Patrizietta non stava più nella pelle dalla voglia di riaprire |
A giudicare dai primi segnali, l'amore per l'arte mi sembra in vantaggio. Fino a ieri sera mancava ancora la certezza assoluta se Conte, e conseguenza Cirio (qui il testo del protocollo finale), avrebbero autorizzato le visite già dal fatidico lunedì 18 maggio che, per inciso, è giustappunto la Giornata Internazionale dei Musei. Ma la Fondazione Sandretto ha giocato d'anticipo, e ha mandato in giro un comunicato che suona come il bollettino della Vittoria di Diaz: "La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo riapre al pubblico in totale sicurezza dopo i mesi di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria. Lunedì 18 maggio, con una riapertura speciale rispetto ai giorni consueti, la Fondazione si unisce simbolicamente a tutti quei musei e quegli spazi espositivi che riprendono la loro attività nel nostro Paese".
Beh, la risposta è stata immediata. Più veloci della luce, alla Sandretto sono arrivate le prime prenotazioni - obbligatorie, in questa fase - per cui domani la mostra di Berlinde De Bruyckere in via Modane 16 può già contare sui suoi visitatori: saranno accolti in piccoli gruppi, al massimo 15 alla volta, dalle mediatrici culturali e dal personale della Fondazione che garantirà il distanziamento e la sanificazione costante delle sale.
Il pubblico dovrà prenotare la visita con una mail a biglietteria@fsrr.org, specificando il giorno e l’orario (dal 18 maggio potrà anche chiamare allo 011/37.97.600 dalle 10 alle 17). I possessori dell'Abbonamento Musei dovranno indicare nome e cognome, numero di tessera e recapito telefonico. Dopo l'apertura straordinaria di domani, le visite saranno possibili nei weekend, il sabato e la domenica, e martedì 2 giugno, dalle 12 alle 19.
Quasi in contemporanea con la Sandretto anche Camera ha annunciato sul suo sito la riapertura già da domani, lunedì, con un'apertura straordinaria pure martedì. Anche lì saranno ovviamente osservate le norme di sicurezza, ma per domani non sono previste prenotazioni: immagino che si arrivi e si attenda fuori il proprio turno. Dal 25 maggio si potrà invece prenotare – da remoto o di persona – per assicurare ingressi meglio scaglionati, servendosi dell’app di gestione della fila virtuale UFIRST (https://ufirst.business/utenti/scarica-app/), scaricabile da App Store e Google Play.
Il Castello di Rivoli, in quanto museo pubblico, ha atteso l'ufficialità dei decreti, e oggi conferma confermato che riaprirà dopodomani, martedì 19, dalle 11 alle 19: la direttrice Carolyn Christov Bakargiev ha preferito concedersi un giorno in più di verifiche per testare al meglio le misure di sicurezza, approfittando che il lunedì è di norma la giornata di chiusura. Gli ingressi saranno contingentati.
Anche per l'Egizio il direttore Christian Greco si era riservato di prendersi un po' di tempo, magari fino al 2 giugno: cautela comprensibile, visto che lì si tratterà di gestire flussi di visitatori comunque impegnativi. O almeno così speriamo tutti.
Anche per l'Egizio il direttore Christian Greco si era riservato di prendersi un po' di tempo, magari fino al 2 giugno: cautela comprensibile, visto che lì si tratterà di gestire flussi di visitatori comunque impegnativi. O almeno così speriamo tutti.
Analoghe considerazioni valgono per il Museo del Cinema, che riparte il 2 giugno, mentre dalla Venaria apriranno i Giardini già sabato prossimo, 23 maggio, e la Reggia il successivo sabato 30, così da non perdersi il pubblico del ponte del 2 giugno.
Data, il 2 giugno, che vedrà anche la riapertura dei Musei Reali: me lo conferma la direttrice Enrica Pagella, adesso pure megadirettrice ad interim del Polo Museale del Piemonte, ribattezzato Direzione regionale Musei del Piemonte. Enrica precisa che invece per gli altri gioielli della sua corona (Palazzo Carignano, Villa della Regina, Castello di Moncalieri, Castello di Agliè, Castello di Racconigi, Castello di Serralunga d'Alba, Forte di Gavi) si attenderà il 3 luglio: fa eccezione dell'Abbazia di Frutturia, che essendo un percorso archeologico più facilmente gestibile (non esiste il problema tecnico del ricircolo dell'aria prescritto dal protocollo) si spera possa aprire prima di quella data.Non ho news dalla Fondazione Torino Musei, ma l'orientamento è di non aprire prima del 25 maggio. Di sicuro Palazzo Madama, Mao e Gam saranno aperti il 2 giugno: questo aveva detto la Leon, e non vorranno deluderla.
Notarella a piè di pagina. Ho ricevuto anche il comunicato della giunta regionale che elenca le riaperture possibili a partire da domani, con tanto di compiaciuto commento del presidente Cirio e di Vittoria Poggio che il comunicato definisce sbrigativamente "assessore al Commercio" e stop, ignorandone la funzione di assessore alla Cultura: omissione giustificata, peraltro, dal fatto che, nel lungo elenco delle attività che possono riprendere da domani, non si fa il minimo cenno ai musei - i quali, per fortuna, almeno nel protocollo vengono presi in considerazione.
Come si dice con parole eleganti quando uno se ne sbatte i coglioni di qualcosa?
In compenso la Vittoriona stamattina non fa mancare la sua benedizione alla solerte riapertura di Rivoli, con alate parole: "Sono felice che tra i primi musei in Italia e in Piemonte ad aprire, ci sia il museo del Castello di Rivoli - un museo fortemento voluto dalla Regione. Il Museo si è preparato per un'apertura in sicurezza e l'esperienza dell'arte in questo momento è importante. Anche il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, fiore all'occhiello della nostra Regione, può ora svolgere il compito di coinvolgimento delle famiglie in questo momento difficile per tutti". La Carolyn commossa ringrazia.
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