Passa ai contenuti principali

CINEMAMBIENTE ARRIVA IN BICICLETTA



Filippa Lagerback è la presidente della giura del Concorso Internazionale Documentari di CinemAmbiente

Oggi, sabato 31 maggio, si apre al Massimo la 17esima edizione di CinemAmbiente -Environmental Film Festival (fino al 5 giugno). Il film inaugurale è Virunga (Concorso Internazionale Documentari – Cinema Massimo sala 1, ore 20.30), il documentario di Orlando von Einsiedel che ha aperto il Tribeca Film Festival 2014. Un film d’inchiesta su Virunga, primo parco nazionale d’Africa tutelato dall’Unesco, la cui integrità è in serio pericolo a causa di una compagnia petrolifera che vorrebbe estrarre petrolio dal suo sottosuolo. Alla serata parteciperà Isabella Pratesi, responsabile Conservazione Internazionale del Wwf Italia.  La cerimonia di inaugurazione sarà preceduta dal Bike Gala di 100 ciclisti che in abito da sera percorreranno il red carpet di CinemAmbiente, una pista ciclabile che arriverà fino all’ingresso del cinema. La presidente della giuria del Concorso Internazionale Documentari è Filippa Lagerback, la presentatrice finlandese (e convinta ecologista) che affianca Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Numerose le proiezioni nel corso della giornata: si parte con il cortometraggio Patti Sacri di Dott.PorkA e Mr 2B (Panorama Cortometraggi – Cinema Massimo sala 3, ore 16), un collettivo fondato da tre fratelli nel 2002 che utilizza la tecnica dell’interventionism urbano, in questo caso sulla cementificazione delle Alpi. Seguirà la proiezione di L’oro dei folli di Elena Viglino (Panorama Italia) che racconta dell’esperienza degli SCEC: un patto stretto fra persone, imprese commerciali, artigiane, agricole, professionisti ed Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando in cambio una percentuale del prezzo in Buoni.
Sempre oggi primo Ecotalk (Circolo dei Lettori, ore 18) con Tiziano Fratus che presenterà il suo nuovo libro dal titolo L’Italia è un bosco. L’incontro sarà una sorta di percorso “alberografico” del Belpaese con interventi del giornalista Darwin Pastorin e dell’italianista Giovanni Tesio.
Chiude il programma della giornata il film La selva tranquila di Christian Chapman, Paul Jason Hoffman, Cody Troyer (Concorso Internazionale One Hour – Cinema Massimo sala 3, ore 22.30): diverse storie intrecciate tra loro per raccontare dal punto di vista locale come si sopravvive oggi accanto allo straordinario patrimonio naturale rappresentato dalla giungla di Iquitos nell’Amazzonia peruviana. Il film sarà preceduto dal cortometraggio Waste Africa di Matteo Lena.

IL PROGRAMMA DI SABATO 31 MAGGIO

Ore 16 – Cinema Massimo sala 3
Panorama Italia
L’oro dei folli
preceduto da
Panorama Cortometraggi
Patti sacri

Ore 16.30 – Cinema Massimo sala 1
Concorso Internazionale One Hour
Amazon Gold
preceduto da
Panorama Cortometraggi
Cerrado – Beyond the Mist
Payada Pa’ Satàn

Ore 18 – Cinema Massimo sala 3
Panorama Cortometraggi 1

Ore 18 – Circolo dei Lettori
Ecotalk
“L’Italia è un bosco” con Tiziano Fratus
segue inaugurazione della mostra fotografica di Tiziano Fratus

Ore 20.30 – Cinema Massimo sala 1
Cerimonia di inaugurazione del 17° Festival CinemAmbiente
segue
Concorso Internazionale Documentari
Virunga

Ore 22.30 – Cinema Massimo sala 3
Concorso Internazionale One Hour
La Selva Tranquila
preceduto da
Panorama Cortometraggi
Waste Africa

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la