Passa ai contenuti principali

TORINO CITTA' DEL CINEMA: IL "FILM LUNGO UN ANNO" COMINCIA PERDENDO UN FESTIVAL

E' mio triste dovere annunciare che Fish & Chips, il festival del cinema erotico, nel 2020 non ci sarà. Dopo quattro edizioni, la rassegna - che ha suscitato il gradimento del pubblico, e anche l'apprezzamento della critica per la qualità della proposta - si fermerà almeno per un anno, con l'aleatoria speranza di poter riprendere nel 2021.
E' un segnale bruttissimo: Fish & Chips, insieme con SeeYouSound e il più anziano gLocal, è (o dovrei dire era?) uno dei tre festival ruspanti cresciuti negli ultimi anni all'ombra di quelli "maggiori" (Tff, CinemAmbiente, Lovers e Sottodiciotto), garanzia di continuità ed evoluzione per il sistema cinema cittadino. Ma - a differenza di quel che accadde ai tempi quando debuttarono Tff e compagnia - le istituzioni hanno largamente ignorato queste voci nuove, anziché sostenerle e aiutarle a irrobustirsi. E la morte (ma no, diciamo sospensione...) di Fish & Chips è il logico effetto di tanta indifferenza. Il festival, con un risicato budget di diecimila euro, non riceveva finanziamenti pubblici e viveva di biglietteria, crowfunding e sponsor; e soprattutto del lavoro volontario dell'intero staff.
Ma alla lunga bisogna pur campare. Un caso per tutti: la direttrice Chiara Pellegrini ha trovato un lavoro temporaneo (una sostituzione maternità) e come la maggior parte di noi non si può permettere di scegliere tra la passione e il pagamento delle bollette.
Morale: il 2020, anno che qualcuno millanta di consacrare a Torino Città del Cinema, si apre perdendo uno dei suoi festival. Come inizio del favoleggiato "Film lungo un anno" non c'è male. Poi arrivano anche le cavellette e altri effetti speciali. Complimenti al regista e agli sceneggiatori. Tarantino je spiccia er bagno.

Per saperne di più vi linko l'articolo di Paolo Morelli uscito oggi sul Corriere.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da