Passa ai contenuti principali

NIZZA & SACCHI: MACCHE' PORTICI DI CARTA, SOLO BANFATE MUNICIPALI


I portici di via Sacchi nel tardo pomeriggio di ieri
Per l'amministrazione comunale era una questione di principio. Chiarabella voleva dare un segnale forte dell'annunciato e imminente recupero di via Nizza e via Sacchi: quindi Portici di Carta 2017 doveva estendersi fino a quei portici finora sfavoriti. Lorsignori hanno spaccato il belino a raffica a quelli del Salone, in pratica costringendoli alla perigliosa operazione che fin dall'inizio appariva velleitaria: in via Nizza e via Sacchi nessun espositore ci voleva andare.
Ma tant'è: per certa politica della mutua vale il principio "cosa detta è cosa fatta, e non ci pensiamo più". Così Comune e Salone viribus unitis hanno battuto la grancassa; e i media dietro, come i topi di Hamelin. La Famosa Invasione di Portici di Carta nelle due vie da riqualificare è stata venduta come la Grande Novità e il Cambio di Passo dell'edizione2017. Quando ci fu la presentazione di Portici, la Leon parlò in pratica solo di via Nizza e via Sacchi tirate a lucido e risanate magicamente dalla beatifica Famosa Invasione di Portici di Carta. E nell'homepage di porticidicarta.it campeggia tuttora il trionfale proclama "Portici di Carta si allarga a via Sacchi e via Nizza".
Insomma, mi pareva di aver capito che ieri e oggi in via Nizza e via Sacchi sarebbe capitato qualcosa di bellissimo.

