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TJF D'AGOSTO, FESTIVAL PER CITTADINI

Nulla di troppo emozionante, stamattina al Combo per la presentazione del Tjf.
Licalzi e Borotti hanno lavorato di fretta a quest'edizione di fortuna a fine agosto decisa sui due piedi poco più di un mese fa, un po' per anticipare la versione extended che, giura Chiarabella, a ottobre si farà di sicuro (beata lei che ha di queste certezze...), e molto per riempire lo spazio degli spettacoli comunali al Combo. Considerate le condizioni d'emergenza, i due direttori artistici sono riusciti a mettere insieme dieci buoni concerti, di cui quattro in esclusiva italiana, con filoni musicali non scontati e con protagonisti di qualità. Considerati i limiti delle norme di sicurezza, e il budget complessivo di 500 mila euro (parte del Comune, partona dei soliti Intesa, Iren, Ancos e Fondazione Crt) da spartire fra i due tronconi di agosto e ottobre, direi che si sono difesi bene, anche se non hanno lavorato al risparmio. Curioso l'insolito connubio fra il batterista Roberto Gatto e l'attore Valerio Mastandrea, mentre fa sognare l'incontro fra Enrico Rava, ormai quasi "resident guest" del Tjf, e un altro grande vecchio del nostro jazz, il fisarmonicista alessandrino Gianni Coscia. A livello gli altri nomi, da Paolo Fresu a Francesco Cafiso. Insomma, un bel cast.

Certo, non è un cartellone da festival di richiamo internazionale, questo era impossibile e d'altronde così non è mai stato: con la differenza che stavolta l'imbizione di attrarre masse di pubblico da fuori Torino non è neppure contemplata, e finalmente la povera Maiunagioia può pronunciare le fatidiche parole di verita: "Il Torino Jazz Festival torna per i cittadini e le cittàdine appassionati di jazz...". Un festival torinese per i torinesi, insomma: quello che insomma il Tjf è sempre stato, e non c'è motivo di vergognarsene. Bastava dirlo.
Tutto ciò che c'è da sapere lo trovate nel comunicato stampa che riproduco a seguire:

