Roberto Guenno (foto), il corista del teatro Regio finito nella tempesta giudiziaria che nel 2020 aveva coinvolto anche l’ex sovrintendente William Graziosi, dopo un procedimento durato cinque anni è stato oggi assolto in appello dall’accusa di turbativa d’asta, dopo la condanna in primo grado (nel settembre 2024) a otto mesi (con sospensione della pena e non menzione) e 400 euro di multa. A darne per prima la notizia è la testata on line Lo Spiffero, che precisa: "Secondo l’accusa Guenno avrebbe sfruttato le sue conoscenze nel Movimento 5 Stelle, all'epoca in cui Chiara Appendino era sindaca di Torino, per aiutare William Graziosi a diventare sovrintendente. In cambio, dicono, avrebbe ricevuto una promozione. Inoltre gli venne anche contestata la turbativa d’asta per l'assegnazione, nel 2020, di un incarico a un imprenditore". Guenno era già stato assolto l'anno scorso dall'accusa di traffico di influenze.
Resta invece ancora in attesa di giudizio William Graziosi, l’ex sovrintendente del Regio a suo tempo accusato di corruzione e abuso d’ufficio. Graziosi ha più volte ribadito la propria innocenza, dicendosi vittima di trame politiche e di un procedimento giudiziario infinito (un fatto, quest'ultimo, evidente e indiscutibile, benché purtroppo non insolito nel nostro paese). Aggiunge Lo Spiffero che "la prossima tappa della vicenda processuale è fissata per gennaio del 2026 presso il Tribunale di Ancona".
Resta invece ancora in attesa di giudizio William Graziosi, l’ex sovrintendente del Regio a suo tempo accusato di corruzione e abuso d’ufficio. Graziosi ha più volte ribadito la propria innocenza, dicendosi vittima di trame politiche e di un procedimento giudiziario infinito (un fatto, quest'ultimo, evidente e indiscutibile, benché purtroppo non insolito nel nostro paese). Aggiunge Lo Spiffero che "la prossima tappa della vicenda processuale è fissata per gennaio del 2026 presso il Tribunale di Ancona".
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