E' andata come previsto: benissimo per chi ha architettato la gabola, malissimo per la decenza. Ricevo e pubblico senza allegria il comunicato stampa del Salone del Libro che dà conto degli accordi spartitori sulle spoglie della Fondazione per il Libro. Naturalmente il comunicato gronda positività, e faccio i miei complimenti all'estensore che è riuscito a dipingere con colori accettabili il grottesco papocchio. Il comunicato dice le stesse cose deprimenti che ho anticipato nel post di stanotte, descrivendole però come galattiche figate, o almeno come qualcosa di normale. Leggetevelo. Il seguito è già scritto, e lo sconteremo vivendo.
L’Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro si è riunita in data odierna in seduta straordinaria sotto la presidenza del Presidente dell’Alto Comitato di Coordinamento, Sergio Chiamparino.
Erano presenti la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino; le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e della Città di Torino, Francesca Leon; il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola; il Vice-Presidente della Fondazione per il Libro, Mario Montalcini; il Consigliere Luciano Conterno; il Segretario Generale uscente Giuseppe Ferrari.
L’Assemblea, all'unanimità dei presenti, ha preso atto dello stato gestionale della Fondazione (ovviamente nel comunicato non si fa cenno - noblesse oblige - alla questione della svalutazione del marchio, e su chi ha fornito al perito incaricato le direttive e le informazioni per arrivare a quel risultato che ha reso contendibile il Salone, NdG). Acquisitane la disponibilità, ha confermato gli organi statutari della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che risultano così composti: Massimo Bray, Presidente; Mario Montalcini, Vice Presidente; Luciano Conterno e Piero Gastaldo, Consiglieri d’Amministrazione.
L’Assemblea ha deliberato di procedere con l’organizzazione del 31° Salone Internazionale del Libro avvalendosi di una collaborazione tra la Fondazione per il Libro e altri soggetti pubblici e privati – in particolare il Circolo dei lettori e la Fondazione per la Cultura (e qui siamo al cabaret: il Circolo non ha voglia, la Fondazione Cultura non ha le capacità, insieme faranno faville, NdG) - senza ulteriore impiego, per tale attività, di risorse proprie da parte della Fondazione (e quindi chi paga? Lo scopriremo presto, e sarà un altro circo equestre, NdG). Il coordinamento delle attività organizzative sarà definito con un protocollo d’intesa fra le tre Fondazioni, da stipularsi a breve (e già, il loro "breve", te lo raccomando. Ma chissenefrega, tanto abbiamo tempo da perdere. E in ogni caso vedrete come procederà la spartizione, e chi la vincerà, NdG). Il Presidente Chiamparino ha informato i Soci della disponibilità di altri soggetti a intervenire a sostegno dell’organizzazione della 31a edizione del Salone (e non vedo l'ora di conoscerli, 'sti kamikaze, NdG).
L’Assemblea ha dato mandato al Consiglio d’Amministrazione di svolgere una specifica attività istruttoria, per verificare se vi siano le condizioni per il prosieguo dell’attività dell’Ente, con l’obiettivo di riferirne ai Soci in occasione della prossima Assemblea prevista per il 19 dicembre (ecco, già che svolgono l'attività istruttoria, appurino anche come siamo arrivati a svalutare il marchio, e chi ha gestito l'operazione. Giusto per il piacere di saperlo. Ufficialmente, s'intende: perché qui nessuno è scemo, ci arriviamo anche da soli, però vuoi mettere il gusto di sentirglielo dire? NdG). L’Assemblea dei Soci ha dato mandato al Consiglio d’Amministrazione, a fronte dell’approvazione del Bilancio 2016, di incassare i crediti a tutela dei fornitori della Fondazione (lo sanno, i soci, che i primi debitori della Fondazione sono gli enti pubblici? E cioé loro stessi, Comune e Regione? Che adesso vedrete come pagheranno sull'unghia: già me li vedo scalpitare col borsellino in mano, NdG).
L’Assemblea ha ringraziato infine il Segretario Generale uscente, dottor Giuseppe Ferrari, per l’ottimo lavoro svolto, e ha dato mandato al Cda di richiedere alla Regione Piemonte di mettere a disposizione il proprio Segretario Generale, dottor Michele Petrelli, quale nuovo Segretario Generale (stavolta il segretario generale è uno della Regione, dopo Ferrari fedelissimo uomo d'ordine del Comune, NdG).
