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LE LISTE SÌ, LE LISTE NO, LA LISTA DEI CACHI

Davvero vorrei godermi le vacanze, ma questa storia delle "liste di proscrizione" m'inziga assai. Dalla Vandea sabauda giungono allarmanti descrizioni - tutte da verificare - di un esagitato ancora senza titolo (e che, se l'accusa venisse comprovata, meglio sarebbe se continuasse a non averne) il quale irrompe negli uffici comunali strepitando "Licenziati! Abbiamo vinto noi, preparate gli scatoloni!".
Se davvero così fosse, ancor prima che un vulnus democratico, sarebbe una stronzata: intanto, perché un dipendente pubblico magari puoi spostarlo, alla peggio mobbizzarlo, ma licenziarlo, beh, credo che faticherebbe pure la Madonna di Novgorod. 
Se invece davvero la penosa piazzata ha avuto luogo, ma nelle intenzioni era soltanto uno scherzo, allora sarebbe uno scherzo da prete. Et pour cause. Scherzare facendo leva sulle paure del prossimo fa ridere soltanto i cretini (nonché chi sulle paure del prossimo ci campa). E Torino non ha bisogno di altri cretini. 
Se invece Fassino ha mentito, e risultasse tutta una montatura di ambienti del pd che non si rassegnano alla sconfitta, ciò non farebbe che confermarmi nella mia consolidata valutazione sulla desertificazione neuronale in vaste plaghe di quel partito. E una volta appurato l'inganno, qualcuno dovrebbe scusarsi. 
Di sicuro, a prescindere dalle voci non verificate, nessuna persona per bene può tollerare le "liste di proscrizione", da chiunque provengano. Ciò non significa rifiutare l'eventuale rotazione prevista per legge e neppure il diritto di chi di dovere di giudicare il merito e nel merito i dipendenti. 
Precisato ciò, sono sicuro che la nuova giunta non presterà il fianco ad addebiti tanto infamanti e miserabili. 
Ma il controllo democratico è un dovere di ciascuno, e questo lo penso e lo pratico da prima che Grillo facesse cabaret al Centralino. 
Per cui, nella denegata ipotesi, appena rientro sarà un vero piacere leggere (e pubblicare) le circostanziate lamentele delle eventuali vittime di pratiche amministrative contro natura.  
P.S Non sarebbe necessario, in un mondo civile: ma ad uso dei soliti idioti preciso che si sta parlando di normali dipendenti comunali assunti con normale concorso. I dirigenti nominati, gli staffisti, e tutti coloro che è naturale e/o previsto per legge che decadano, decadranno e non credo che nessuno si stupirà. Benché, anche in quei casi, sarebbe meglio - anzi, sarebbe doveroso - che non arrivassero degli invasati a fargli gnegnè. 

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