Il neo-assessore Poggio (Lega) con Salvini |
Intervento più che ovvio, direi dovuto: e non soltanto perché Attraverso è un festival estivo voluto e sostenuto dalla Regione. In realtà Attraverso è, per una felice coincidenza, la rappresentazione concreta delle linee guida della nuova politica regionale per la cultura, così come le ha delineate il presidente Cirio: maggiore attenzione al Piemonte rispetto all'attuale prevalenza di Torino; coinvolgimento delle realtà locali; una cultura che sia anche volàno economico per il commercio e stimolo per il turismo, e che valorizzi le "eccellenze" del territorio. Tutte quelle cose lì, insomma. E guarda caso Attraverso (la cui quarta edizione si terrà a cavallo fra agosto e settembre con un'anteprima il 18 luglio ad Acqui, protagonista Arturo Brachetti) è un festival itinerante che coinvolge 26 località del Piemonte meridionale incastonate nella "mezzaluna delle meraviglie" che va dalle zone Unesco di Roero, Langhe e Monferrato fino gli splendori naturali del basso Alessandrino, il Gavishire e le aree protette dell'Appennino ligure-piemontese; porta spettacoli e incontri di qualità (nomi come Ezio Bosso, Marco Paolini, Simone Cristicchi, Giuseppe Cederna, Vittorio Sgarbi, Alessandro Barbero, Nada, Franco Cardini, Luciana Littizzetto, Federico Buffa, e mi fermo qui perché detesto gli elenchi interminabili, ma penso di aver reso l'idea...), porta nomi di questo valore, dicevo, in location di grande suggestione, antiche ville, castelli e pievi medievali, piazze storiche, residenze sabaude. Alcuni spettacoli sono a pagamento, altri gratuiti, con una gestione oculata pure sul piano della sostenibilità finanziaria. E niente è calato dall'alto: Attraverso nasce dalla stretta collaborazione fra gli organizzatori privati e le amministrazioni comunali, gli sponsor, le associazioni culturali e le proloco, i produttori e gli imprenditori della zona, le fondazioni bancarie; e ogni appuntamento non si riduce a portare un tizio su un palco ad intrattenere un generico pubblico, ma diventa un'esperienza immersiva con le eccellenze - artistiche ed enogastronomiche - della zona, esperienza che coinvolge residenti e visitatori.
Insomma: cultura, turismo e commercio uniti nella lotta.
Non voglio farla lunga: è che ieri mattina sono andato al Circolo convinto di incontrare l'assessore Poggio: figurarsi, pensavo, se si perde l'occasione di portare i sensi del suo apprezzamento a una manifestazione che sembra tagliata su misura per gli obiettivi della nuova giunta regionale.
Le mie aspettative sono andate deluse. L'assessore Poggio non è venuto. Mi hanno spiegato che è stata richiamata ad Alessandria per un urgente impegno che riguardava ancora le sue precedenti attività. Però mi assicurano che si sta organizzando e sta prendendo informazioni sul settore della cultura, che Cirio le ha affibbiato in extremis. "Sa - mi dicono - proprio non se lo aspettava, di diventare assessore...". Neanch'io me lo aspettavo. Ma - con l'ottimismo della volontà - mi ostino a credere, almeno fino a nuovi indizi di inadeguatezza, che il ripensamento last minute di Cirio sia stato comunque migliorativo.
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