L’ottava edizione del Torino Jazz Festival, sempre diretto da Diego Borotti e Giorgio Li Calzi – a causa del forzato stop determinato dall’emergenza epidemiologica Covid-19 durante i mesi in cui era previsto, aprile e maggio - avrà una nuova doppia programmazione: estiva, da venerdì 21 a domenica 30 agosto, e autunnale, da venerdì 2 a domenica 11 ottobre.
In entrambi i casi i concerti saranno organizzati osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti sul palco e il personale al lavoro.
Il TJF estivo, che si terrà dal 21 al 30 agosto, fa parte della rassegna Torino a Cielo Aperto, il ricco cartellone di eventi culturali e ricreativi diffusi su tutto il territorio il cui obiettivo è invitare i cittadini a riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi dopo il lockdown (www.torinoacieloaperto.it). In particolare, è inserito in Blu Oltremare (www.bluoltremare.it), un calendario di iniziative organizzate nel cortile di Combo, il nuovo ostello in corso Regina Margherita 128 a pochi passi da Porta Palazzo, con locali al piano terra dedicati alla somministrazione e a eventi culturali come concerti, performance e mostre). La Città di Torino, insieme alla Fondazione per la Cultura, ha incaricato il Teatro Stabile di coordinarne le iniziative.
Anche quest'anno, nonostante il cambio data obbligato, il ricco programma del Festival - progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, main partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di Fondazione Crt, Confartigianato e Ancos, media partner Rai - riserverà delle sorprese.
L’interessante e prestigioso cartellone, infatti, conferma il TJF quale evento culturalmente sempre attivo e stimolante, punto di riferimento imprescindibile per il jazz nel nostro Paese. La rassegna unirà, nei dieci giorni consecutivi di programmazione, grandi artisti internazionali e italiani a musicisti meno conosciuti ed emergenti. Il tutto sotto il segno della assoluta qualità e originalità presentando tre produzioni originali e quattro esclusive.
“L’ottava edizione del Torino Jazz Festival si caratterizza per una programmazione particolarmente ricca di artisti italiani e irrinunciabili presenze di star internazionali che il TJF è riuscito a confermare nel proprio palinsesto – sottolinea Francesca Leon, assessora alla cultura della Città -. Oltre a mantenere alto il livello qualitativo che contraddistingue la manifestazione, gli obiettivi di quest’anno sono valorizzare i talenti musicali del territorio e sostenere l’ampia filiera di imprese e operatori che gravitano intorno a ogni evento musicale, tanto penalizzati durante i mesi di pandemia. Ringrazio infine – termina l’assessora - i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi che non hanno mai smesso di credere alla possibilità di far rinascere il Festival il prima possibile e tutti coloro i quali hanno lavorato a senza sosta perché ciò si realizzasse”.
Sul palcoscenico si susseguiranno le esibizioni (alcune delle quali realizzate in esclusiva per il TJF) di Enzo Favata Glocal Report Quartet (venerdì 21 agosto); Manu Katché - unica data italiana (sabato 22 agosto); Roberto Gatto Perfect Trio e Valerio Mastandrea - unica data italiana (domenica 23 agosto); Souad Asla - unica data italiana (lunedì 24 agosto); Antonio Farao’ Trio; (martedì 25 agosto) Cafiso / Cigalini / Davis – produzione originale TJF (mercoledì 26 agosto); Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura+Cbs Trio - produzione originale TJF (giovedì 27 agosto); Marc Ducret Metatonal - unica data italiana (venerdì 28 agosto); Gianni Coscia/Enrico Rava -produzione originale TJF (sabato 29 agosto); Daniele Sepe - Special Guests Hamid Drake e Roy Paci - in collaborazione con Moncalieri Jazz Festival (domenica 30 agosto).
“Il contatto assiduo mantenuto con buona parte della comunità jazz nazionale conferma un istinto di sopravvivenza straordinario che ha impiegato i mesi di isolamento per riproporsi al pubblico in modalità nuove e profondamente ripensate – sottolinea Diego Borotti -. Il Torino Jazz Festival raccoglie lo spirito innovativo di questi tempi e produce un palinsesto diverso dai precedenti e simile nei principi, mescolando grandi personaggi del jazz italiano con musicisti meno famosi e di grande valore artistico, ‘stranieri’ residenti in Italia con musicisti provenienti da Paesi vicini, produzioni originali e incursioni verso musiche confinanti. Il jazz è vivo e gode ancora di buona salute.”
“Il Torino Jazz Festival 2020 non poteva fermarsi. Il nostro primo pensiero è stato di sostenere in tutti i modi il diritto al lavoro, specie in una situazione di emergenza – dichiara Giorgio Li Calzi -. Un evento culturale dev’essere in grado di ricollocarsi all’occorrenza e riaprire le porte a una comunità in attesa di risposte. Il TJF sarà caratterizzato da due momenti, il primo ad agosto, affinché il pubblico possa tornare subito ai concerti e, il secondo a ottobre in appoggio alla comunità dei musicisti, dei jazz club, degli operatori e del pubblico. Questo primo programma parte dai musicisti italiani, da artisti di Paesi confinanti, senza dimenticare dove suoneremo, a Porta Palazzo, a ridosso del più grande mercato multietnico d'Europa. E infine le produzioni originali, concerti unici con eccellenti musicisti del nostro territorio insieme a grossi nomi del jazz e della cultura italiana, cifra che ha sempre caratterizzato il nostro Torino Jazz Festival.”
Torna, rivisitata, la formula dei Jazz Blitz, introdotta nel 2018, che ha portato il jazz nei luoghi dell'assistenza e dell'accoglienza torinese coinvolgendo case di cura, ospedali, centri diurni e case circondariali. Il persistere del problema sanitario legato al Covid-19 ha impedito agli organizzatori di riproporre la formula molto gradita agli ospiti delle strutture, agli operatori e, nei casi consentiti, al pubblico esterno. Il Torino Jazz Festival sarà comunque vicino a chi vive quotidianamente quelle strutture, perché vi soggiorna o vi lavora, e lo farà con la musica. È nata infatti l'idea di registrare delle pillole musicali appositamente create per questi luoghi che saranno trasmesse e rese disponibili agli ospiti. La musica del Jazz Blitz On Demand 2020 è di Tencofamiglia (Emy Spadea, voce; Simone Garino, sax contralto; Nicola Meloni, tastiere; Donato Stolfi, batteria). Il gruppo, ideato dalla cantante torinese Emy Spadea si pone l'obiettivo di rivedere il repertorio dei cantautori italiani coniugando la musica di Gaber, Bindi e Tenco con le suggestioni trip hop, neo soul e jazz.
I biglietti per i 10 concerti del TJF nel cortile di Combo sono come sempre a prezzi popolari, costano infatti dai 5 ai 10 euro.

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