Passa ai contenuti principali

IL TAVOLO DELLA CULTURA ADESSO C'E'

Ricevo e volentieri pubblico:

Si chiama Tavolo della cultura e si è riunito per la prima volta il 16 dicembre al Circolo dei Lettori a Torino. E’ uno dei 7 tavoli di lavoro previsti dalla legge regionale 11/2018 per costruire un confronto permanente tra Regione e attori pubblici e privati del settore culturale, sulla futura programmazione.
Fanno parte del Tavolo della cultura enti territoriali e rappresentanze degli enti locali, Università, Fondazioni di origine bancaria, associazioni di categoria, enti culturali partecipati dalla Regione e dieci organizzazioni selezionate con apposito avviso pubblico. L’incontro del 16 dicembre è stato l’inizio del percorso di condivisione dei temi che saranno raccolti nel documento di programmazione del 2021-2023 e che dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte entro novembre 2020.
La legge regionale del 2018 “Disposizioni coordinate in materia di cultura”, è infatti il frutto del lungo lavoro di concertazione degli Stati generali della cultura, organizzati dall'assessorato regionale nel 2016, che hanno portato la Regione a confrontarsi con circa mille operatori e rappresentanti di enti culturali di tutto il territorio e a definire, con il supporto dell’Osservatorio culturale del Piemonte, le priorità di intervento necessarie per la crescita del settore.
La nuova legge, entrata in vigore a gennaio 2019, apporta un significativo cambiamento nelle modalità e nei tempi di programmazione, introducendo il Programma triennale della cultura che definisce le priorità strategiche della politica regionale e collega la pianificazione delle risorse finanziarie alle linee di intervento stesse. La programmazione finanziaria è infatti un elemento essenziale per dare al comparto culturale una certezza di risorse sul medio periodo, per poter progettare e programmare le proprie attività.
Oltre al Tavolo della cultura, sono stati istituiti dalla Giunta regionale 6 tavoli tematici: Tavolo Distretto Piemonte Unesco, Tavolo biblioteche, archivi, centri di documentazione, istituti culturali e filiera del libro e della lettura, Tavolo spettacolo dal vivo, Tavolo musei, patrimonio culturale, ville e dimore storiche, Tavolo arte contemporanea, Tavolo cinema.
Ad essi si aggiungono la Consulta delle minoranze linguistiche, il Comitato tecnico per le imprese editoriali e le librerie e il Comitato tecnico per la formazione musicale.
I componenti dei tavoli sono stati scelti, con un apposito atto della Giunta Regionale, tra coloro che rappresentano le organizzazioni culturali piemontesi.
“L’investimento pubblico in cultura è necessario e strategico - ha dichiarato l’assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio,Vittoria Poggio - per svolgere quell’imprescindibile funzione che spetta alle amministrazioni pubbliche di elevare il livello culturale e lo sviluppo sociale della comunità, affinché la più ampia porzione possibile di popolazione possa conoscere, comprendere e fruire pienamente del proprio patrimonio culturale ed artistico. Da questi due concetti si deve partire per realizzare il futuro programma, a cui la Regione Piemonte sta lavorando contestualmente al prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027”.
I temi trattati al Tavolo della cultura sono stati l’accessibilità diffusa e paritaria alle attività e ai beni culturali, il ruolo degli enti partecipati, la revisione del sistema di convenzioni e i bandi, la promozione della dimensione internazionale delle attività e del patrimonio culturale regionale, la centralità della formazione per gli enti e le istituzioni culturali, la necessità di promuovere le partnership pubblico-private, lo sviluppo di progettualità innovative e strumenti digitali, l’ascolto e il coinvolgimento del territorio e dei privati e nonché il reperimento di risorse regionali del POR FESR 2021-2027 da destinare alla cultura.
Nei primi mesi del 2020 saranno convocati i Tavoli tematici ed entreranno nel merito di ulteriori obiettivi: supporto e innovazione dei sistemi museali e bibliotecari, promozione dello spettacolo dal vivo e del cinema, promozione delle attività culturali ed educative, supporto al settore della produzione cinematografica, valorizzazione del sistema regionale dell'arte contemporanea e promozione delle attività espositive, salvaguardia delle tradizioni e delle piccole manifestazioni, promozione culturale del libro e del sistema dell'imprenditoria editoriale, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale della Regione
.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da