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IL SALONE NON RISPARMIA NESSUNO: AVVISATI FASSINO E PARIGI

Filura all'inaugurazione del Salone del Libro 2014
La maledizione del Salone del Libro non perdona: un avviso di garanzia non si nega a nessuno che lo abbia bazzicato, e stavolta la procura ha tirato ai bersagli grossi, Fassino & Parigi. 

Questo è il comunicato diffuso oggi pomeriggio dalla portavoce di Antonella Parigi:

L'assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte rende noto di essere stata raggiunta da un avviso di garanzia in merito alle indagini sul Salone Internazionale del libro di Torino e per la nomina del direttore della DMO Piemonte Marketing Scarl. L'assessore esprime la propria fiducia nell'operato della magistratura, cui offrirà la massima collaborazione.

E questa è la successiva notizia dell'Ansa:



(ANSA) - TORINO, 8 GEN - Un avviso di garanzia è stato notificato dalla procura di Torino all'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e all'ex sindaco di Torino Piero Fassino. L'ambito è quello degli accertamenti sul Salone del Libro di Torino.
L'assessore Parigi ha annunciato di essere stata raggiunta dal provvedimento in una nota in cui "esprime la propria fiducia nell'operato della magistratura, a cui offrirà la massima collaborazione". Secondo quanto si è appreso, Parigi è indagata per concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Il fascicolo, in procura, è aperto anche per turbativa d'asta, falso ideologico e falso in bilancio. Gli accertamenti riguardano l'affidamento dell'edizione 2015 del Salone del Libro e la predisposizione del bando di gara per l'edizione seguente.


La dizione non è chiarissima. Dovrebbe - ipotizzo - trattarsi di altro rispetto all'inchiesta sull'esito del bando del 2015, vinto da Gl Events, per la gestione del "ramo d'azienda" delle edizioni 2016-2108: assegnazione che poi sfumò proprio per via dell'arresto per turbativa d'asta di quattro persone, tre delle quali hanno già patteggiato. Sotto la lente (come dicono i cronisti di giudiziaria) ci sarebbero anche la perizia che avrebbe sovrastimato il marchio del Salone (perizia che però risale al 2008, quando Fassino non era sindaco e Parigi non era assessore), e l'approvazione del bilancio 2015 peraltro benedetto dal parere favorevole dei revisori dei conti. Mah.
Poiché io non so niente di cronaca giudiziaria, e d'altra parte le notizie che leggo on line mi paiono scritte da gente che non sa nulla della storia recente del Salone, mi astengo da ogni approfondimento: è sempre meglio tacere che sparare cazzate.
Comunque, riguardo alla questione dell'asta, a naso non intuisco nulla di nuovo rispetto a quanto ho già scritto sui rapporti tra le istituzioni e Gl Events in infiniti post degli ultimi quattro anni. Quella storia non mi è mai piaciuta. Ad ogni modo, vi riporto i post più significativi, così vi fate un'idea, se vi interessa:
"Il bando e il Salone" (21 settembre 2015)
"Cvd: Gl si becca il Salone" (9 dicembre 2015) - alla cui luce meglio si comprendono le quasi simultanee dimissioni di Massimo Lapucci dal CdA
Ecco: rileggete, gente, rileggete.

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