L’Assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro si è riunita in data odierna in seduta straordinaria sotto la presidenza del Presidente dell’Alto Comitato di Coordinamento, Sergio Chiamparino.
Erano presenti la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino; le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e della Città di Torino, Francesca Leon; il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola; il Vice-Presidente della Fondazione per il Libro, Mario Montalcini; il Consigliere Luciano Conterno; il Segretario Generale uscente Giuseppe Ferrari.
L’Assemblea, all'unanimità dei presenti, ha preso atto dello stato gestionale della Fondazione (ovviamente nel comunicato non si fa cenno - noblesse oblige - alla questione della svalutazione del marchio, e su chi ha fornito al perito incaricato le direttive e le informazioni per arrivare a quel risultato che ha reso contendibile il Salone, NdG). Acquisitane la disponibilità, ha confermato gli organi statutari della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che risultano così composti: Massimo Bray, Presidente; Mario Montalcini, Vice Presidente; Luciano Conterno e Piero Gastaldo, Consiglieri d’Amministrazione.
L’Assemblea ha deliberato di procedere con l’organizzazione del 31° Salone Internazionale del Libro avvalendosi di una collaborazione tra la Fondazione per il Libro e altri soggetti pubblici e privati – in particolare il Circolo dei lettori e la Fondazione per la Cultura (e qui siamo al cabaret: il Circolo non ha voglia, la Fondazione Cultura non ha le capacità, insieme faranno faville, NdG) - senza ulteriore impiego, per tale attività, di risorse proprie da parte della Fondazione (e quindi chi paga? Lo scopriremo presto, e sarà un altro circo equestre, NdG). Il coordinamento delle attività organizzative sarà definito con un protocollo d’intesa fra le tre Fondazioni, da stipularsi a breve (e già, il loro "breve", te lo raccomando. Ma chissenefrega, tanto abbiamo tempo da perdere. E in ogni caso vedrete come procederà la spartizione, e chi la vincerà, NdG). Il Presidente Chiamparino ha informato i Soci della disponibilità di altri soggetti a intervenire a sostegno dell’organizzazione della 31a edizione del Salone (e non vedo l'ora di conoscerli, 'sti kamikaze, NdG).
L’Assemblea ha dato mandato al Consiglio d’Amministrazione di svolgere una specifica attività istruttoria, per verificare se vi siano le condizioni per il prosieguo dell’attività dell’Ente, con l’obiettivo di riferirne ai Soci in occasione della prossima Assemblea prevista per il 19 dicembre (ecco, già che svolgono l'attività istruttoria, appurino anche come siamo arrivati a svalutare il marchio, e chi ha gestito l'operazione. Giusto per il piacere di saperlo. Ufficialmente, s'intende: perché qui nessuno è scemo, ci arriviamo anche da soli, però vuoi mettere il gusto di sentirglielo dire? NdG). L’Assemblea dei Soci ha dato mandato al Consiglio d’Amministrazione, a fronte dell’approvazione del Bilancio 2016, di incassare i crediti a tutela dei fornitori della Fondazione (lo sanno, i soci, che i primi debitori della Fondazione sono gli enti pubblici? E cioé loro stessi, Comune e Regione? Che adesso vedrete come pagheranno sull'unghia: già me li vedo scalpitare col borsellino in mano, NdG).
L’Assemblea ha ringraziato infine il Segretario Generale uscente, dottor Giuseppe Ferrari, per l’ottimo lavoro svolto, e ha dato mandato al Cda di richiedere alla Regione Piemonte di mettere a disposizione il proprio Segretario Generale, dottor Michele Petrelli, quale nuovo Segretario Generale (stavolta il segretario generale è uno della Regione, dopo Ferrari fedelissimo uomo d'ordine del Comune, NdG).
E bon, è tutto. Io ne ho le scatole piene. Ho superato la dose massima annua di perculamento, e comincio a sentirmi lievemente incazzato. Stacco per un po', finché non mi passa il disgusto. Ma poi ne riparliamo. Di queste e altre storie.
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