Passa ai contenuti principali

ANCHE COLLISIONI SI ARRENDE: ADDIO ALL'EDIZIONE 2020

Anche Collisioni si arrende all'evidenza. Con grande dispiacere ricevo e pubblico:

L’edizione 2020 del Festival Agrirock Collisioni è annullata. A rendere la decisione obbligata è il DPCM 17 maggio del Governo Italiano 194 Mod. 247 che, all’art.1 c.1 punto i), decreta che le manifestazioni pubbliche consentite a partire dal 15 giugno dovranno svolgersi in forma statica rispettando distanze sociali e altre misure di contenimento. Inoltre, sempre all’articolo 1 c.1, nel punto m) precisa che non sono consentiti spettacoli senza posto a sedere preassegnato a una distanza di almeno un metro e che la capienza massima è di mille spettatori all'aperto e duecento per i luoghi chiusi. Il DPCM stabilisce altresì che non sono consentite attività fieristiche, tipologia di attività in cui i festival con incontri letterari, enogastronomici e musicali come Collisioni vengono compresi.
Con tale quadro normativo risulta pertanto impossibile ipotizzare la dodicesima edizione del festival Agrirock a Barolo, anche in forma ridotta.
Il pensiero naturalmente va al danno economico che questa scelta obbligata provoca a tutto il turismo del territorio, agli albergatori, ai ristoratori e ai commercianti già provati da mesi di lockdown e di prenotazioni annullate. "Ma l'incertezza e la preoccupazione" sostiene il direttore artistico di Collisioni Filippo Taricco "riguardano anche la sopravvivenza stessa della struttura di Collisioni. È importante considerare le manifestazioni e lo spettacolo non soltanto come opportunità turistiche e di visibilità mediatica per il territorio, ma anche come realtà occupazionali. E il settore degli eventi, più di qualunque altro, risulta innegabilmente il più colpito, quello che ripartirà più tardi e che ha subito i danni più devastanti. Un evento come Collisioni comincia ad essere organizzato dal giorno successivo all'ultima edizione: una squadra di professionisti si mette al lavoro per confermare gli ospiti dell'anno successivo, gli scrittori, gli artisti, gli attori, a lavorare al piano tecnico delle strutture, a confermare i concerti internazionali. Ovviamente il lavoro svolto andrà remunerato, anche se il mancato svolgimento del festival ridurrà a zero le entrate. Ci auguriamo quindi di poter aprire un tavolo di lavoro con la Regione Piemonte, con gli altri attori istituzionali e non coinvolti in questo grande evento del territorio per garantirne la sopravvivenza negli anni a venire. (La Fondazione CRC si è già dimostrata molto collaborativa in questo senso). Altrimenti corriamo il rischio che alla fine di questa emergenza, Collisioni non possa dare il suo contributo per il rilancio promozionale e turistico del Piemonte e i tanti investimenti fatti in questi dodici anni di festival siano vanificati".
Per tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per i concerti già annunciati del festival Collisioni, che sono annullati o rinviati all'anno prossimo, le informazioni verranno date nei prossimi giorni in base alle norme previste nel nuovo decreto legge in attesa di promulgazione, che provvederemo a comunicare immediatamente a mezzo stampa, sul sito e sui canali social di Collisioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da