La 20ma edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus si inaugura domani, venerdì 15, in serata (alle ore 20, al Cinema Massimo - MNC, Sala Cabiria) con l’anteprima nazionale di Dafne, lungometraggio diretto da Federico Bondi. Distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà, in uscita nelle sale il 21 marzo, il film vede protagonista, al suo esordio davanti alla macchina da presa, Carolina Raspanti, una della 40mila persone che in Italia convivono con la sindrome di Down. Affiancata da Antonio Piovanelli, la neo-attrice romagnola interpreta nel film la parte di Dafne, spiritosa ed esuberante trentacinquenne con un lavoro (alla Coop, come nella vita reale) che le piace, amici e colleghi che le vogliono bene, genitori affettuosi con cui convive. La morte improvvisa della madre (Stefania Casini), però, spezza gli equilibri familiari: Dafne si troverà, infatti, non solo ad affrontare il dramma del lutto, ma anche, contemporaneamente, a sostenere il padre e a cercare, con tutta la forza e la determinazione di cui è capace, di risollevarlo dal buio della depressione. Reduce da una calorosa accoglienza all’ultima Berlinale, dove ha vinto, nella sezione Panorama, il premio della Federazione Internazionale della Stampa cinematografica – FIPRESCI, Dafne è una commedia drammatica o un dramma in chiave di commedia: una “dramedy – secondo la definizione dello stesso autore – dove si può ridere e piangere allo stesso tempo”. Al suo secondo lungometraggio di fiction (dopo Mar Nero), regista di spot e documentari, oltre che insegnante, il fiorentino Federico Bondi descrive Dafne come “un invito, almeno negli intenti, ad abbandonare l’atteggiamento rigido del pregiudizio e sentimenti come la paura, a volte persino l’orrore o più spesso la compassione davanti al ‘diverso’, grazie all’ironia (la forza più evidente del carattere di Carolina, dotata di un umorismo spiazzante e imprevedibile) e, contemporaneamente, all’estrema serietà di cui la ragazza si fa portavoce”. Ospiti del Festival, Federico Bondi e Carolina Raspanti introdurranno la proiezione del film, che, girato in gran parte nel territorio del Mugello, vede, nei credits, tre torinesi, nomi noti nell’ambito della produzione cinematografica cittadina: Piero Basso per la fotografia, Stefano Cravero per il montaggio e Mirko Guerra per il suono in presa diretta.
Per il pubblico del Festival la serata proseguirà poi con l’opening party all’Off Topic (dalle ore 22.30, ingresso libero), l’hub culturale della città di Torino nato pochi mesi fa e diventato rapidamente un punto di ritrovo molto apprezzato, dove saranno protagonisti i giovanissimi. Sul palco ci sarà, infatti, The Minis, la band torinese nata nel 2015 da tre ragazzi dell’età media di tredici anni: Julian Loggia al basso e alla voce, Zak Loggia alla chitarra e ai cori e Mattia Fratucelli alla batteria. Uniti dalla passione per gruppi come Rolling Stones, The Who, Kinks e The Strypes e sotto l’occhio attento di Alex Loggia – chitarrista della storica band torinese degli Statuto e papà di due dei componenti – The Minis hanno iniziato cimentandosi sia in brani originali sia incover dei loro gruppi preferiti, per affrontare poi la prima esibizione dal vivo nel 2016. Dopo l’intensa attività live che nel 2017 l’ha portata a suonare in importanti festival italiani, la band teenager è approdata nel 2018 in sala prove per realizzare il suo primo album e ora torna sul palco in occasione di Sottodiciotto & Campus.
Nel tardo pomeriggio si inaugurerà anche l’ormai tradizionale ciclo di Wikicampus, le “lezioni” aperte a tutti frutto della partnership tra il Festival e il Corso di Laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino. Quest’anno legatadirettamente al tema portante di Sottodiciotto & Campus 2019 “Me, Myself(ie) and I”, la serie di appuntamenti si aprirà con l’incontro intitolato Videoarte allo specchio. Un percorso intorno alla presenza dell'artista. Da Vito Acconci a Bill Viola, da Pipilotti Rist a Matthew Barney (alle ore 19, al Blah Blah), di cui sarà ospite il videoartista e docente presso il DAMS di TorinoAlessandro Amaducci. In un excursus attraverso la storia della videoarte verrà analizzata la rappresentazione del corpo dell'artista come una scelta che assume varie forme, dalla semplice esibizione all'interpretazione di veri e propri personaggi. L’incontro sarà corredato da proiezioni che, attraverso la visione di alcune opereparticolarmente significative, offriranno una sintesi di questa tendenza dagli anni Sessanta ad oggi.
Tutti gli appuntamenti e le proiezioni del Festival sono a ingresso gratuito.
INFO: info@sottodiciottofilmfestival.it;
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