Passa ai contenuti principali

IL QUARTO PADIGLIONE

Ricevo e pubblico:

Sarà una grande tensostruttura di 1.500 metri quadri, appositamente realizzata all’esterno del Padiglione 3 di Lingotto Fiere, a ospitare i 30 editori che – a causa del grande numero di iscrizioni e della richiesta di stand di maggiore superficie – erano rimasti temporaneamente in overbooking.
La soluzione tecnica dà l’assetto definitivo al layout del 31° Salone Internazionale del Libro, che inaugura nella mattinata di giovedì 10 maggio, ed è stata messa a punto nei suoi dettagli definitivi nella giornata odierna. Possono così partire immediatamente i lavori di costruzione. Tutti gli espositori del 31° Salone hanno così trovato posto.
La nuova tensostruttura si configura in pratica come un vero e proprio «Padiglione 4», ed è raggiungibile dall’interno del Padiglione 3 dal varco dopo lo stand della Croce Rossa. Oltre agli stand dei 30 editori, la tensostruttura ospiterà anche il Caffè Letterario del Salone, con la sua sala convegni da 120 posti e la sua ricca programmazione di eventi, e un nuovo bar.
L’Ibf - International Book Forum troverà invece casa all’Oval, che torna a essere utilizzato dal Salone dopo aver ospitato nel 2011 la mostra L’Italia dei libri in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I 480 operatori internazionali nel campo dei diritti editoriali e di trasposizione mediatica delle opere letterarie, attesi a Torino da 30 Paesi, avranno a disposizione uno spazio interamente dedicato a loro, raggiungibile dai padiglioni di Lingotto Fiere con apposita segnaletica e arricchito da un bar a disposizione di tutti gli ospiti del Salone.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la