi sono rivolto a un valoroso e fido collaboratore dell'assessore, Enzo Frammartino: egli mi ha benignamente spiegato che "la città avrà comunque un festival di musica giovane, e l'idea è di coinvolgere gli attuali responsabili di Traffic e di altre rassegne come Movement". Sarà. Però gli ho risposto che se riescono a farli lavorare insieme, io pago una cena a tutti. Peraltro, sempre nella mitica brochure, tutti gli altri festival che potrebbero essere coinvolti (Movement, Club to Club, Spaziale, Kappa Futur Festival) sono ampiamente annunciati come entità a sé. Solo di Traffic non si trova traccia. A parte che mi parrebbe una minchiata mettere insieme un festival come Traffic (che propone anche musica elettronica, insieme però ad artisti di estrazione rock, e talora pop) a una realtà come Movement, basata sull'elettronica, e che si rivolge a un pubblico in gran parte diverso, e con modalità e spazi diversi.
Ho raccolto poi un paio di voci in proposito. Qualcuno mi ha sussurrato che in realtà la proposta di "fondere" Traffic nel nuovo, misterioso "festival di musica giovane" sarebbe già arrivata ai diretti interessati. Che però, mi è stato riferito da fonti terze, non sarebbero per nulla interessati al bel progettino assessorile. Questa notizia però non è verificata.
Quello che mi pare verificato è che, almeno per il Comune di Torino, nell'anno 2015 Traffic non esisterà più. Per il 2014 mi risulta invece confermata la data di luglio. Entro breve la direzione dovrebbe rendere noti i primi nomi in cartellone.
In compenso, nello stesso "programma di Expo-To", c'è Spaziale, bellissimo festival rock che nel 2013 - per problemi economici, what else? - non c'è stato, e quest'anno non si sa. Comunque già da tempo aveva cambiato nome. Insomma: apparizioni, sparizioni, resurrenzioni... Expo-To è un fenomeno paranormale.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...