Maria Elena Gutierrez è una piccola donna d'acciaio che da diciotto anni si sbatte per far vivere e crescere a Torino la sua creatura View Conference, una delle più importanti manifestazioni al mondo nel settore dell'animazione digitale, degli effetti speciali, della realtà virtuale e del gaming: la vetrina internazionale di un settore artistico e produttivo che ormai ha superato l'industria cinematografica tradizionale per peso economico e influenza sulla vita quotidiana di ciascuno di noi.
Oggi al Circolo dei Lettori hanno presentato la diciottesima edizione di View Conference (23-27 ottobre) e la tredicesima del View Fest che la precede dal 20 al 22: come sempre, sarà una lussureggiante sfilata di premi Oscar e tycoon degli studios più importanti del mondo, di maghi del digitale e di esperti internazionali che verranno a parlare e a rivelare i loro segreti a Torino senza neppur pretendere di essere pagati: tanto è il prestigio di cui View gode in quel mondo.
Torino, che sta in un altro mondo - un mondo piccolo, chiuso, e provinciale - ci ha messo diciott'anni a capirlo.
Adesso, forse ma forse, qualche piccolo concetto è penetrato in qualche testolina.
E Maria Elena Gutierrez si prende le sue soddisfazioni. Le sfugge pure una furtiva lacrima quando le dicono che la storia del suo impegno per far crescere View, da sola e nell'indifferenza delle pubbliche amministrazioni, meriterebbe di essere studiata dagli economisti.
A quel tavolo, alla presentazione della sua creatura, dopo diciott'anni Maria Elena oggi ha visto riuniti un assessore regionale (Parigi), uno comunale (Pisano), e i rappresentati delle due fondazioni bancarie (che a onor del vero non hanno mai fatto mancare il loro appoggio), nonché della Camera di Commercio.
Tutti si profondevano in lodi e impegni.
Oggi al Circolo dei Lettori hanno presentato la diciottesima edizione di View Conference (23-27 ottobre) e la tredicesima del View Fest che la precede dal 20 al 22: come sempre, sarà una lussureggiante sfilata di premi Oscar e tycoon degli studios più importanti del mondo, di maghi del digitale e di esperti internazionali che verranno a parlare e a rivelare i loro segreti a Torino senza neppur pretendere di essere pagati: tanto è il prestigio di cui View gode in quel mondo.
Torino, che sta in un altro mondo - un mondo piccolo, chiuso, e provinciale - ci ha messo diciott'anni a capirlo.
Adesso, forse ma forse, qualche piccolo concetto è penetrato in qualche testolina.
Maria Elena Gutierreza dirige View |
A quel tavolo, alla presentazione della sua creatura, dopo diciott'anni Maria Elena oggi ha visto riuniti un assessore regionale (Parigi), uno comunale (Pisano), e i rappresentati delle due fondazioni bancarie (che a onor del vero non hanno mai fatto mancare il loro appoggio), nonché della Camera di Commercio.
Tutti si profondevano in lodi e impegni.
Facciamo due conti
Ma con lodi e impegni non si pagano i conti della spesa. Il costo totale di View è di 450 mila euro. E' un costo basso, considerato il livello degli ospiti: la Gutierrez fa miracoli di economia. Poi ci sono le sponsorizzazioni, che hanno un peso notevole. E i biglietti, contano anche quelli.Ma veniamo ai contributi di Regione, Comune, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt. Il totale quest'anno è 320 mila euro. Escludo dal calcolo i 20 mila euro della Camera di Commercio, che mi sembrano una partita di giro: servono a View per pagare alla Camera di Commercio stessa parte dell'affitto degli spazi di Torino Incontra (costo totale 37 mila euro).
Per la Regione Antonella Parigi, che di View s'è accorta da un po', ha alzato il contributo da 35 a 40 mila euro; e conferma pure la convenzione che coinvolgerà View nel Distretto del Cinema d'Animazione.
La Fondazione Crt dà come al solito 50 mila euro. Compagnia di San Paolo è da sempre la più convinta: contribuisce con 195 mila euro più 27 mila per un progetto speciale per le start up nel settore del gaming.
La più entusiasta, al tavolo dei sostenitori, è però l'assessore comunale all'Innovazione Paola Pisano: promette anche lei una convenziona triennale con View Conference "per assicurarle il supporto economico, tecnico, strutturale", perché l'amministrazione torinese è ben conscia del valore e dell'internazionalità eccetera eccetera eccetera. E per dimostrare quanto è conscia, l'amministrazione ha coinvolto nelle politiche a favore di View non uno, non due, non tre bensì quattro assessorati: oltre all'Innovazione, anche la Cultura, le Politiche Giovanili e il Commercio e Turismo, Con paladini come Leon, Giusta e Sacco - oltre a questa Pisano che non ho ancora conosciuto di persona - direi che Maria Elena Gutierrez può dormire sonni tranquilli.
Siamo nel 2017 e stavolta la Leon non c'è, c'è la Pisano. La Pisano, ad apposita domanda, risponde che quest'anno il Comune darà a View la notevole somma di ottomila euro. Che divisi per quattro assessorati fanno duemila euro ad assessorato. Uno sforzo imponente per sedere al tavolo dei sostenitori.
Ma io spero proprio che siano davvero ottomila: se la cifra fosse confermata nei fatti, la considererei di buon auspicio. Assessore dopo assessore, e duemila euro dopo duemila euro, in una decina d'anni il Comune potrebbe arrivare a un contributo non dico degno di una manifestazione importante come View, ma che almeno giustifichi la cadrega che l'assessore di turno occupa al tavolo dei sostenitori.
Per la Regione Antonella Parigi, che di View s'è accorta da un po', ha alzato il contributo da 35 a 40 mila euro; e conferma pure la convenzione che coinvolgerà View nel Distretto del Cinema d'Animazione.
La Fondazione Crt dà come al solito 50 mila euro. Compagnia di San Paolo è da sempre la più convinta: contribuisce con 195 mila euro più 27 mila per un progetto speciale per le start up nel settore del gaming.
E il Comune mette in campo quattro assessori...
L'entusiasta. A destra l'assessore Paola Pisano, alle sue spalle Piero Gastaldo della Compagnia di San Paolo. La zazzera bionda è dell'assessore Parigi |
... e ottomila euro: duemila ad assessorato
Comunque l'aria è cambiata, poffarbacco: Fassino se ne fregava, di View, e tramite Braccialarghe allungava la miseria di seimila euro di contributo, che più che contributo definirei elemosina. L'anno scorso la nuova amministrazione aveva confermato i seimila euro, è vero, ma il bilancio l'aveva fatto ancora Cattivissimo Me Fassino. E alla presentazione, nell'ottobre 2016, era andata la Leon, che, mortificata per l'esiguità del contributo, aveva promesso più soldi nel 2017.Siamo nel 2017 e stavolta la Leon non c'è, c'è la Pisano. La Pisano, ad apposita domanda, risponde che quest'anno il Comune darà a View la notevole somma di ottomila euro. Che divisi per quattro assessorati fanno duemila euro ad assessorato. Uno sforzo imponente per sedere al tavolo dei sostenitori.
Ma io spero proprio che siano davvero ottomila: se la cifra fosse confermata nei fatti, la considererei di buon auspicio. Assessore dopo assessore, e duemila euro dopo duemila euro, in una decina d'anni il Comune potrebbe arrivare a un contributo non dico degno di una manifestazione importante come View, ma che almeno giustifichi la cadrega che l'assessore di turno occupa al tavolo dei sostenitori.
Commenti
Posta un commento