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A IRENE S'E' RISTRETTO IL BUDGET

Irene Dionisio, direttrice con la gastrite: le si è ristretto il budget in corso d'opera
La povera Irene Dionisio sta trovando lungo. La neodirettrice di Lovers (festival che io continuo nostalgicamente a chiamare Cinema Gay o tutt'al più Tglff) ha chiuso il programma e ne è molto soddisfatta. Il 6 giugno ci sarà la presentazione ufficiale del programma che ha costruito in tempo record, togliendosi pure la soddisfazione di ristabilire la vecchia tradizione dei primi in denaro. Ma nei pochi mesi del suo mandato Irene ha dovuto fare i conti con una riduzione strisciante del budget, già di per sé non faraonico. S'era detto che sarebbe rimasto più o meno (più meno che più) quello dell'anno scorso: 300-350 mila. Invece in corso d'opera s'è ancora ridotto: niente di terribile, sono piccole cifre, anche piccolissime, di volta in volta poche centinaia o poche migliaia di euro tagliati per "necessità di bilancio". Un stillicidio dovuto alla drammatica situazione economica e di governance in cui versa il Museo del Cinema, dal quale dipende l'organizzazione di Lovers, come pure del Tff e di CinemAmbiente. Per tutte e tre le manifestazioni li annunciano tempi duri: i budget saranno certamente rivisti al ribasso.
Per il momento però la situazione del Lovers non sembra drammatica, stando al poco che i diretti interessati hanno voglia di dire. Mi assicurano che la sostanza del Festival è intatta, gli ospiti italiani e internazionali arriveranno come sempre, e le giurie saranno composte da personaggi di qualità. Ma i risparmi obbligati si sentiranno: ad esempio gli accrediti verranno concessi con maggiore parsimonia e con controlli più stringenti.

Il Salone amico

Qualcosa di più si saprà, penso, dopodomani, giovedì: alle 14 al Salone del Libro si parlerà di Lovers con la Dionisio, l'assessore Marco Giusta, la direttrice del Museo Donata Pesenti, Savina Neirotti del Torino Film Lab. La notizia, intanto, è che tra Lovers e il Salone sta nascendo un rapporto di collaborazione. 
Va detto che Irene e il suo staff si danno un gran daffare: dopo l'anteprima il 26 aprile di "Close-Knit", per domani, mercoledì 17, hanno organizzato nella sede di Film Commission in via Cagliari un'altra serata di "avvicinamento" al Festival, con "Proibitissimo", dibattito su censura e cinema gay con Vincenzo Patané e Steve Della Casa.

Lovers-Pride, un sabato per due

Torniamo ai problemi di cassa. Un'altra minaccia incombe sulle risicate finanze di Lovers: la concomitanza del sabato del Festival (tradizionalmente la giornata che fa registrare l'incasso maggiore) con la manifestazione del Pride. La comunità Lgbtqi torinese il 17 giugno sarà tutta alla sfilata; e quindi non potrà essere contemporaneamente al Massimo per vedere i film di Lovers. Con un presumibile danno per il botteghino. 
S'era capito subito che la giunta comunale aveva le idee un po' confuse sulla data del Pride. Ricordate? Avevano approvato un documento programmatico in cui, per un errore di copia-incolla, si affermava che il Pride 2017 si sarebbe svolto il 28 giugno, che è di mercoledì. Considero una mossa azzardata piazzare Lovers dal 15 al 20 giugno senza tener conto che il 17 ci sarà il Pride. Ma forse sbaglio io.

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