(ANSA) - TORINO, 18 GIU - E' morto, a 78 anni, Giulio Ometto, tra i protagonisti del mondo museale a Torino del secolo scorso, sodale di Pietro Accorsi nell'avventura che portò alla creazione e all'ampliamento del museo di Palazzo Accorsi.
Era stato ricoverato il 10 giugno per una grave polmonite. Aveva lavorato fino al 29 maggio.
Era nato a Legnago (Verona), per poi trasferirsi prima a Bra e quindi a Torino. Da ragazzo aveva fatto studi tecnici, ma presto si appassionò all'arte, alla bellezza e ai mobili di pregio. Proprio come il noto antiquario torinese Accorsi che conobbe a Torino nel 1963 in occasione della grande mostra dedicata al Barocco piemontese, e di cui diventò per 19 anni, fedelissimo collaboratore. Tanto che Accorsi, alla sua morte, lasciò ad Ometto gran parte del suo immenso patrimonio.
Dal 1983 Ometto divenne presidente di quello che diventò poi il Museo Accorsi-Ometto, al quale si dedicò fino alla fine. La camera ardente verrà allestita giovedì in Fondazione.
Era stato ricoverato il 10 giugno per una grave polmonite. Aveva lavorato fino al 29 maggio.
Era nato a Legnago (Verona), per poi trasferirsi prima a Bra e quindi a Torino. Da ragazzo aveva fatto studi tecnici, ma presto si appassionò all'arte, alla bellezza e ai mobili di pregio. Proprio come il noto antiquario torinese Accorsi che conobbe a Torino nel 1963 in occasione della grande mostra dedicata al Barocco piemontese, e di cui diventò per 19 anni, fedelissimo collaboratore. Tanto che Accorsi, alla sua morte, lasciò ad Ometto gran parte del suo immenso patrimonio.
Dal 1983 Ometto divenne presidente di quello che diventò poi il Museo Accorsi-Ometto, al quale si dedicò fino alla fine. La camera ardente verrà allestita giovedì in Fondazione.
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