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I VINCITORI DI CINEMAMBIENTE

In diretta i vincitori di CinemAmbiente 2016.


PALMARES

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

La Giuria composta da Nicolò Bongiorno, Giulia Camilla Braga, Tommaso Cerasuolo, Anastasia Laukkanen, Peter O’Brien assegna il premio di 4000 euro, offerto da Asja, per il Miglior documentario internazionale a:

WHEN TWO WORLDS COLLIDE (Perù, 2016, 100’) diHeidi Brandenburg e Mathew Orzel

Motivazione:
Per la miscela di tecniche drammaturgiche che includono uno sviluppo narrativo in un arco di tempo molto ampio, una ricchissima ricerca di archivio e uno sguardo intimo sul protagonista e per l’approfondimento  di un argomento specifico per una comunità locale che ha rilevanza su scala globale.


CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI

La Giuria, composta da Michele Mellara, Anselmo Pessoa Neto, Gaetano Renda, assegna il premio di 2000 euro, offerti da CIAL, per il Miglior documentario italiano a

ATTRAVERSO LE ALPI (Italia , 2016, 80') di Giancarlo Bertalero e Filippo Ciardi
Motivazione:
Il film racconta con un lungo lavoro di ricerca come il trasporto intermodale attraverso le Alpi sia un problema di cocente attualità. Una riflessione quindi sul rispetto del sistema alpino anche in relazione  alle comunità che lì dimorano.


CONCORSO INTERNAZIONALE ONE HOUR

La Giuria, composta da Cosima Dannoritzer, Maribel Guevara, Petra Holzer, assegna il premio di 2000 Euro offerto da SMAT al Miglior mediometraggio a

LA JEUNE FILLE ET LES TYPHONS (Francia, 2015, 52’) di Christoph Schwaiger
Motivazione:
Per la sua insolita protagonista, una ragazza che porta avanti la sua personale ricerca quale vittima dei cambiamenti climatici, dando una prospettiva di speranza a sé stessa ed al futuro della propria gente. Un film stimolante i cui contenuti raggiungono un pubblico vasto, anche giovane.

PREMIO FOOD SMART CITIES di € 1.000

BUGS (Danimarca, 2016, 76’) di Andreas Johnsen
Motivazione:
Per l’approccio creativo e divertente nella ricerca di ciò che tutti noi potremmo mangiare domani


PREMIO DEL PUBBLICO IREN offerto da IREN € 1.000,00

THE BABUSHKAS OF CHERNOBYL (USA 2015, 70’) di Anne Bogart e Holly Morris.


PREMIO AMBIENTE E SOCIETÀ
GIURIA ARCOBALENO

LA LUNGA STRADA GIALLA (Italia, 2016 – 80’) di Christian Carmosino e Antonio Oliviero

Motivazione:
E’ un andare lento che mostra spaccati di vita quotidiana che possono essere colti solo all’andatura di un mulo. Forte è il contrasto fra i luoghi degli incontri e la freddezza della grande città.
  

MENZIONE SPECIALE LEGAMBIENTE

DEVIL COMES TO KOKO (Italia, 2015 – 49’) di Alfie Nze

Motivazione:
La migrazione dei popoli e delle risorse, il viaggio delle merci e dei rifiuti in un racconto che ci riguarda e che diffonde la terra dei fuochi come irresponsabilità dello sviluppo e accanimento del profitto. Europa e Africa che cercano una storia comune nello specchio delle date che rincorrono la colonia e la contemporaneità, nella conoscenza reciproca. L’Italia che alimenta l’interscambio nello studio e che esporta il peggio con la menzogna. Vari piani di racconto, testimonianze vere e libere, una ricerca dei fatti a volte complicata che tiene però il tempo della storia attuale e della sua condivisione con tutti noi.


MOVIES SAVE THE PLANET AWARD a Jacques Perrin

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SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da