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LA CATTIVA NOTIZIA: CI SARA' UN 2016

Una pratica soluzione alle incognite del bilancio 2016
Ed eccovi qui, sornioncelli assetati di sangue. Voi volete sapere quali sono le cattive notizie in un bilancio che stanzia per la cultura nel 2015 ben 600 mila euro in più rispetto al 2014.
La cattiva notizia, cari miei, è che il mondo non finirà nel 2015. Purtroppo ci sarà il 2016. Poco ma sicuro, salvo asteroidi vagabondi.
Ora vi spiego.
E' vero. Il bilancio del Comune di Torino destina alla cultura (e turismo) 27.899.142 euro, di cui soltanto 576.640 in (tossico) conto capitale, contro i 27.227.778 euro del 2014, di cui 1.889.480 in tossico conto capitale.
Magnifico.

Nuove bocche da sfamare

Però da quest'anno il bilancio dell'assessorato alla Cultura deve farsi carico di due voci di spesa che l'anno scorso toccavano al Gabinetto del Sindaco (non equivocate, vuol dire che pagava direttamente Filura, che è come un assessorato a sé). Trattasi dei finanziamenti per il Salone del Libro e per la liquidazione del Comitato Italia 150. Trattasi di 710 mila euro (di cui 10 mila in conto capitale) per il Salone e di 420 mila per Italia 150. Ora, Italia 150 è una soma (e una somma) che si esaurirà, penso già l'anno prossimo. Ma il Salone continuerà ad esserci (a meno che non lo portino a Milano...) e quindi sarà un'altra bocca da sfamare per il povero Braccialarghe o chi gli succederà.
Inoltre, si dà il caso che i contributi per Terra Madre e per il Salone del Gusto (rispettivamente 1.050.000 e 640 mila euro) ci toccano una volta ogni due anni, trattandosi di manifestazioni biennali. Nel bilancio 2015 si prevedono solo 400 mila euro per il Salone del Gusto 2016. Quindi, l'anno prossimo peserà sul bilancio un milione e rotti di euro in più.

Non c'è un'Expo tutti gli anni

Ma il peggio viene adesso: quest'anno entrano in bilancio ben 877.500 euro per Expo, nonché 271.518 euro per la promozione degli eventi collegati a Expo: i soldi peggio spesi della storia occidentale. Si tratta di uno stanziamento "straordinario", una tantum, deciso dal Comune in un sussulto d'inconsulta megalomania. Quindi l'anno prossimo quei soldi non ci saranno, perché a dio piacendo l'Expo viene una volta sola, come la morte.
Ricapitoliamo: per il 2015 ci sono più soldi. Però nel 2016 in teoria non ci sarà più lo stanziamento straordinario legato all'Expo, ovvero 1.149.018 euro; e dovranno invece saltare fuori un milione e 290 mila euro di Terra Madre e Salone del Gusto (1.690.000 euro meno i 400 stanziati nel 2015). Inoltre si continueranno a pagare i 710 mila per il Salone del Libro.
Sento puzza di disastro.

La linea del Piave

Torino 2016:due assessori della nuova giunta
Braccialarghe però precisa di considerare la cifra stanziata per il 2015 come un punto di non ritorno, una sorta di "linea del Piave". Nel senso che anche nel 2016 Braccia si aspetta che i milioni per la cultura restino i quasi 28 di quest'anno, anche se l'Expo non c'è più. In tal caso i conti tornerebbero. E non ho motivo per dubitare dell'onestà e della buona fede dell'attuale assessore.
Però il bilancio di previsione per il 2016 sarà presentato, immagino, nel luglio 2016. In primavera ci sono le elezioni comunali. A luglio ci sarà forse lo stesso sindaco, ma quasi certamente non lo stesso assessore alla Cultura, avendo Braccialarghe più volte manifestato l'intenzione di non ripetere la brutta esperienza.
Devo continuare, o ci arrivate da soli?
Après moi le déluge.

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