Samuel e Max ieri al Cap. Il Presidente era preso benissimo: ha suonato da dio, e ha anche mosso tre muscoli facciali |
Ma voi coniglietti sarete lì, oltre che a rosicare, a domandarvi quando arriva la scaletta.
Pronti serviti, ma tenetevi forte: è stato un concerto di tre ore, diconsi tre: più lunghi li facevano soltanto i Grateful Dead. Ventisette brani. Alla fine Samuel ha chiesto ai presenti se lo show gli è sembrato troppo lungo, precisando che nella band ci sono opinioni contrastanti. A mio avviso sì, è troppo lungo: io taglierei tre o quattro canzoni (ma ci aggiungerei "Istrice", che non gli perdonerò mai di evere escluso...). Indipendentemente dalla durata, però, questo è in assoluto uno dei concerti più convincenti che io ricordi, da molto tempo. I Subsonica hanno raggiunto una caratura tecnica e una forza espressiva che in genere ritrovo - e con fatica - soltanto in certe band americane di primissima classe. La voce di Samuel fa paura. Tanta sicurezza, tante estensione, tanta duttilità. Ripeto, fa paura. Ma gli altri sono all'altezzissima. Davvero, non li ho mai sentiti tanto massici e decisi. Molto rock. Molto heavy. Cazzuti, insomma.
Comunque, basta ciance: eccovi la scaletta "approvata" dal pubblico, ma suscettibile ancora di variazioni.
Si parte con tre brani di "Una nave in una foresta"
Tra le labbra
Lazzaro
Attacca il panico
Poi un'infilata di classiconi
Il cielo su Torino
Glaciazione
Disco labirinto
Nuvole rapide
Nuova Ossessione
Quindi l'immancabile cover
Patriots (ma qui vi assicuro che ho dimenticato l'originale: la versione subsonica ha raggiunto un'epicità, una forza d'urto, e un'intensità, che mi fa pensare agli U2)
A chiudere la prima parte, una vecchia canzone poco conosciuta
Perfezione
La seconda parte si apre con Samuel che racconta come si presenteranno sul palco al concerto vero, indossando delle "giacche che proiettano tutt'attorno immagini scattate da persone che hanno fotografato le loro domeniche". Ve la riferisco come l'ha detta, ma non ci ho capito una benemerita. Ad ogni modo, si riparte con altri tre brani dell'album nuovo
Di domenica
I cerchi degli alberi
Terzo Paradiso (A proposito, qualcuno ha notato quanto somiglia a "L'estate sta finendo"? Direi che è un omaggio ai maestri Righeira).
Poi un classico seminale, e magistralmente eseguito
Tutti i miei sbagli
Al termine, Samuele si chiede consiglio al pubblico: "Siamo indecisi: a questo punto è meglio che andiamo un attimo in camerino a berci una cosa, o stiamo sul palco?". Il pubblico vuole che stiano sul palco. Loro eseguono, nell'ordine
Una nave in una foresta
Strade
Specchio
Veleno
Aurora sogna
Ritmo Abarth
Liberi tutti
Diluvio
Benzina Ogoshi
Sul sole
La musica è finita, gli amici se ne vanno... Il tour promette bene |
Odore
Non pago, fa seguire a ruota
Sole silenzioso
E sono ventisette (lo so, qui ne trovate soltanto 26, una non me la sono segnata. Vabbé, sopravviveremo tutti).
Finalmente si chetano. Applausi reciproci. Vi giuro che - al netto di eventuali sforbiciatine - è un concerto memorabile. Quei cinque non li ho mai visti tanto in palla. E con tanta voglia di suonare. Sarà un tour da non perdere. Parte il 31 ottobre dal Lido di Jesolo, il 13 novembre è al PalaAlpitour. Chi manca sbaglia.
Credo tu abbia dimenticato Depre...
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