Che cosa (non) ho visto in via  Nizza e in via Sacchi

Così sono andato a verificare. Segue la relazione dei miei sopralluoghi, effettuati sabato a fine giornata, verso le 19, e oggi tra mezzogiorno e l'una.
Il "Presidio Bookcrossing" in via Sacchi
Sabato, ore 19. Via Sacchi è spettrale. Trovo quattro o cinque banchetti vuoti e nudi, abbandonati lì. Triste, solitario y final, un cartello con la scritta "Presidio Bookcrossing" e tre-quattro cassette della frutta che contengono qualche libro. Vedo un signore che sfoglia un libro, presumo prelevato dalla cassetta della frutta: ma non ho il cuore di chiedergli se è un passante o un presidiante.
Mi sposto all'imbocco dei portici di via Nizza: lì non vedo ombra di banchi o libri sfusi. Data l'ora non ardisco ad addentrarmi. Scatto due foto, e me ne torno a casa.
In via Sacchi oggi alle 12 le bancarelle smontate
Domenica, ore 12. In via Sacchi i pochi banchi che il giorno prima avevo visto abbandonati e vuoti adesso sono stati smontati, e giacciono tristemente sotto le arcate dei portici. Di fianco qualcuno ha impilato delle sedie rosse. L'eroico bookcrosser è scomparso. Nulla fa intuire ai radi passanti l'esistenza di "Portici di Carta". Chiedo a una signora del posto se ha visto espositori, libri, stand. Mi dice: "Mah, ieri montavano dei banchi. Ma non c'era nessuno e se ne sono andati".
Passo in via Nizza. All'inizio vedo soltanto le solite bancarelle che smerciano bandiere calcistiche, occhiali tarocchi e altre meraviglie. Però è mezzogiorno, quindi trovo il coraggio di avventurarmi lungo i portici. 
Le uniche bancarelle più o meno librarie in via Nizza
Cammina cammina, quasi all'angolo con via Berthollet incontro finalmente la Famosa Invasione di Portici di Carta. Scaglionati fra il civico 11 e il 13, su un fronte di una trentina di metri, ci sono sei-sette bancarelle, compresi il gazebo degli Hare Krishna e la postazione di un'associazione caritatevole: però alcune addirittura espongono libri. Davanti a un portone una signora sta volonterosamente compilando, con il pennarello, l'elenco degli incontri previsti in giornata. 
Il cittadino si arrangia come può
Credo che questo generoso tentativo sia da attribuire a un'associazione del quartiere, che ha voluto comunque cogliere l'occasione. Sull'artigianale manifesto leggo: "Rilanciamo i portici di via Nizza" sottotitolo "Favole sotto i portici". Il titolo mi sembra ambizioso, il sottotitolo azzeccato.
Me ne vado a fare un giro ai Portici di Carta veri. Trovo quelli del Salone del Libro: se gli domando notizie di via Sacchi e via Nizza, sorridono tristemente. Ho tutto ciò che mi serviva. Me ne vado in campagna. 
Poi magari questo pomeriggio sotto quei portici negletti stanno ballando la rumba e fanno i fuochi d'artificio. Ne dubito, ma non posso escluderlo. Però io ho incontrato gente che mi chiedeva notizie della Famosa Invasione. Una signora - certo una un po' stramba - era venuta apposta, voleva proprio andare in via Sacchi "tanto per cambiare". Deluderla è stato una fitta al cuore.
E quindi, sento il dovere di spiegare uno o due concetti a lorsignori.
Insomma, signorine e signorini, cercate di fare i seri. Nel mondo adulto funziona così: se tu mi dici che in quel posto alla data ora c'è la data cosa, allora la data cosa deve esserci, in quel posto e a quell'ora. Sennò mi stai perculando, e io che ti pago non ti pago per percularmi. Quindi mi incazzo.
Cari dipendenti, a me piace scherzare e stare allegro, e in questo devo dire che voi mi date tante soddisfazioni.
Però, attenzione: non prendete per il culo.
Nessuno pretende che voi riscattiate via Nizza e via Sacchi da anni di declino così, d'incanto, dall'oggi al domani. Ed è anche vero che un viaggio di mille chilometri comincia con un passo, per cui è giusto che tentiate e facciate del vostro meglio.
Del vostro meglio, appunto. Se volete animare quelle due vie neglette, sbattetevi, spremetevi quel che vi resta di meningi, e poi fate: con cura, con impegno, con serietà.
Andare per conferenze stampa a rivendersi come mirabile opera del regime il nulla che ho visto oggi in via Nizza e in via Sacchi può significare soltanto due cose.
O che mi state perculando. E allora mi incazzo.
Oppure che siete dei banfoni. Non capite il significato della parola "banfoni"? Vi do qualche sinonimo, decidete voi quale preferite: millantatori, cacciapalle, contafrottole, sboroni, vantoni, bufalabala, sparacazzate, arieggiatori di denti, chiacchiere&distintivo, bufalari, rodomonti, gradassi, magliari, palloni gonfiati... Posso continuare per due pagine, ma credo che il concetto sia chiaro.
Quindi, siamo d'accordo? D'ora in poi fate, o quantomeno sinceratevi che si faccia. Poi, soltanto poi, potrete menar giustamente vanto per ciò che avrete saputo fare.
E basta ciance. Non è proprio più aria.

P.S. Vedo che annunciate altri giorni di gloria in via Sacchi durante Design of the City. Bravi. Verrò di persona ad ammirare. To admire of person. Potete contarci.

Commenti

  1. Concordo su via sacchi, passata ieri ore 15,

    RispondiElimina
  2. Ho letto la Sua riflessione sull'evento "Portici di carta" in Via Nizza, perché - abitando sotto i portici, precisamente in Via Nizza 13 - qualcuno l'ha citato in una discussione. Non intervengo in realtà sull'argomento perché in primo luogo in quei giorni eravamo fuori Torino e quindi non posso né essere d'accordo né dissentire dall'immagine che Lei ha dato dell'evento. In secondo luogo mi capita molto spesso di incontrare eventi che hanno una vita propria più che altro nel magico mondo dei social e meno dal vivo, in ogni ambito che frequento, per cui - pur irritandomi spesso - non mi sembra ormai purtroppo un fatto così rimarchevole. Mi è invece spiaciuto moltissimo leggere che Lei verso le 19 di sera non si avventura sotto i nostri portici e La invito invece caldamente a farlo, perché non fanno così paura. Noi ci viviamo da quasi quattro anni e anche i miei figli (8 e 11 anni) scendono da soli a comprare il latte anche verso le 20. Si avventuri, mi creda, se vuole L'accompagno volentieri. Se tanti, come Lei e come me, ci passassero più spesso, forse i portici potrebbero cominciare a salvarsi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da