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BARBERA: UN FUTURO DA ASCENSORISTA



"Scusi, sindaco, ci sarebbe ancora quel piccolo sospeso...". Nespolo a colloquio con Fassino
Stamattina alla Mole, chiudendo la conferenza stampa di presentazione della mostra "Best Actress", il direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera ha voluto ringraziare le pubbliche amministrazioni che - ha detto rivolgendosi al sindaco Fassino - "sostengono sempre di più la cultura, perché senza il loro aiuto ce la vedremmo davvero brutta, soprattutto in momenti così difficili". Poi, prima di salutare, Barbera ha chiesto ai giornalisti presenti, com'è usanza, se ci fossero domande.
Naturalmente nessuno ha fatto domande.
In verità io ne avevo una, di domanda. Giusto a proposito del sostegno delle pubbliche amministrazioni. Ma poiché c'erano sia Fassino (impegnato nelle relazioni internazionali con Air France) sia la sua fiammeggiante portavoce, ho pensato che non potevo rovinargli la festa due volte nel giro di dieci giorni. Quindi la domanda, a Barbera, gliel'ho posta in privato. Gli ho chiesto a che punto stavano con il contributo del Comune. Avete presente, no? Quel residuo credito di un milione e 400 mila euro che Fassino aveva provato a saldare cedendo al Museo la proprietà del cinema Massimo. Salvo poi saviamente ripensarci, dato che al Museo servono soldi, e il Massimo non se lo può vendere poiché gli serve per proiettarci i film, sennò che Museo del Cinema sarebbe?
Barbera prova l'uniforme da groom
Si era detto che il Comune avrebbe cercato un'altra soluzione. Magari avrebbe ceduto al Museo un altro immobile, più commerciabile. Per Barbera si prospettava un radioso avvenire come agente immobiliare.
"Allora - ho domandato a Barbera stamattina, appena terminata la conferenza stampa - a che punto siete?". Barbera mi ha risposto che sono al punto di qualche giorno fa, quand'era saltata fuori l'idea di dare al Museo la gestione dell'ascensore della Mole, oggi appannaggio di Gtt. In effetti sembra una cosa redditizia. Un sacco di visitatori sale con l'ascensore fino in cima alla Mole, e il biglietto costa 6 euro. Sembra. Ma la cautela è d'obbligo. Proprio stasera Barbera andava dal commercialista a farsi fare due conti. La settimana prossima dovrebbe esserci un incontro col sindaco per decidere la faccenda. Il problema è che tirare su un milione e 400 mila euro a botte di 6 euro a biglietto, pare lunga. Aggiungete che da quei 6 euro bisogna sottrare il costo del personale, l'elettricità, e la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'ascensore medesimo. Che in quanto a spesa non è esattamente come la manutenzione della caldaia di casa.
Barbera aspetta di vedere i conti. E prepara la divisa da ascensorista.

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