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LA LETTERA DI VITTORIONA: "PER LA CULTURA SOLO LIEVI RIDUZIONI"

Poggio rassicura, niente tagli, al limite solo "lievi riduzioni"
Adesso è ufficiale: la Regione si ravvede e rinuncia al taglio forsennato dei finanziamenti alla Cultura. Parola di Vittoriona Poggio. Come già ho avuto modo di anticiparvi, persino lorsignori si sono resi conto dell'insostenibile assurdità dell'intervento vagheggiato nella bozza del bilancio previsionale 2021 presentata dall'assessore Tronzano: almeno dodici milioni di risorse reali sottratti a enti e operatori del settore, di cui otto alle Fondazioni culturali. Anche a seguito del determinante intervento di moral (and cash) suasion delle fondazioni bancarie, Cirio e i suoi boys&girls hanno messo mano a un maxiemendamento che verrà presentato lunedì prossimo, e che dovrebbe riportare la stretta entro limiti ragionevoli e sopportabili per il settore.
A conferma di ciò, l'assessore Poggio ha scritto all'Agis e al Comitato Emergenza Cultura, la cui protesta nei giorni scorsi si era fatta sentire forte e chiaro, trovando una sponda nelle opposizioni in Consiglio regionale. Nella lettera la Vittoriona assicura che nessuno vuole strangolare la Cultura, pur ammettendo l'eventualità di "lievi riduzioni complessive", ma a fronte di "una distribuzione delle risorse tale da consentire il mantenimento di un assetto omogeneo e coerente dell'intero sistema, in tutte le sue articolazioni principali". E precisa che "l'impianto del bilancio di settore e la proposta su criteri e modalità di intervento" saranno discussi dai Tavoli della Cultura (per intenderci, quelli previsti dall'art. 8 l.r. 11/2018, e mi auguro che il tutto non degeneri nel solito caravanserraglio).
Resta da appurare cosa significhi nel linguaggio della Giunta "lievi riduzioni". Ad ogni modo, ecco per intero la lettera di Vittoriona.
"Questa Amministrazione - scrive la Poggio - è impegnata nella definizione di un bilancio regionale in un anno particolarmente critico da un punto di vista finanziario, che risente inevitabilmente delle conseguenze e delle ricadute delle azioni di carattere straordinario messe in campo nel 2020 per far fronte alla drammatica situazione venutasi a creare a seguito degli effetti della pandemia. Situazione drammatica che si sta protraendo evidentemente anche nel 2021 e che, con l'auspicio di una graduale uscita dai problemi di carattere sanitario, avrà inevitabili strascichi dal punto di vista economico e sociale.
Fatta questa premessa, è bene chiarire che le notizie apparse su alcuni organi di informazione (non tutti, comunque, NdG) in merito a una riduzione delle risorse destinate al comparto culturale per un'entità superiore al 40% sono prive di fondamento. Un ridimensionamento di tale portata comporterebbe un'implosione dell'intero sistema culturale regionale. L'azione che si sta portando avanti mira invece a ottimizzare e recuperare tutte le risorse possibili per riuscire a costruire un bilancio per la cultura equilibrato e che dovrà vedere, anche in caso di lievi riduzioni complessive, una distribuzione delle risorse tale da consentire il mantenimento di un assetto omogeneo e coerente dell'intero sistema, in tutte le sue articolazioni principali. L'impianto del bilancio di settore e la proposta su criteri e modalità di intervento per l'anno in corso saranno, così come previsto dall'art. 55 della l.r. 13/2020, oggetto di confronto all'interno dei Tavoli della Cultura, che auspico siano convocati nelle prossime settimane, a seguito dell'approvazione del bilancio, una volta definito il quadro generale della situazione".


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